Vacanze Romane - la favola romantica arriva al Teatro Sistina
Vacanze Romane - la favola romantica arriva al Teatro Sistina

Vacanze Romane – la favola romantica arriva al Teatro Sistina


'Vacanze Romane' si prepara ad affrontare il pubblico romano con un misto di romanticismo, ironia e magia che vi condurranno in un viaggio pieno di colori e risate in due ore che voleranno via come il cattivo umore, spazzato via da una piccola dose di felicità.
Voto: 8/10

Era il 1953 quando William Wyler portò al cinema uno dei film destinati ad entrare nell'immaginario collettivo di tutto il mondo, Vacanze Romane, interpretato dalla diva Audrey Hepburn e dall'affascinante Gregory Peck. Un film che, negli anni, ha continuato ad influenzare l'impressione degli stranieri sulla splendida Roma, teatro di amori sotto le stelle e baci rubati all'ombra di maestosi monumenti. Una pellicola che ha, oltretutto, superato i limiti imposti dallo schermo cinematografico, arrivando anche sul palco teatrale, sancendo di fatto l'ultima collaborazione tra Armando Travajoli Cole Porter che firmarono le musiche del testo originale. E proprio da quest'ultimo sodalizio parte il regista Luigi Russo che dal 21 Ottobre al 15 Novembre porta il musical al teatro Sistina di Roma, prima di spostarsi a Napoli, Bari, Assisi, Palermo e Milano. Aiutato da Jaja Fiastri e da Vincenzo Incenzo, che hanno curato l'adattamento e le traduzioni dei testi originali e delle canzoni, Russo ha portato in teatro Serena Autieri Paolo Conticini, che ereditano i ruoli dei due famosi divi hollywoodiani.

Serena Autieri, infatti, è Anna, una principessa che non riesce più a sopportare la sua vita a corte, stretta in buone maniere ed etichette da seguire sotto lo sguardo della contessa (la straordinaria Fioretta Mari) che le fa da segretaria e, a ben guardare, da baby sitter. Giunta nella caput mundi al termine di un tour diplomatico che l'ha sfinita, Anna decide di fuggire, seguendo le note degli stornelli romani e di uno splendore che non ha mai finito di ispirare cantanti e scrittori. Ed è proprio nei vicoli della città eterna che Anna si imbatte in Gianni (Paolo Conticini), un giornalista alla ricerca di uno scoop per dare un calcio alla sua carriera. Quando l'uomo scopre che la donna a cui ha dato ospitalità non è altro che la principessa fuggita, in lui nasce il piano di usare quell'inaspettato colpo di fortuna per scrivere l'articolo sensazionale che attende da tempo immemore. Eppure, complice la cornice senza tempo di Roma e l'anima ingenua di Anna, ben presto i piani di Gianni cambiano, schiacciati dai sentimenti che comincia a provare per la bella principessa …

Vacanze Romane è una storia senza tempo, un classico del cinema, che ha emozionato milioni di spettatori di ogni generazione; per questo motivo, riproporlo sembrava quanto meno un azzardo. Lo spettacolo firmato da Luigi Russo, infatti, ha dovuto scontrarsi con il rischio di avvicinarsi troppo a quello che è considerato un capolavoro intoccabile, facendo a pugni con pregiudizi a monte che minavano la riuscita dell'opera. Eppure tutti questi rischi e questi pericoli sono stati spazzati via la sera della prima, con un teatro colmo pronto a spellarsi le mani a suon di applausi. Lo spettacolo andato in scena al Sistina, infatti, è un musical pieno di cuore e di entusiasmo, che non fatica a ritagliarsi uno spazio nel cuore di chi è seduto in poltrona. Merito, senza dubbio, di una resa visiva davvero irresistibile, con i maestosi costumi di Silvia Frattolillo e le scenografie curate dal Premio Oscar Gianni Quaranta. I primi offrono un arcobaleno variopinto e storicamente esatto, con ampie gonne che ruotano e glitter scintillanti che riempiono l'aria; con abiti che sembrano usciti direttamente dalla rinascita post-bellica a completi che catturano la luce. Per quanto riguarda le scenografie, invece, il pubblico si trova davanti ad un palcoscenico in continuo mutamento, con costruzione che si aprono e si modificano, nascondendo ambienti e sorprese. Il tutto viene in qualche modo aiutato dalla parete di fondo in cui è stato montato uno schermo che ricostruisce lo sfondo di Roma, offrendo i volti dei monumenti e degli angoli che hanno contribuito a rendere Roma la città più bella del mondo. Schermo che appare quanto meno fondamentale nella scena più famosa del film: la gita in vespa, con Roma che scorre alle spalle dei protagonisti come una silenziosa e bellissima testimone. Ottime anche le coreografie curate da Bill Goodson, che in più di un'occasione mirano a coinvolgere il pubblico, con attori e ballerini che salgono dalla platea, in un gioco spaziale che sembra voler annullare ogni confine.

Per quanto riguarda i due protagonisti, davvero niente da eccepire. Paolo Conticini, nato a Pisa, si impegna al massimo per scivolare nelle pieghe di una romanità che non gli appartiene ma che sembra divertirlo molto. Nonostante qualche piccolo tentennamento nel recitativo, in cui le c aspirate tipiche del dialetto toscano sembrano voler prendere il sopravvento, Conticini è davvero adatto al ruolo di sbruffone e divertente romano, che si diverte con gli amici e che non si tira indietro quando la vita gli concede un'occasione. Il suo Gianni è concreto e, soprattutto, credibile, tanto che è difficile, per chi è seduto in platea, non lasciarsi guidare dal suo profondo buon umore. Al suo fianco c'è la collega Serena Autieri – con la quale aveva già diviso il palco nella trasmissione Rai Tale e Quale – che aveva già dato prova delle sue doti canore doppiando Elsa nel film disney Frozen. L'attrice dimostra di essere un'artista a 360 grandi, con ottime capacità interpretative. La sua voce diventa ben presto la via privilegiata al cuore del pubblico e il suo personaggio, così naive e fuori luogo, suscita da subito affetto e simpatia. La chimica tra i due protagonisti è palpabile e realistica, tanto che ben presto ci si dimentica che si sta assistendo ad uno spettacolo teatrale e si finisce col sentirsi simili a voyeur che spiano una meravigliosa storia d'amore.

Una piccola menzione d'onore va fatta all'attrice Laura di Mauro, che interpreta Francesca. Non ce ne vogliano i due protagonisti, ma la Di Mauro è in grado di rubare la scena praticamente a chiunque, con la sua parlata romana e il suo atteggiamento sfrontato. La sua Francesca è un miscuglio di simpatia e purissima romanità che richiamano alla memoria la tanto amata Anna Magnani. Laura di Mauro è stata la vera sorpresa di questo spettacolo, la sua punta di diamante.

Con tutti questi elementi perfettamente equilibrati tra di loro, Vacanze Romane si prepara ad affrontare il pubblico romano con un misto di romanticismo, ironia e magia che vi condurranno in un viaggio pieno di colori e risate in due ore che voleranno via come il cattivo umore, spazzato via da una piccola dose di felicità.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
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