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Workers – Pronti a tutto: la Recensione


Recensione del film Workers - Pronti a tutto (2012) diretto da Lorenzo Vignolo e con protagonisti Dario Bandiera, Alessandro Bianchi, Paolo Briguglia, Nino Frassica, Nicole Grimaudo, Francesco Pannofino.
Voto: 7/10

Workers – Pronti a tutto è una commedia italiana diretta da Lorenzo Vignolo, regista molto conosciuto in ambito musicale, in quanto ha diretto più di cento videoclip e sceneggiata da Stefano Sardo. È un film diviso in tre parti, ognuna delle quali racconta un episodio bizzarro e divertente accaduto a delle persone che, in cerca di lavoro, si rivolgono ad un’agenzia adibita a trovare loro un’occupazione.

La prima storia, intitolata Badante, racconta di Giacomo (Alessandro Tiberi), un ragazzo che cerca disperatamente un lavoro e alla fine, non trovando di meglio, è costretto ad accettare di fare da badante ad un uomo disabile. Purtroppo però per lui quell’occupazione si trasforma in un vero e proprio incubo perché Mario Spada (Francesco Pannofino), l’invalido di cui deve prendersi cura, è un tipo ingestibile, volgare, vizioso e insopportabile. La seconda vicenda, Cuore toro, vede come protagonista Italo (Dario Bandiera) innamorato di una ragazza, Tania (Daniela Virgilio) ma, per timidezza, il ragazzo non ha il coraggio di dichiararsi. Solo dopo aver scoperto che Italo è un chirurgo la ragazza si interessa a lui. Ma è solo vittima di un malinteso, perché il vero lavoro dell’uomo è tutt’altro. L’ultimo episodio, Il trucco, narra la storia di Alice (Nicole Grimaudo), una giovane aspirante truccatrice, che disperata nel non trovare un lavoro, accetta di truccare cadaveri in un’agenzia di pompe funebri. Lì farà la conoscenza di un ragazzo (Paolo Briguglia) che porterà una svolta inaspettata nella sua vita.

Workers – Pronti a tutto prova a raccontare il mondo dei disoccupati e i tanti problemi che affliggono coloro che sono in cerca di un lavoro con un tono tragicomico e a volte grottesco. Ognuno dei tre episodi ha un approccio diverso con il problema: il primo è quello con le venature più tragiche perché, nonostante gli inconvenienti comici che propone, alla base c’è una storia triste di solitudine, senso di colpa e invalidità. Il secondo ha, invece, una comicità che nasce da malintesi, bugie e fraintendimenti, il tutto accompagnato dal romanticismo e dal sentimentalismo della storia d’amore. L’ultimo, infine, è quello più surreale, grottesco e meno realistico, ma forse per questo anche il più riuscito.

Il punto di forza del film è il cast, tutti gli attori sono in parte e contribuiscono alla riuscita della pellicola. Una piccola opera carina e divertente, che rimane con i piedi per terra e non si prende troppo sul serio, che propone, nel sempre di meno variegato e poco originale orizzonte del cinema italiano, qualcosa di diverso e originale e soprattutto al passo con i tempi, perché oggi una delle preoccupazioni più grandi per molte persone è proprio quella di trovare lavoro.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 7 su 10
Workers – Pronti a tutto
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