Warcraft – L’Inizio, recensione

Warcraft – L'inizio è lo spettacolare e atteso adattamento del famoso videogioco Warcraft: Orcs & Humans del 1994, il primo capitolo della saga dell'universo Warcraft, creata da Blizzard Entertainment. La pellicola è co-scritta e diretta dal cineasta Duncan Jones, figlio del celebre cantante David Bowie, regista degli apprezzati Moon (2009) e Source Code (2011). Sia l'ambientazione che i personaggi che appartengono a questa saga sono tantissimi e sicuramente di complessa realizzazione, nel cast troviamo Travis Fimmel, famoso per il ruolo del vichingo Ragnar nella serie tv Vikings, Ben Foster, Paula Patton, Dominic Cooper e Toby Kebbell e Rob Kazinsky nel ruolo degli orchi.

Il mondo degli orchi, conosciuto con il nome di Draenor, sta lentamente morendo. Uno di loro, Gul'dan, riunisce tutti i clan in un unico esercito chiamato Orda. Il loro obiettivo è quello di guidarli verso un nuovo mondo, Azeroth. Il potere di Gul'dan, il Fel, però, per essere potenziato e sfruttato e per mantenere aperto il portale, richiede continuamente sacrifici di vite. Nel frattempo nel regno di Stormwind il comandante militare Anduin Lothar (Travis Fimmel) scopre di alcuni attacchi ai danni di villaggi umani e il giovane mago Khadgar lo informa che sono stati uccisi usando il Fel. Così Lothar e il re di Roccavento Llane (Dominic Cooper) contattano il leggendario Guardiano Medivh (Ben Foster) per capire come affrontare quello che sembra un pericolo imminente.

Tutti gli amanti di videogiochi del mondo aspettavano da anni l'uscita di questo film. L'universo Warcraft è sicuramente uno dei più amati e conosciuti tra gli esperti di videogames e gli effetti speciali impiegati per la realizzazione dell'opera sono stati sicuramente all'altezza delle aspettative. Anche il 3D, che solitamente è raro che possa arricchire molto l'esperienza visiva dello spettatore, in questo caso è stato utilizzato nel migliore dei modi, regalando una visione a 360 gradi.

Se da un punto di vista tecnico e visivo la pellicola è sicuramente di ottimo livello, da un punto di visa narrativo la qualità latita un po'. La storia è sicuramente ricca di personaggi, di intrecci e di mondi costruiti molto bene, ma la realizzazione filmica non soddisfa in pieno. Spesso alcune scene risultano affrettate e alcuni dialoghi sembrano costruiti senza profondità, lasciando lo spettatore poco coinvolto nella vicenda. Nulla a che vedere con lo spessore o l'epicità di altre saghe fantasy. È un peccato perché il potenziale, seppur proveniente da un videogioco, poteva esserci tutto.