The Originals (credit: The CW (Official Facebook))
The Originals (credit: The CW (Official Facebook))

Recensione The Originals 2×01 – Rebirth


'The Originals' torna con la seconda stagione. Ad aprire le danze un episodio pregno di rabbia e desiderio di vendetta, dove tutti i personaggi si trovano a danzare un ballo macabro di morte e disperazione.
Voto: 9/10

Ricapitoliamo: come si era conclusa la prima stagione

Vista l'altissima qualità che The Originals ci aveva offerto la scorsa stagione, migliorando episodio dopo episodio come il più comunissimo e proverbiale vino che migliora con l'avanzare del tempo, avevamo un po' paura di approcciarsi al primo episodio di questa seconda (attesissima!) stagione. Il timore era di vedere subito una caduta, uno sgambetto, una perdita di quel qualcosa che ha fatto di The Originals uno dei prodotti più interessanti della passata stagione in casa CW – non ce ne vogliano i fans degli altri prodotti seriali. Eppure è bastato far partire l'episodio per renderci conto che le nostre paure erano del tutto infondate. Ad aprire questa seconda stagione ci pensa la voce di Rebekah che racconta a sua nipote Hope una favola di mezzanotte. Una favola in cui viene raccontato, con gli strumenti del racconto fiabesco, tutto quello che abbiamo visto nella prima stagione. E il monologo di Rebekah, scritto direttamente da Julie Plec, è talmente bello e talmente esaustivo che non possiamo fare a meno di quotarvelo per tirare le somme di quanto accaduto durante la prima stagione:

C'era una volta un grande Re che viveva con il suo nobile fratello in un vivace regno, dove si celebravano musica e arte. Non era previsto che il Re avesse figli, ma egli viveva in una terra incantata, dove tutto era possibile. Con il tempo, egli fu benedetto dalla nascita di una splendida bambina, per la quale egli desiderava solo pace e felicità. Ma dei demoni perseguitavano il Re: c'era una spietata bestia che voleva impossessarsi del regno. Con l'aiuto di un branco di creature selvagge ella si pose alla guida degli esseri magici della terra. C'era anche una strega malvagia c con delle pietre magiche che, ad ogni luna piena, indebolivano il Re. Temendo che i suoi nemici invadessero la sua casa il re fu costretto a mandare lontano la sua amata principessa e convinse tutti quelli che erano rimasti che ella fosse perduta per sempre.

Questo incipit, che riprenderemo più avanti, serve per spiegare allo spettatore esattamente fin dove lo show era arrivato. Mentre la voce di Rebekah si diffonde, sullo schermo appaiono le immagini della prima stagione. Rivediamo così Généviève e Francesca che si alleano per sconfiggere Klaus, sullo sfondo di una New Orleans corrotta dalla violenza. Una New Orleans dove persino i licantropi decidono di ignorare la loro regina (Hayley) e allearsi con Francesca, grazie a delle pietre nere che Généviève crea e che, ad ogni luna piena, tolgono a Klaus un po' del suo potere. Dopo aver fatto fuori i propri nemici e aver ucciso Généviève e tutte le streghe che, con il loro aiuto, avevano provato ad uccidere la figlia di Klaus e Hayley perchè convinte che avrebbe portato solo dolore alla loro dinastia, Klaus decide di affidare la piccola Hope alle cure di sua sorella Rebekah, che aveva già lasciato New Orleans da un po'. Nel frattempo, però, la piccola strega Davina ha richiamato sulla terra lo spirito di Mikael (questo grazie anche allo sguarcio del velo di cui si è parlato eccessivamente anche in The Vampire Diaries). Ora Mikael vive sotto il controllo di Davina e non sogna altro che essere (ri)liberato per poter continuare a dare la caccia al suo (non) erede. Sulla terra, oltretutto, sono tornati – sotto fattezze diverse – anche la madre e i fratelli di Klaus.

Cosa vedremo: Rebirth

Il monologo di Rebekah che apre Rebirth può essere utilizzato anche per spiegare allo spettatore cosa è successo dal momento in cui si è conclusa la prima stagione fino al momento in cui si riapre. Sono infatti passati mesi da quando Hope è stata portata lontana dalla sua casa e dalla sua famiglia. Mesi che Klaus ha passato chiuso in casa, incapace persino di dipingere perchè privo di un colore fondamentale: "quello del sangue del mio nemico". Ed ecco come le parole di Rebekah ci conducono al presente:

Il dolore spinse il Re ad allontanarsi dal mondo. Il castello chiuse i battenti e il regno andò in rovina. Alcuni dicono che l'unica luce che brilla nel castello illumina l'ombra di quello che una volta fu un potente Re nella stanza che era stata di sua figlia. Ma le bestie spietate che ormai governavano il decadente regno del monarca non sapevano che il re e suo fratello non avrebbero avuto pace finchè non avessero sconfitto tutti i loro nemici. Essi sapevano che un giorno avrebbero riconquistato il regno e riportato la principessa a casa, cosicché ella avrebbe potuto vivere felice per sempre.

Klaus, dunque, su suggerimento di Elijah, vive nascosto nel proprio castello. Il piano è quello di aspettare finchè alcune informazioni fondamentali non siano venute a galla. Tra queste informazioni, naturalmente, l'ubicazione del paletto bianco in grado di uccidere un originale e tutta la sua discendenza e l'esatta ubicazione degli anelli con la pietra lunare in grado di indebolire Klaus. Nel frattempo, però, i licantropi ribelli, guidati dall'odiosissima Francesca, hanno preso possesso del quartiere francese, dal quale hanno cacciato tutti i vampiri. Cami, che nel frattempo ha sviluppato una sorta di friendship with benefits con Marcel, viene seguita a vista perchè si pensa che possa venir contattata da Klaus. Eppure quando Cami si reca a casa di quest'ultimo, Elijah le comunica che suo fratello non la vuol vedere. La scena è meravigliosa perchè, mentre Cami cammina da sola per il palazzo, Klaus le si avvicina di nascosto, carezzandola con la sua presenza, senza poter farsi vedere, senza poterle parlare. A quel punto dell'episodio il nostro cuore aveva già dichiarato fallimento. Sarà poi proprio con l'aiuto di Cami e il ritrovato Marcel, che durante una luna piena, mentre tutti pensano che Klaus sia al limite delle sue forze, i vampiri attaccano. Distruggono tutti gli anelli e ad ogni distruzione Klaus riacquista un po' del suo potere. Persino Hayley, che dalla scomparsa della figlia è caduta in un lago di disperazione, partecipa alla lotta: si scontra con Oliver e lo minaccia di morte qualora osasse ancora mettersi contro la sua regina. Infine, però, la ragazza ottiene da Elijah la portata principale: la testa di Francesca. La regina dei licantropi, ora divenuta un ibrido, insegue la donna e la fa fuori, cercando di placare la sua sete di vendetta. Il gesto, però, la spezza. Rendendosi conto che niente potrebbe sanare il vuoto che si trascina dietro, Hayley si rende conto di essere cambiata e, con le lacrime agli occhi, dice a Elijah che le cose non potranno mai tornare come prima (altro colpo al cuore!). Nel frattempo la cara famiglia di Klaus sotto mentite spoglie sta cercando un modo per attaccare. Tutto quello che sappiamo dei loro piani è che Kol – che in questa stagione ha le sembianze di Daniel Sharman, l'Isaac di Teen Wolf – dovrà avvicinare la potente Davina.

Il Re è tornato

Dire che ci era mancato sarebbe come usare il più subdolo e inadatto eufemismo che l'italico idioma possa inventare. Klaus, nato come villain in The Vampire Diaries e divenuto una maestà non appena approdato ad un proprio telefilm, è tornato in grandissimo stile. In Rebirth lo vediamo smaniare, agitarsi, andare avanti e indietro come il proverbiale leone in gabbia. Le sue mani fremono dal desiderio di ottenere vendetta nei confronti di chi ha spezzato l'unico barlume di felicità e speranza nella sua vita. La sua rabbia è talmente radicata nel suo Io che il vampiro non riesce a liberarsene nemmeno attraverso la sua arte preferita, la pittura. "Potremmo definire questo il tuo periodo bianco" gli dice Elijah, davanti all'ennesima tela bianca e spezzata. Proprio come Klaus: annientato dal senso di impotenza che suo fratello gli ordina e spezzato dalla lontananza di sua figlia. "manca un colore fondamentale nella mia tavolozza dei colori," risponde il Re del quartiere francese, alludendo al colore del sangue dei suoi nemici a cui abbiamo accennato poco fa. Solo attraverso la vendetta e, in qualche modo, l'esorcizzazione della sua rabbia, Klaus può tornare ad essere se stesso. Il titolo dell'episodio, Rebirth, si riferisce proprio a questo: rinascere, tornare, emergere dalle nubi del dolore e della rabbia. E alla fine, come sempre, Klaus ha la meglio. Circondato da persone di cui si fida e che condividono il suo obiettivo, Klaus rimane una sorta di maestro d'orchestra che dirige la sua gente mentre questa fa fuori, uno ad uno, tutti coloro che hanno obbligato Hope a lasciare New Orleans. E alla fine, quando due scagnozzi di Francesca entrano nel suo solaio, Klaus li uccide proprio con la punta dei pennelli, prima di infilare le spatole nel taglio alla giugulare e cominciare di nuovo a dipingere.

La vendetta di Hayley

Julie Plec, che ha scritto questo primo episodio, ci aveva anticipatamente avvisati: non aspettatevi subito una grande storia d'amore tra Hayley ed Elijah. Ce lo aveva detto. Ci aveva spiegato che, con il rapimento di Hope e il suo conseguente allontanamento, Hayley aveva trovato dentro di sè una persona con un'ala spezzata, con una individualità da riscoprire e una nuova natura da ricostruire partendo da zero. Così, dopo averci fatto penare venti episodi per un bacio, l'autrice mette un freno. Quando aveva rilasciato queste dichiarazioni noi non abbiamo potuto fare a meno di pensare che Hayley – come il 90 % della popolazione dei personaggi femminili – avrebbe rovinato tutto per una non meglio precisata filosofia esistenziale. Invece, come al solito, The Originals ci sorprende ancora una volta. All'inizio dell'episodio Hayley sembra non curarsi minimamente di Elijah, il che è più che comprensibile. La ragazza vive infatti in una sorta di dimensione intermedia, dove non sa più chi è né quello che si deve aspettare dalla vita. Sente irrimediabilmente la mancanza della figlia – proprio lei che ha avuto un rapporto alquanto complicato con la maternità – e il non poter uccidere i suoi nemici la sta facendo impazzire. Quando, però, finalmente uccide Francesca si rende conto che la vendetta non le può restituire quello che ha perso. Non può ridarle indietro la sua vecchia se stessa. Ed è questo che dice ad un ammutolito (perchè??) Elijah. Gli dice che le cose sono cambiate, che loro due sono cambiati. Gli dice che è cambiato il suo modo di guardarla; Hayley si sente un mostro e nello sguardo di Elijah è convinta di aver letto la stessa condanna. A questo punto Elijah, che avrebbe ogni parola dell'universo per spiegare alla ragazza che no, non è così, e che la ama come sempre e che le sarà vicino no matter what, se ne resta in silenzio, quasi spaventato, come se fosse stato scoperto. E allora Hayley non ce la fa: non riesce nemmeno a sostenere lo sguardo del vampiro. Per cui esce, lasciando Elijah solo con il suo – evidente! – senso di colpa.

Cosa ci è piaciuto:

• Tutto. Tranne il silenzio di Elijah.

Cosa non ci è piaciuto:

• Il fatto che Elijah non si sia mostrato in grado di fermare Hayley e dirle che l'ama.
• Che Hayley non abbia ucciso Oliver.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The OriginalsThe Originals (stagione 2)
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