You're next
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You're Next di Adam Wingard racconta un incubo ricco di colpi di scena che ti tengono incollato davanti al film. Buona e naturale l'interpretazione dei personaggi.
Voto: 1/10

In You're Next di Adam Wingard Aubrey e Paul Devinson sono una coppia agiata in procinto di festeggiare il loro trentacinquesimo anniversario e, per l'occasione, decidono di invitare i quattro figli e le rispettive dolci metà in una casa lussuosa situata in periferia. Un ambiente sofisticato, una famiglia perfetta, baci e abbracci scambiati all'arrivo dei figli che creano un parallelismo con la tensione che aleggia nell'aria. Lentamente l'equilibrio si sgretola, ognuno lascia da parte i convenevoli per esternare quali sono i veri rapporti che intercorrono tra i membri della famiglia: vediamo subito la rivalità tra Crispian e Drake, il primo oscurato dai successi del fratello maggiore, il secondo che ne ha così poca stima da punzecchiarlo continuamente.

Vediamo la figlia viziata Aimee che, nonostante sembri godere dell'affetto dei genitori, lascia intendere di sentirsi trascurata dall'intera famiglia, e Felix, il piccolo di casa, il cui mondo interiore si cela abilmente agli occhi degli altri. Crispian è un professore la cui situazione economica pare essere seriamente a rischio, al suo fianco c'è una giovane donna che poi scopriamo essere stata la sua assistente prima di innamorarsi, argomento che scatenerà una lite con l'odiato fratello maggiore, finché la conversazione verrà interrotta da una spiacevole e sanguinolenta sorpresa. 

L'atmosfera già incandescente si trasformerà in un incubo intriso di colpi di scena capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo per tutti e 94 i minuti, un susseguirsi di rivelazioni capovolgeranno l'immagine dello schema dentro il quale eravamo stati introdotti per poi ritrovarci davanti a qualcosa che nessuno sarebbe mai stato in grado di immaginare. 

In You're Next il tempo scorre velocemente, ma nulla è lasciato al caso: grazie alle minuziose scelte di Adam Wingard possiamo leggere una forte simbologia attraverso cui decifrare il carattere e la posizione dei personaggi. Nessuno è inserito a caso all'interno dell'inquadratura, al contrario, tutto segue un ordine geometrico: Crispian, il figlio dimenticato, viene sempre messo da parte rispetto al padre e al fratello maggiore, che invece sovrastano con prepotenza il primo piano con i loro sorrisi incatramati di ipocrisia. Gli elementi più controversi sono affrontati con inquadrature che permettono allo spettatore di farsi delle domande, di elaborare delle proprie supposizioni senza subire passivamente ciò che avviene nel film. Il gioco di tensione e rilassamento è enfatizzato dall'uso del sonoro, che enfatizza la paura portandola ad un livello estremo, e contribuisce alla distensione dei nervi quando ormai il pericolo sembra scampato. 

L'interpretazione è incredibilmente umana, gli attori hanno saputo tenere testa alle difficoltà che si possono incontrare quando si ha a che fare con il tema home invasionAJ Bowen (Crispian) ha sfruttato al massimo la sua capacità di imparare a memoria lunghi monologhi, recitati alla perfezione e che nel film costituiscono una pausa rienquilibratrice. E' da segnalare inoltre la grande capacità di ognuno degli interpreti di rappresentare la debolezza, la viltà, l'egoismo, senza mai scivolare nello stereotipo ma proponendo una versione fedele delle bassezze umane che costituiscono le fondamenta di questa storia.

You're Next si chiude come si apre, con due colpi che sembrano quasi due parentesi per poter preservare la perfezione di questo film, che a mio avviso merita il massimo per regia, trama ed interpretazione. 

Valutazione di redazione: 1 su 10
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