Uncharted, recensione del film con Tom Holland e Mark Wahlberg

Uncharted è la trasposizione cinematografica del famoso omonimo videogioco per Playstation, amato e giocato da milioni di persone in tutto il mondo. Il film, diretto da Ruben Fleischer (Benvenuti a Zombieland e Venom), vede come protagonisti Tom Holland nel ruolo di Nathan Drake e Mark Wahlberg in quello del suo mentore Victor "Sully" Sullivan. La storia della pellicola non ricalca in maniera dettagliata quella dei videogiochi ma, basandosi sui presonaggi principali e sulle loro personalità, inventa una nuova avventura utilizzando però quelli che sono le caratteristiche principali della narrazione originaria, nonchè le atmosfere vissute dal giocatore appassionato alla storia che già conosce. 

Un giovane Nathan Drake, orfano e abbandonato anche dal suo amato fratello maggiore Sam, conduce la sua vita facendo il barman e dilettandosi mettendo alla prova la sua abilità come ladruncolo. Un giorno come tanti irrompe nella sua vita Victor Sullivan, un misterioso uomo che gli rivela aver lavorato con suo fratello scomparso su una ricerca di un misterioso e perduto tesoro antico. Nathan, seppur inizialmente scettico, accetta di collaborare con Sully, pur di portare avanti quello che era il sogno di Sam, trovare le navi scomparse di Magellano nelle quali è nascosto un tesoro. I due dovranno affrontare innumerevoli avventure e superare molto pericoli ma soprattutto dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altro.

Uncharted è un film sulla falsa riga di Indiana Jones, pieno di azione, di avventura, con missioni da svolgere, enigmi da risolvere, posti lontani e magici da scoprire e nemici da sconfiggere. Ha proprio tutto ciò che lo spettatore può pensare di trovare da una storia del genere, compresi anche gli stereotipi e le scelte più banali che ti aspetti di vedere. Il tutto però rappresentato alla grande sia a livello spettacolare che visivo ma anche grazie alla giusta scelta dei due attori protagonisti che sono una coppia affiatata e perfetta per il ruolo che interpretano.

Non è mai facile trasporre un immaginario videoludico così tanto amato per il grande schermo, si rischia sempre di deludere i fan o di creare qualcosa di sbagliato, che non possa piacere. La scelta di ripensare alla storia e a molte caratteristiche alla base del gioco è molto azzaccata perchè pone alla base una volontà di reinventarsi e di reinterpretare in maniera originale, così da prendere le distanze da eventuali errori di scelta, ma allo stesso tempo pone una base fedele, in cui gli appassionati potranno ritrovare molti elementi amati in precedenza e potranno divertirsi a scovare indizi, omaggi e easter eggs presenti nella pellicola. Insomma, Uncharted  un film che può essere amato da chi non conosce minimamente la storia ma allo stesso tempo anche da chi la ama già.