Tutte lo vogliono
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Tutte lo vogliono, la Recensione


Commedia degli equivoci che vede Enrico Brignano e Vanessa Incontrada alla ricerca del vero amore, tra malintesi, incidenti e terapie alternative
Voto: 6/10

Che cosa cercano gli esseri umani in una relazione? Su cosa si basano i rapporti di coppia, in quel delicato e complicato equilibrio tra i segreti e i desideri di ciascuno dei partner? Sono alcuni dei quesiti a cui vuole dare una risposta la commedia romantica Tutte lo vogliono.

Orazio (Enrico Brignano) è un inguaribile romantico, single da diversi anni perché in cerca della donna giusta, della quale innamorarsi davvero; è però un grande amante degli animali e si diverte a realizzare buffi filmati che poi carica su internet. Chiara (Vanessa Incontrada) è una donna rigida e precisa, proviene da una famiglia ricca e snob, e di mestiere fa la food designer; ha ritrovato da poco un vecchio amico che sembra interessato a lei, ma Chiara ha un problema che le impedisce di portare avanti una relazione duratura e soddisfacente; è, come lei si definisce "anorgasmica". Quando Orazio incontra Chiara, non riesce a capacitarsi dell'interesse che lei dimostra per lui, ma non sa che Chiara lo ha scambiato per un uomo in grado di risolvere tutte le sue difficoltà; inizia così una serie di fraintendimenti che finiranno per sconvolgere la vita ad entrambi.

Enrico Brignano torna al cinema a due anni da Stai lontana da me, che condivide con Tutte lo vogliono anche il regista, Alessio Maria Federici; il ruolo di Orazio sembra proprio cucito su misura per l'attore e comico romano, e sulla contrapposizione con la sua partner femminile, Vanessa Incontrada.

Costruita come una classica commedia degli equivoci, la pellicola gioca molto sullo scambio d'identità intorno a cui ruota la vicenda e tutte le gag che ne derivano, ed è su questo versante che si incontrano alcune delle battute più riuscite, grazie anche all'interpretazione dei due protagonisti, entrambi efficaci e spigliati.

Sotto certi aspetti invece Tutte lo vogliono è meno riuscito, ad esempio nel proporre a margine riflessioni sui rapporti di coppia, sulla guerra fra i due sessi, con quello che sembra un ormai immancabile riferimento alle 50 sfumature di grigio, con tanto di contratto ("schiavizzare adesso va tanto di moda" sostiene uno dei personaggi). Quando ritorna sui binari della commedia romantica incappa in qualche prevedibilità, com'è forse scontato, dato il genere. Poco originali e approfonditi anche i personaggi secondari, vedi la famiglia di lei o il rivale di Orazio in amore, interpretato da Giulio Berruti.

Tutte lo vogliono funziona dunque al suo meglio quando vuole far ridere lo spettatore, mentre perde un po' di terreno quando allarga lo sguardo verso tematiche che porterebbero a riflessioni più ampie.

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
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