The Postcard Killings
The Postcard Killings

The Postcard Killings, la recensione del thriller con Jeffrey Dean Morgan


Caccia a un serial killer attraverso l'Europa, in un thriller con Jeffrey Dean Morgan tratto da un romanzo bestseller.
Voto: 6/10

Un serial killer terrorizza l’Europa con una serie di brutali omicidi che prendono di mira giovani coppie di sposi, nel thriller The Postcard Killings, una delle nuove uscite per l’autunno direttamente in homevideo.

Jacob Kanon (Jeffrey Dean Morgan) è un detective di New York la cui figlia viene assassinata insieme al marito durante il viaggio di nozze; quando Jacob scopre delle somiglianze con altri delitti avvenuti in diverse città, decide di mettersi sulle tracce dell’assassino, con l’aiuto di alcuni giornalisti che hanno ricevuto misteriose cartoline collegate agli omicidi.

Il film è tratto dal romanzo Cartoline di morte, firmato a quattro mani da due specialisti del genere, l’americano James Patterson e la svedese Liza Marklund;tra Inghilterra, Spagna, Scandinavia, la storia si dipana attraverso varie città del Vecchio Continente, ed è europeo anche il regista: si tratta del bosniaco Danis Tanovic, autore del premiatissimo No man’s land (2001).

È un filone che conta già alcuni illustri esempi, quello dei film in cui gli assassini lasciano tracce e messaggi attraverso i loro crimini: in questo caso, oltre alle cartoline del titolo, troviamo anche precisi riferimenti che rimandano alla storia dell’arte, anche se questo elemento passa un po’ in secondo piano e non diventa rilevante come forse era nelle intenzioni. La trama riserva alcune sorprese e trovate originali che si concentrano soprattutto a metà film, più che nel finale parzialmente deludente.

Inoltre, il personaggio del detective Kanon, nonostante sia il protagonista, ci viene mostrato soprattutto nel suo aspetto di padre straziato dal dolore, ma la sua caratterizzazione non va molto oltre, così come quella della giornalista (Cush Jumbo), mentre il contributo di Famke Janssen (nel ruolo dell’ex moglie di Jacob) si limita a poche scene; nella seconda parte della storia l’attenzione in realtà si concentra maggiormente sul villain della storia, andandone a ricostruire personalità e motivazioni psicologiche con lunghe spiegazioni che ne fanno quasi un film nel film.

Ci sarebbe, insomma, molta carne al fuoco in The Postcard Killings, ma non tutto viene sfruttato al meglio, e il risultato è penalizzato anche da una regia poco partecipe; è un thriller che può contare sulla star del televisivo The walking dead e su un bestseller alla base, ma non eleva la media del genere.

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
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