Yesterday
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Yesterday, la recensione


'Yesterday' è un film che diverte e che si dimostra originale nello scegliere la discografia dei The Beatles come motore trainante della storia
Voto: 7/10

Cosa accadrebbe se, un giorno, a seguito di un black-out mondiale e di un brutto incidente con un autobus, ti risvegliassi in un mondo praticamente identico a quello che avevi lasciato se non per un piccolo particolare? Cosa succederebbe se in questo mondo non ci fossero più le canzoni dei The Beatles? Peggio, cosa accadrebbe se i The Beatles, semplicemente, non fossero mai esistiti?

È in questo universo che si risveglia Jack Malik (Himesh Patel) in Yesterday, in nuovo film di Danny Boyle. Jack è un ex insegnante che sogna di diventare un musicista famoso, ma i suoi sogni di gloria si scontrano con la realtà, in cui nessuno sembra intenzionato a stare a sentire le sue canzoni, eccezion fatta per Ellie (Lily James) , migliore amica e manager del ragazzo, che cerca di convincerlo a non arrendersi al fallimento. Ma dopo essere stato colpito da un bus durante un black-out di 12 secondi, Jack scopre di essere l'unico al mondo a ricordare le canzoni dei Beatles. E con un tale bagaglio musicale nelle sue mani, Jack ha l'occasione di realizzare il suo sogno, anche grazie all'aiuto di supporters inaspettati.

Yesterday è una commedia che parte dal più canonico sistema narrativo: quello del What If, del "cosa accadrebbe se". È in altre parole un film che riflette su una società simile a quella in cui viviamo oggi, ma che si differenzia da essa per delle micro-diversità che, a conti fatti, rappresentano non solo il motore di partenza del racconto, ma anche alcuni dei momenti più divertenti.

Lo spettatore si trova così coinvolto a seguire la storia di Jack, a capire dove il suo percorso lo condurrà. Il tutto mentre sullo schermo si alternano alcune delle note più conosciute della musica a livello mondiale, tutte che portano la firma dei The Beatles, come Let It Be, She Loves You e All You Need is Love. Frammenti e tracce di una discografia che sono sempre lì, dietro l'angolo, ad aspettare di far sorridere chi è seduto in poltrona non solo per le (dis)avventure di Jack, ma anche per quel senso di nostalgia e insieme di gioia che queste canzoni trasmettono.

Yesterday, in questo senso, potrebbe essere benissimo inteso come un film che, nell'impresa di intrattenere il pubblico, riflette anche sull'eredità lasciataci dai Beatles. È, in altre parole, un film sui Beatles senza tuttavia esserlo. Ed è qui che forse si nasconde il lato più originale di questa operazione cinematografica: parlare di una storia abbastanza stereotipata nel cinema (lo sfigato che riesce ad avere successo) attraverso un colpo di scena iniziale che ne influenza l'avanzamento. Danny Boyle, dunque, si mostra senz'altro abile nel giocare con la musica e anche con le aspettative del pubblico. E sebbene queste non subiscano gravi scossoni, di certo l'esperienza filmica è più che gradevole.

Sì perché Yesterday è una forma di intrattenimento che funziona alla perfezione: incuriosisce e diverte. Non saranno di certo poche le scene che spingeranno lo spettatore a ridere. Questo anche grazie a personaggi del tutto secondari che, nelle loro mani, hanno comunque il potere di portare il pubblico a sviluppare un sentimento di profonda empatia.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
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