Sanremo 2011: ospite Roberto Benigni, polemiche per compenso (250 mila euro)


E' arrivata l' ufficialità della presenza di Roberto Benigni in Rai, ospite di Sanremo 2011, nella serata di giovedi 17 febbraio, in occasione dei 150 anni di Unità d'Italia. Roberto Benigni "non a titolo gratuito" porta con se' anche polemiche, in merito ad un intervento che farà sul palco dell'Aristona tra i venti e i […]

E' arrivata l' ufficialità della presenza di Roberto Benigni in Rai, ospite di Sanremo 2011, nella serata di giovedi 17 febbraio, in occasione dei 150 anni di Unità d'Italia.

Roberto Benigni "non a titolo gratuito" porta con se' anche polemiche, in merito ad un intervento che farà sul palco dell'Aristona tra i venti e i 40 minuti, durante i quali fara' un'esegesi della storia d'Italia e dell'Inno di Mameli. Ha spiegato Morandi:

L'attore e regista toscano "fara' una cosa molto particolare: raccontera' l'esegesi del canto degli italiani, dell'Inno di Mameli. E' un gesto di grandissima generosita' da parte di Roberto, sono sicuro che ci ha pensato molto ed ha voluto essere generoso in questo".

Anche il direttore artistico del Festival, Gianmarco Mazzi, ha parlato di grande notizia e regalo da parte di Benigni,

"avevamo questa speranza, l'abbiamo inseguito e siamo fleici che ci abbia detto di si'".

Il compenso – di circa 250 mila euro – viene indicato come "contenuto" rispetto alle cifre abituali percepite dall'attore e regista toscano, ovvero questa volta non ci sono quelle che vengono indicate come una sorta di 'maggiorazioni' legate all'evento degli eventi televisivi italiani (Festival di Sanremo). Il compenso, oltre al tema trattato da Benigni (l'inno di Mameli), scatena la Lega.

"Il patriota Benigni, con la sua morale di 30 minuti, prende il 60 per cento in piu' dell'indennita' di carica di un anno di un parlamentare italiano", parte alla carica il senatore lumbard Cesatino Monti. "Dove sono i moralisti? Dove sono quelli che pagano il canone? Dove sono i ricercatori, i cassintegrati, i precari e coloro che vivono con 1.200 euro al mese? Anche nel grande contenitore di precari come la Rai questo rientra nell'amor patrio".

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