The Accountant
The Accountant

The Accountant, la recensione


The Accountant, nuovo film di Gavin O'Connor con Ben Affleck, è un film di genere ma ben confezionato, ben interpretato e con un protagonista che ti entra subito nel cuore.
Voto: 8/10

Parliamo di The Accountant, nuovo film del regista statunitense Gavin O'Connor, famoso soprattutto per l'emozionante The Warrior con un meraviglioso, come sempre, Tom Hardy. La pellicola è stata presentata per la prima volta al pubblico italiano durante l'appena conclusa Festa del Cinema di Roma, nella selezione ufficiale. Vanta un grande cast, a cominciare da Ben Affleck, protagonista della storia, continuando con Anna Kendrick, J.K. Simmons, John Lithgow e concludendo con Jon Bernthal. 

The Accountant racconta la storia di Christian Wolff (Ben Affleck), un bambino autistico ma intelligentissimo che cerca in tutti i modi di vivere nel mondo nel miglior modo possibile, nonostante la sua malattia. La madre ben presto abbandona la famiglia e  Christian si ritrova a crescere con il fratello più piccolo, il suo unico vero amico, e suo padre, un ex generale dell'esercito, che lo educa severamente e obbliga entrambi i figli ad un addestramento fisico e mentale molto forte. Una volta adulto Christian diventa un contabile, professione che usa come copertura per quella che è in realtà la sua vera natura, ovvero lavora come consulente per pericolosi criminali, aiutandoli nel riciclaggio dei soldi, essendo lui un genio della matematica. Ben presto però la sua vita programmata fin nel minimo dettaglio verrà sconvolta dall'arrivo di una giovane contabile, Dana Cummings (Anna Kendrick), che avrà bisogno del suo aiuto e farà tornare a galla il suo passato.

Diciamo subito che The accountant ha due pregi enormi a nostro avviso. Il primo è quello di raccontare una storia che sembra già comprensibile dall'inizio per poi sconvolgere le carte in tavola e far prendere al racconto una direzione diversa. Il consiglio è quello di leggere poco e nulla sulla trama e di non vedere neanche il trailer perchè ci sono un paio di colpi di scena che sarebbe meglio non conoscere. Quindi cercheremo di non dire troppo. In alcuni momenti il film, che ha una base thriller e d'azione, scaturisce forti emozioni dovute tutte al meraviglioso personaggio di Ben Affleck, perchè Christian Wolff è complesso e sfaccettato, ha un rapporto con il fratello tutto da scoprire e in effetti, pensandoci bene, Gavin O'Connor ha una piccola ossessione nel raccontare rapporti fraterni problematici ma profondi e soprattutto ha un grande talento nel delineare gran bei personaggi. Il secondo pregio, per noi quasi un miracolo, è l'empatia e la simpatia che si prova verso Ben Affleck in questo film, vi assicuro che riuscire ad apprezzare ed amare un'interpretazione del quasi sempre monoespressivo fratello grande Affleck è quasi un miracolo. Ultimo ma non meno importante pregio è senza alcun dubbio la prensenza di Jon Bernthal nel film. La nostra ossessione e stima per questo grande attore, che viene da ben prima del grande successo raggiunto ora grazie a Netflix e la Marvel per il suo The Punisher, aumenta sempre di più. Sarà per il suo enorme talento, sarà perchè sceglie sempre ruoli perfetti o sarà per altri misteriosi e nascosti motivi ma quando è in scena tutto sembra fermarsi per guardare solo lui.

In conclusione, The Accountant è un film assolutamente consigliato, una pellicola di genere ma che ha alcuni punti di grande valore che lo rendono un bel film. 

Valutazione di Giorgia Tropiano: 8 su 10
The Accountant
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