TFF 35, a Pino Donaggio Premio Gran Torino


Una seconda carriera cominciata quasi per caso, quando un compositore, musicista e cantante di formazione classica viene interpellato da un regista britannico per comporre la colonna sonora del film che sta per cominciare a girare, A Venezia... un dicembre rosso shocking.

Il Gran Premio Torino della 35esima edizione del Torino Film Festival viene consegnato a Pino Donaggio mercoledì 29 novembre prima della proiezione del film di Brian De Palma DRESSED TO KILL (Vestito per uccidere, USA, 1980, versione restaurata in DCP, 105').

Una seconda carriera cominciata quasi per caso, quando un compositore, musicista e cantante di formazione classica, e diventato famoso in ambito pop, viene interpellato da un regista britannico per comporre la colonna sonora del film che sta per cominciare a girare, A Venezia… un dicembre rosso shocking, classico inquietante del thriller psicologico. È il 1973; tre anni dopo, un altro regista, questa volta americano, ascolta la colonna sonora del film di Nicolas Roeg e decide che, morto Bernard Herrmann (il compositore delle musiche hitchcockiane), è proprio questo lo stile, l'atmosfera, la sonorità che sta cercando. Il regista americano è Brian De Palma, il musicista è Pino Donaggio, e il loro sodalizio è uno dei più fertili e duraturi del cinema degli ultimi quarant'anni. La sua musica è parte integrante della creazione artistica cinematografica, non solo thriller e horror, come dimostra la collaborazione, per esempio, con Maurizio Zaccaro.

Giuseppe "Pino" Donaggio (Burano, VE, 1941) cresce in una famiglia di musicisti e studia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e al Giuseppe Verdi di Milano. Violinista per I solisti veneti, dalla seconda metà degli anni Cinquanta comincia a scrivere brani musicali e una volta scoperto il rock'n'roll incide i primi dischi. Nel 1961 debutta al Festival di Sanremo, dove farà ritorno diverse altre volte trovando uno straordinario successo soprattutto nel 1964 grazie a Io che non vivo (senza te). Ripresa in Inghilterra con il titolo You Don't Have to Say You Love Me, la canzone diventerà un tale successo da entrare a far parte del repertorio fisso di Elvis Presley. La carriera di Donaggio nella musica leggera prosegue fino alla metà degli anni Settanta e arriva a contare altri successi e collaborazioni con musicisti come Tullio De Piscopo, Massimo Bubola e Enzo Jannacci (che trasforma in un grande successo la sua Mario). Parallelamente, Donaggio comincia a lavorare per il cinema, esordendo nel 1973 con lo score del thriller A Venezia… un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg. Notato da Brian De Palma, nel 1975 viene ingaggiato per le musiche di Carrie, lo sguardo di Satana: per i due artisti è l'inizio di una collaborazione tra le più celebri della storia del cinema, che conterà le musiche di Home Movies Vizietti famigliari (1979), Vestito per uccidere (1980), Blow Out (1981), Omicidio a luci rosse (1985), Doppia personalità (1992), Passion (2012) e Domino (in lavorazione), farà di Donaggio un musicista specializzato soprattutto in colonne sonore di film gialli e horror. La sua filmografia conta infatti collaborazioni con Dario Argento (Trauma, 1993), Joe Dante (Piranha, 1978; L'ululato, 1981), Lucio Fulci (Black Cat, 1981), Michele Soavi (La setta, 1991), Pupi Avati (L'arcano incantatore, 1996), ma anche con Liliana Cavani (Interno berlinese, 1985), Troisi e Benigni (Non ci resta che piangere, 1984), Michele Placido (Un eroe borghese, 1995), Maurizio Zaccaro (Il carniere, 1997; Un uomo perbene, 1999);  e in tempi più recenti Sergio Rubini (La terra, 2006; Colpo d'occhio, 2008) e Paolo Franchi (Dove non ho mai abitato, 2017). Diversi inoltre i lavori per la tv, in particolare per Rai Fiction. Nel 2015, durante il 65° Festival di Sanremo, ha ricevuto il Premio alla carriera. (Emanuela Martini).

Impostazioni privacy