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Sciopero Hollywood, la AMPTP apre al dialogo sull’intelligenza artificiale: cosa sta succedendo


Lo sciopero degli attori di Hollywood continua ad andare avanti: ma ora è l'AMPTP a far conoscere le proprie condizioni

La Alliance of Motion Picture and Television Producers  – l’AMPTP contro cui stanno scioperando sceneggiatori e attori di Hollywood – ha recentemente condiviso la sua “versione della storia”, per quanto riguarda le condizioni dettate dagli attori del sindacato SAG-AFTRA. Secondo quanto riportato anche da Variety, infatti, l’associazione che sta negoziando per conto degli studios di Hollywood ha rilasciato nella giornata di venerdì un comunicato in cui risponde punto per punto alle richieste del sindacato attoriale. In questa lista si legge che il SAG-AFTRA avrebbe voltato le spalle a un accordo che prevedeva oltre un miliardo di dollari in salari aggiuntivi, residui e contribuiti validi sia per la pensione sia per l’assicurazione sanitaria, uno dei punti più delicati dell’interno programma. Inoltre, l’AMPTP ha anche informato il pubblico che sta seguendo lo sviluppo dello sciopero, di aver accettato la richiesta del sindacato per il “consenso informato” riguardante l’uso dell’intelligenza artificiale, che è diventato una delle maggiori preoccupazioni per gli attori e i professionisti del mondo dello spettacolo in generale.

Lo sciopero e i problemi della AI

Duncan Crabtree-Ireland, che è il rappresentante dei negoziati per il sindacato degli attori, lo scorso 13 luglio aveva rilasciato una dichiarazione secondo la quale gli Studios volevano avere la libertà di scansionare gli attori su sfondo neutro in modo da poter replicare le loro sembianze e avere la possibilità di utilizzarle per sempre, anche senza consenso. L’AMPTP ha rilanciato asserendo che questa dichiarazione è totalmente falsa e che l’uso dell’intelligenza artificiale include sia il consenso che il risarcimento agli attori chiamati in causa. In effetti il sindacato degli attori di Hollywood non ha intenzione di rifiutare o cancellare l’AI in modo definitivo, anche perché è lecito presumere che alcuni attori – soprattutto quelli considerati di Serie A – trarranno profitto da questo utilizzo. Il punto su cui il sindacato sta insistendo dall’inizio dello sciopero è proprio il consenso informato, insistendo anche sul fatto che il diritto di utilizzare l’intelligenza artificiale su progetti aggiuntivi deve essere negoziato separatamente e che quindi non è “infinito”. Gli attori possono dare il loro permesso a usare le proprie sembianze, ma solo dopo aver negoziato, volta per volta, il proprio contratto.

Craptree-Ireland ha infatti affermato che l’inaccettabilità della posizione degli Studios è legata proprio al fatto che si tenderebbe a “costringere” gli attori ad accettare per sempre l’utilizzo della loro immagine, nella fase iniziale, quando cioè non avrebbero idea di come in futuro la loro immagine potrebbe essere utilizzata e non avrebbero, dunque, la possibilità di rifiutare. Accadrebbe, insomma, un po’ quello che si vede accadere a Salma Hayek nell’episodio della nuova stagione di Black Mirror, Joan è terribile. Un episodio che, a questo punto, sembra più vicino alla realtà di quanto forse ci piacerebbe immaginare.

Il negoziatore del SAG-AFTRA ha poi detto, in una conversazione via zoom con gli attori del sindacato, che quello offerto dagli Studios

“Non è un vero consenso, ma è un falso consenso. Se vuoi essere assunto e devi concedere il consenso per utilizzare la tua replica digitale per l’eternità, la tua scelta consiste nell’accettare l’offerta e accettare quei termini, oppure rifiutare le condizioni e non essere assunto. Si tratta di un dilemma che non riteniamo giusto per i nostri membri.”

Tuttavia, nella dichiarazione rilasciata dall’AMPTP lo scorso venerdì e riportata da Deadline, l’associazione che negozia per gli Studios ha affermato di aver accettato le condizioni sul consenso informato, inclusa la contrattazione separata per l’intelligenza artificiale riguardante gli attori sullo sfondo che deve “aver luogo nel momento dell’uso.” L’AMPTP ha dichiarato di aver comunicato tale accordo al sindacato durante la giornata del 12 luglio, quando le parti si sono incontrate per continuare la contrattazione sullo sciopero che sta fermando Hollywood e il mondo dello spettacolo. I negoziatori di SAG-AFTRA hanno annunciato ulteriori dichiarazioni dopo aver visionato completamente il documento dell’AMPTP, in modo da poterne parlare in modo chiaro e informato.

Le percentuali sui salari

Intanto si sono aperte altre discussioni sulle offerte salariali fatte dall’AMPTP. L’AMPTP, sul proprio sito ufficiale, ha condiviso infatti uno schema che riassume tutte le posizioni, anche quelle riguardo gli aumenti salariali. Il SAG-AFTRA, ad esempio, chiede l’11 per cento di aumento per il primo anno, che si può aumentare del 4% nel secondo e terzo anno. Se non si raggiunge questa soglia, secondo il sindacato, gli attori avranno nel 2023 importi inferiori persino a quelli del 2020, quando il cinema fu costretto a fermarsi per la pandemia e probabilmente anche nel 2026 saranno ancora più poveri. Tuttavia, secondo l’AMPTP, il sindacato si è dimenticato di sottolineare come l’offerta dei produttori sia storica. L’ultima volta che l’unione è riuscita ad avere un aumento del 5% era il 1988 e secondo i guadagni ottenuti dalle produzioni del 2022, l’offerta corrente portata sul tavolo dai produttori equivale a un guadagno di 717 milioni da spalmare su tre anni. Nelle negoziazioni del 2020 accettate dal sindacato, il guadagno era circa di 305 milioni quindi l’AMPTP sottolinea come l’offerta attuale corrisponda al doppio di quello previsto nei precedenti contratti.

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