World War Z
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World War Z: in anteprima 40 minuti di girato


Vi raccontiamo in anteprima 40 minuti di girato del film World War Z di Marc Forster, con Brad Pitt: World War Z sarà uno dei migliori blockbuster degli ultimi anni, giocando su un terreno diviso tra orrore e speranza.
Voto: 9/10

Da quando la serie tv cult The Walking Dead è arrivata a riportare in auge la figura orrorifica dello zombie non sono pochi quelli che si sono cimentati con questi non morti: dalla serie tv Deadset, al libro Warm Bodiesfino ai videogames più famosi – Call of duty, per citarne uno, ha una sezione dedicata esclusivamente agli zombie. Non era quindi pensabile che il cinema rimanesse immune a questa moda: dalla trasposizione del già citato Warm Bodies fino al divertente Benvenuti a Zombieland anche la settima arte ha deciso di lasciarsi irretire da racconti fatti di non morti che si nutrono di cervello e che inseguono i – pochi – superstiti.

Il rischio è quello di creare prodotti mediatici sempre uguali a se stessi, che finiscono con lo stancare lo spettatore, abituandolo a cliché iconografici. Questo pericolo deve aver assillato anche Marc Forster che, con il suo World War Ztenta di riscrivere le regole del genere, portandolo nel nuovo millennio con una nuova linfa narrativa. Il regista – ideatore di film come Neverland, un sogno per la vita Quantum of Solace – ha deciso di mostrare la sua "fatica" alla stampa che, grazie agli sforzi della Universal, ha potuto vedere in anteprima quaranta minuti di girato di World War Z, che promette di essere un blockbuster di prima categoria.

Tratto dal romanzo omonimo di Max Brooks, World War Z segue le avventure di Gerry Lane, un agente delle Nazioni Unite, costretto a viaggiare per il mondo alla ricerca di una spiegazione per l'epidemia che ha colpito l'umanità, trasformandola in un fagocitante esercito di zombie. La pellicola, che non uscirà in Italia prima del prossimo 27 Giugno, anche in 3D, si basa sulla sceneggiatura di Matthew Michael Carnahan, ed è prodotta tra Paramount Pictures, Skydance Productions, Plan B/Apparatus.

La prima scena del footage – che si apre subito dopo una breve presentazione dell'opera da parte del regista, che si scusa per l'inesattezza degli effetti sonori – mostra l'agente delle nazioni unite Gerry Lane (Brad Pitt, anche produttore della pellicola) mentre riprende conoscenza in una stanza asettica simile ad un ospedale. Tutto quello di cui veniamo a conoscenza è che l'uomo è reduce da un disastro aereo, di cui lui sembra essere il solo superstite. La sofferenza della situazione si rispecchia negli occhi calcolatori di due uomini (uno dei quali è il "nostro" Pierfrancesco Favino).

La scena successiva – di sicuro la più emozionante e adrenalinica tra quelle che sono state mostrate – riprende l'assedio di New York: mentre Gerry Lane è in fuga con la sua famiglia, alcune persone cominciano a mostrare segni di squilibrio. Veloci come il vento e violenti contro i propri simili, questi nuovi "esseri" riescono a trasmettere il proprio male – da quanto si capisce dovuto ad un virus – a chiunque venga morso. Mentre la popolazione è in preda al panico, Gerry riesce a mantenere i nervi saldi abbastanza a lungo per permettersi una fuga rocambolesca su un aereo militare. In seguito, la famiglia viene portata su una portaerei che assicura riparo e protezione alla moglie e alle due bambine di Gerry se quest'ultimo accetta di partire in una missione della durata di sette giorni, volta ad indagare le cause scatenanti del virus.

A questo punto il footage segue due diverse operazioni dell'agente Gerry. Una in Corea, dove la maggior suggestione proviene da una sequenza in cui i militari – consapevoli che gli zombie vengono attirati dai rumori forti – pedalano sotto la pioggia con circospezione, prima che lo squillo improvviso di un cellulare richiami su di loro l'attenzione. La seconda scena è ambientata in Israele, dove il governo ha apparentemente trovato un metodo per tenere fuori gli zombie; per festeggiare la cosa, tuttavia, gli uomini e le donne in salvo cominciano a cantare e ballare, con tanto di microfono che rimanda l'eco della contentezza. Un attimo dopo migliaia di non morti premono sulle mura della città, cercando di entrare. E' in questa scena – adrenalinica quanto quella di Manhattan – che si evince la natura di "lavori in corso" della pellicola: alle scene girate si alternano personaggi d'animazione, green-screen e così via. Questo però non compromette affatto l'immedesimazione dello spettatore, che corre per le vie di Israele col cuore in gola. E' tra le mura di questa città polverosa che Gerry Lane incontra la donna soldato cui si riferisce – presumibilmente – all'inizio del footage, quando è steso sul lettino e dice che prima del disastro aereo era in compagnia di una donna.

Disastro aereo che puntualmente viene mostrato. Si scopre così che la caduta del mezzo aereo è causata dall'invasione degli zombie, che rischiano di uccidere tutti. Col suo solito sangue freddo, Gerry decide di gettare una bomba a mano. L'aereo viene sventrato e i cattivi vengono risucchiati nel vuoto, mentre il personaggio di Brad Pitt e la sua nuova amica riescono in qualche modo a legarsi alle cinture di sicurezza.

Queste sono le scene del footage di World War Z mostrato alla stampa italiana; se è vero che è difficile evincere la natura di un'intera pellicola da pochi frammenti di girato, è altresì corretto ammettere che quanto mostrato promette allo spettatore uno spettacolo che difficilmente potrà essere dimenticato. Mark Forster ha confezionato – a quanto pare – uno zombie-movie riscrivendo la figura stessa: non più carcasse in perenne movimento, dal passo strascinato e gli occhi stralunati. Gli zombie di World War Z sono al contrario macchine di morte perfezionate, che si muovono ad incredibile velocità. Il tutto, condito con la bella interpretazione di Brad Pitt, sembra essere costruito con un ritmo quali non se ne vedeva da tempo immemore. In altre parole, se il buongiorno si vede dal mattino, non è azzardato dire che World War Z sarà uno dei migliori blockbuster degli ultimi anni, giocando consapevolmente su un terreno minato, diviso tra orrore e speranza.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
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