Venom – La furia di Carnage, recensione del film con Tom Hardy

Arriverà in sala il 14 ottobre Venom – La furia di Carnage, secondo capitolo della saga incentrata sul simbionte alieno interpretato da Tom Hardy. Dopo il primo film diretto da Ruben Fleisher, dietro la macchina da presa è passato Andy Serkis, che i più forse conoscono per aver prestato voce e corpo al Gollum della saga de Il signore degli anelli. Dopo gli eventi accaduti nel primo film e dopo la scena extra di Venom, le vicende riprendono più o meno da dove ci eravamo lasciati. Il giornalista Eddie Brock (Tom Hardy) fa visita in prigione, a San Quentin, al serial killer Cletus Kasady (Woody Harrelson), che sembra disposto a parlare solo con il giornalista. Durante una di queste visite il sembionte Venom nota dei dettagli che permettono a Eddie di individuare il luogo di sepoltura di alcune vittime di Cletus: un ritrovamento che spinge il governo a condannare a morte Kasady. Quest'ultimo cerca un ultimo colloquio con Eddie ed è proprio durante questo incontro che Venom perde il controllo e così facendo concede a Kasady la possibilità di trasformarsi in Carnage e di evadere in cerca del suo vero amore (Naomie Harris). Nonostante un brutto litigio con Venom e il cuore spezzato a causa della sua ex fidanzata (Michelle Williams), Eddie deve trovare un modo per fermare Carnage prima che distrugga ogni cosa.

Proprio come già era avvenuto con il primo capitolo, Venom – La furia di Carnage è una pellicola che punta soprattutto sull'intrattenimento. Il film con Tom Hardy non avanza nessuna pretesa di serietà: non si prende troppo sul serio, né cerca di ergersi a prodotto impegnato a ogni costo. Questo fa sì che il film risulto uno spettacolo roboante in cui l'aspetto principale è il divertimento. Lo spettatore di Venom – La furia di Carnage si diverte, ride in poltrona e si lascia trasportare dalla storia, al punto che i circa cento minuti di durata volano, senza che si avverta mai il peso del racconto o un calo dell'attenzione. Ancora una volta Tom Hardy è il centro nevralgico dell'operazione: un uomo buffo, non proprio eroico, pieno di problemi ma anche assolutamente irresistibile. Contro di lui si erge un Woody Harrelson non sempre credibile al cento per cento e che pure aiuta alla costruzione di un racconto forse stereotipato, ma anche di sicura presa. Sebbene potrà far storcere il naso ai puristi dei fumetti da cui il film prende il via, Venom – La furia di Carnage è l'esempio perfetto di come dovrebbe essere confezionato un film action, di puro intrattenimento. Senza lungaggini inutili, con un protagonista (anzi, due) col quale è facile entrare in empatia e con una grande attenzione al ritmo. Questo fa sì che Venom – La furia di Carnage sia un film davvero godibile, che val bene una visione. Attentione: ricordatevi di rimanere in sala per la canonica scena extra. Credeteci, non vorrete perderla per niente al mondo.