The Guilty
The Guilty

The Guilty, la recensione (TFF36)


Il film danese The Guilty ha vinto il premio del pubblico e il premio per la migliore sceneggiatura al 36esimo Torino Film Festival.
Voto: 1/10

Asger, ufficiale di polizia, è stato declassato da poco al call center del servizio d'emergenza della polizia per aver sparato un colpo ad un uomo durante il suo turno sul campo. Durante una serata apparentemente nella norma, l'uomo riceve una chiamata da una donna, Iben, sequestrata dal marito, che gli chiede aiuto per riuscire a scampare alla sua sorte. Questo episodio porterà Asger a riflettere sulla sua condotta e gli farà capire che non sempre i casi all'apparenza chiari da risolvere sono in realtà così semplici da portare a termine.

The Guilty è il secondo film del regista danese Gustav Möller che, dopo essersi diplomato alla Danish Film School con il lungometraggio In Darkness, ha deciso di cimentarsi in questo progetto così semplice in apparenza ma molto ambizioso nell'obiettivo. The Guilty è, infatti, un film dove la camera rimane sempre fissa sempre sul protagonista seduto alla scrivania intento a rispondere alle chiamate d'emergenza che gli arrivano tramite il call center per cercare di far arrivare gli aiuti il prima possibile. La bellezza e l'innovatività di questo film stanno nel riuscire a creare un ritmo incalzante al cardiopalma solamente tramite l'utilizzo della sceneggiatura e degli effetti sonori dati dalla conversazione telefonica tra Asger, la donna e tutti quelli che aiuteranno il poliziotto a far luce sui fatti denunciati da Iben. 

L'intera telefonata tra Asger e Iben avviene la notte prima dell'udienza che vedrà imputato l'uomo. Sarà proprio grazie a tutto quello che capiterà quella notte a far riflettere Asger sulle sue responsabilità nei confronti dei suoi colleghi, della moglie andata via di casa e della vittima della sua poca professionalità.

E quindi chi è il vero colpevole? È giusto ascoltare solamente una parte tra le due in una vicenda così complessa come quella proposta dal film? È solamente grazie all'intuizione di Asger e alla sua caparbietà che la vicenda prenderà una piega del tutto inaspettata e porterà lo spettatore a riflettere sulle grandi potenzialità che il linguaggio cinematografico possiede. 

The Guilty è l'esempio lampante di cinema che riesce a comunicare, emozionare ed a far provare sensazioni uniche senza alcun utilizzo di effetti speciali ma semplicemente esplorando il linguaggio e gli strumenti che il cinema ha a disposizione e forse è questa la formula vincente per prodotti del genere. Il film di Möller è riuscito a portarsi a casa il premio per la migliore sceneggiatura e il premio del pubblico durante la 36esima edizione del Torino Film Festival. 

Valutazione di redazione: 1 su 10
Il Colpevole – The GuiltyTorino Film Festival 2018
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