The Originals (credit: The CW)
The Originals (credit: The CW)

Recensione The Originals 3×12 – Dead Angels


'Dead Angels' è un episodio in qualche modo di transito, in cui la storia fa dei brevi (seppur importantissimi) passi avanti, mentre Cami e Klaus continuano ancora a imperversare in un mare di fraintendimenti.
Voto: 8/10

In Dead Angels sono due le storyline principali, che fanno da sentiero alla storia raccontata in questo dodicesimo episodio. Da una parte, infatti, c'è Klaus che cerca di riprendersi il cavalluccio di quercia bianca dalle mani di un'inflessibile Cami; dall'altra ci sono Elijah e Aya che fanno una specie di giochi senza frontiere per decidere chi sia più adatto a guidare gli Strix. In realtà il tutto è un modo che ha escogitato Elijah per distrarre gli Strix mentre Klaus cerca di riprendersi l'unica arma in grado di distruggerli tutti. Ma Cami, come si diceva, è tutt'altro che incline ad ottemperare alla richiesta dell'Originale. E' ben disposta a rimanere ancorata nel cimitero, grazie ad un incantesimo di Vincent, con l'arma in suo possesso, finché Klaus non le restituirà tutti gli oggetti magici di Kieran. Alla fine i due arrivano ad una sorta di patto, ma Cami è comunque debole e non ci vuole molto prima che – mentre Klaus è tornato a casa a prendere i giocattoli che la ragazza vuole – una strega arrivi e con qualche abracadabra riesca a prendersi l'arma che tanto vogliono gli Strix. Solo che, colpo di scena; la strega non lavora affatto per gli Strix, anzi, vuole solo liberarsi dal giogo dei vampiri discendenti da Elijah.

La strega, in realtà, serve un altro padrone, che non è altri che Aurora, che finalmente ha l'arma per far pagare a Klaus e Elijah non solo le pene sofferte per tutta la vita, ma anche la cattura e la sparizione di suo fratello Tristan. Quando Klaus torna nel cimitero, scoprendo che le cose sono andata esattamente come temeva che fosse, comincia a discutere (giustamente!) con Cami. La ragazza confessa che a guidare i suoi gesti è stata soprattutto la paura: come dicevamo nella recensione della settimana scorsa, Cami ha paura della propria vulnerabilità, del suo essere debole in un mondo di creature che sono pronte a prendere il sopravvento e a usarla come pedina nei loro giochi politici. Cami non vuole più essere un bersaglio né una sprovveduta, ed è per questo che voleva gli oggetti oscuri: per avere dalla sua parte qualche arma potentissima da poter utilizzare. Klaus ascolta tutte queste parole con una rabbia che a stento riesce a trattenere. Una rabbia che nell'arco di qualche secondo sfocia nella delusione. Non bastano i mi dispiace detti da una Cami che nasconde sotto l'arroganza il proprio senso di colpa. Klaus è talmente deluso da sembrare quasi spezzato e infatti se ne va dicendo un dolorosissimo "potevi fidarti di me".

Una frase sola che basta a commuovere chi guarda, perché nel tradimento di Cami Klaus rivive il suo terrore di essere solo, di avere una vita priva di persone che si fidino di lui, proprio come era avvenuto all'inizio di questa terza stagione. Nel frattempo, come dicevamo, Elijah è abbastanza impegnato a tenere occupati gli Strix, di modo che non pensino di andare alla caccia dell'arma di quercia bianca, utile a uccidere Klaus. Elijah chiama in causa una vecchia regola del contratto degli Strix: scopriamo così anche che lui e Aya hanno avuto una storia nel passata, distruttasi perché Elijah era stato costretto a scappare per l'arrivo di Michael e Aya non lo aveva voluto seguire – E adesso è lei a fare l'arrabbiata e l'offesa. Questi sono i misteri di sceneggiatura che non riusciamo mai a comprendere fino in fondo.

Ad ogni modo il passatempo risulta essere una sorta di gioco di abilità che deve mettere in chiaro chi sia abbastanza abile e forte da mettersi a capo degli Strix. Mentre i due leader combattono senza esclusioni di colpi, ad avere la meglio è Marcel che, con un monologo bellissimo, annuncia di aver vinto perché era il più saggio e il più astuto e perché conosce New Orleans come nessuno di loro. Il modo in cui Marcel parla della sua città è sempre piuttosto toccante e quasi sempre si tratta di dichiarazioni d'amore che farebbero impallidire quelle di qualsiasi uomo nei confronti di qualsiasi donna. La cosa più bella, oltretutto, è scoprire – alla fine – che Marcel e Elijah erano d'accordo sin dall'inizio: la loro chimica e sinergia è davvero stupenda da vedere sullo schermo e speriamo che prima o poi arrivi il momento in cui Elijah confessi a Marcel che, nel passato, quando era solo un ragazzo, Elijah lo ha trattato male, allontanandolo, solo per amore di Klaus, e non perché non volesse bene al giovane Marcellus.

Cosa ci è piaciuto:

• La delusione di Klaus: non perchè ci piaccia vederlo soffrire, ma perché Joseph Morgan è davvero bravo a far piangere letteralmente con due sole parole.
• L'alleanza tra Elijah e Marcel
• Il monologo di Marcel su New Orleans

Cosa non ci è piaciuto:

• Aya, con quale diritto pensi di dover essere tu quella arrabbiata?
• Comprendiamo Cami, le sue paure … però sarebbe stato davvero più facile fidarsi di Klaus

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
The OriginalsThe Originals (stagione 3)
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