The Vampire Diaries (credit: The Vampire Diaries, Official Facebook Page)
The Vampire Diaries (credit: The Vampire Diaries, Official Facebook Page)

Recensione The Vampire Diaries 7×01 – Day One of Twenty-Two Thousand, Give or Take


'Day One of Twenty-Two Thousand, Give or Take' è un episodio che portava sulle proprie spalle il peso di affrontare, per il prima volta, il post Nina Dobrev. 'The Vampire Diaries' ne esce vincitore con un'arguzia narrativa che contrappone due storyline, una nel presente e una avanti di tre anni. Ottima premiere.
Voto: 8/10

Dove eravamo rimasti: l'addio di Nina Dobrev

Dove eravamo rimasti, con The Vampire Diaries? Impossibile che qualcuno lo abbia dimenticato. Siamo ancora qui a piangere le (non) nozze di Alaric. Le sue promesse e le sue speranze spazzate via dalla ricomparsa improvvisa di Kai che, con pura crudeltà e diabolico divertimento, uccide Jo e il bambino che portava in grembo davanti alla folla giunta per il lieto evento. Ricordiamo l'incantesimo nel quale è incappata Elena, costretta ad una morte apparente, come l'irreale Bella Addormentata nel Bosco, con la differenza che in questo caso non sarà il bacio del vero amore a svegliarla. Per quanto possa provarci, infatti, Damon non riuscirebbe mai a risvegliare Elena con la sola forza del suo immenso amore; perché Kai è malvagio in modo intelligente (e, sì, ammettiamolo, affascinante). Elena è legata a doppio filo con Bonnie. Potrà tornare a vivere solo quando Bonnie morirà; e Kai prova a sfidare Damon, a dirgli che basta spezzare il collo a Bonnie per riavere la sua amata. Ma Damon non è più il vampiro che viveva solo in funzione del suo amore per Elena. La sesta stagione, infatti, ha portato alla nascita di un piccolo diamante di luce, che è rappresentato dall'amicizia nata tra Bonnie e Damon. Bonnie, che ha passato metà della serie, a trattare male Damon, a descriverlo quasi come un mostro da cacciare via, ora è la migliore amica di quello stesso vampiro. E Damon, dal canto suo, è troppo legato a Bonnie per cadere nella trappola di Kai. Perciò se c'è un collo che viene spezzato non è certo quello di Bonnie, ma quello dello stesso Kai, che viene decapitato quasi con eleganza. Elena, alla fine, tramite delle visioni/sogni prende congedo da tutti i suoi amici e da Damon e si arrende al suo destino. I problemi, però, non sono finiti. Anzi. A Mystic Falls sono arrivati gli Eretici, gli stregoni guidati da Lily, la madre di Damon e Stefan, che sono finalmente riusciti a liberarsi dalla "prigione del tempo". L'ultima scena della sesta stagione di The Vampire Diaries mostra un salto temporale in avanti, in cui Matt, con la divisa da poliziotto, percorre le vie di una città irriconoscibile, vuota e spettrale.

Cosa vedremo: Day One of Twenty-Two Thousand, Give or Take

E così la settima stagione di The Vampire Diaries ha preso il via, nonostante lo scetticismo di molti che vedevano, nella fuori uscita della protagonista femminile principale Nina Dobrev, il motivo per cui la serie sarebbe naufragata. Dalla visione di questa premiere, però, sembra che Julie Plec e compagnia bella abbiano trovato una trama funzionale che può andare avanti anche senza l'apporto di Elena, che per il momento resta fuori dal quadro, costretta in una morte apparente fintanto Bonnie continua a respirare. Una Bonnie che, al momento, è in viaggio con Alaric e Damon, due uomini che sono alle prese con la perdita delle loro donne. Da una parte Alaric, che ha perso Jo per mano di Kai e dall'altra Damon, imprigionato in un limbo in cui per riavere la donna che ama deve sperare ella morte della sua migliore amica. Inoltre, nonostante Alaric professi di stare bene, scopriamo ben presto che sta cercando un modo per riportare in vita Jo, con risultati tutt'altro che entusiasmanti. E neanche Damon se la passa così bene, tanto da soppesare – per tre lunghissimi secondi – l'ipotesi di lasciar morire Bonnie. E persino quest'ultima non naviga certo in un mondo tutto rosa e fiori, visto che ha delle visioni che non promettono nulla di buono. Non che le cose a Mystic Falls vadano tanto meglio. Mentre Caroline e Stefan cercano di assestare la propria relazione su una situazione di buona amicizia, l'arrivo degli eretici in città fa esplodere la miccia che sapevamo sarebbe esplosa dalla fine della passata stagione. Una carneficina alla cerimonia di diploma di Matt come poliziotto spinge le due fazioni – eretici e cittadini soprannaturali – a stringere un accordo. La popolazione viene fatta evacuare e un confine viene tracciato, affinché nessuno finisca nella parte di città destinata ai soli eretici. In tutto questo Damon è costretto anche ad abbandonare la sua casa di famiglia, lasciandola a mamma Lily. La situazione non piace molto a Bonnie che, con l'aiuto di Damon, decide di contrattaccare.

Three years for now

E' vero: nonostante la nostra cieca fiducia in Julie Plec nel creare personaggi che, da soli, bastano a riempire anche uno show ormai stanco come The Vampire Diaries ci chiedevamo come sarebbe stato possibile portare avanti il telefilm dopo l'uscita di scena del perno attorno a cui tutto ruotava. Come poteva esistere The Vampire Diaries senza Elena Gilbert? Senza il suo amore per Damon? Come sarebbe potuto andare avanti lo show? Erano domande lecite da porsi e le risposte erano talmente vaghe da farci pensare al peggio. Invece gli autori si sono inventati un espediente che per non essendo del tutto nuovo in ambito televisivo, lo è di certo per The Vampire Diaries: il flashforward. Questa premiere, dunque, viene disseminata di indizi che riguardano un futuro prossimo venturo, che si colloca a tre anni di distanza dalla storyline principale. Un futuro in cui vediamo che Damon ha scelto di rinchiudersi in una bara in attesa del risveglio di Elena; in cui c'è qualcuno che sta inseguend Stefan per vederlo morire; in cui Stefan presenta una strana cicatrice che presenta una forma strana (quasi rituale) e che sembra non rimarginarsi. Con questo semplice espediente gli autori hanno trovato un modo per giocare alla perfezione con la curiosità degli spettatori, che ben presto mettono da parte l'assenza di Elena per cominciare a giocare ad un puzzle pieno di pezzi che verranno di certo elemosinati settimana dopo settimana. L'idea di base, dunque, si mostra senz'altro vincente e prova che anche i grandi cambiamenti forzati – l'uscita di Nina Dobrev è stata una scelta personale dell'attrice, non una necessità narrativa – a volte riescono a dare un abito nuovo ad uno show, non sancendone necessariamente la fine. Anzi. Questo primo episodio si mostra interessante, pieno di spunti e di potenziale e, soprattutto, di domande che manterranno lo spettatore incollato allo schermo.

Cosa ci è piaciuto:

• La scelta di inserire, all'interno della storyline principale, il salto in avanti di tre anni. Curiosità a mille.
• Il modo in cui Enzo cerca di resistere a Lily, non accettando di essere ancora una volta il suo cane da riporto.
• L'amicizia sempre forte tra Damon e Bonnie.
• Il sarcasmo di Damon; ah, se ci era mancato!
• Il bacio tra Stefan e Caroline

Cosa non ci è piaciuto:

• Lily e la sua congrega sembrano essere dei cattivi un po' "piatti". Tutti crudeltà e menefreghismo. Speriamo che vengano approfonditi in modo un po' più interessante.
• Lily. La donna, di per sé, non si può dire brilli di simpatia.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
The Vampire DiariesThe Vampire Diaries (stagione 7)
Impostazioni privacy