Tutta colpa di Freud, la Conferenza stampa


Il 20 Gennaio, in seguito alla presentazione di Tutta colpa di Freud, si è tenuta la conferenza stampa del cast del film dopo la proiezione. Erano presenti il regista Paolo Genovese, i protagonisti Marco Giallini, Vittoria Puccini, Alessandro Gasmann, Anna Foglietta, Vinicio Marchioni, Laura Adriani e Claudia Gerini, e la rappresentanza di Medusa Film e di Lotus Film. Molte le domande […]

Il 20 Gennaio, in seguito alla presentazione di Tutta colpa di Freud, si è tenuta la conferenza stampa del cast del film dopo la proiezione. Erano presenti il regista Paolo Genovese, i protagonisti Marco Giallini, Vittoria Puccini, Alessandro Gasmann, Anna Foglietta, Vinicio Marchioni, Laura Adriani e Claudia Gerini, e la rappresentanza di Medusa Film e di Lotus Film.

Molte le domande rivolte al regista dai giornalisti, in particolare gli si chiede se l'aver scritto il romanzo prima della sceneggiatura, abbia facilitato la resa della profondità dei personaggi sullo schermo: "Per me la cosa più importante è la sceneggiatura, si dice infatti che un film per essere buono abbia bisogno di tre cose: una buona sceneggiatura, una buona sceneggiatura e una buona sceneggiatura. Mi aiuta il tempo di riflessione e il pesare ogni parola per mantenere la credibilità di ciò che accade" si sofferma poi sul lavoro di documentazione compiuto con gli altri sceneggiatori e con gli attori stessi sul mondo dei sordomuti, il loro linguaggio e il loro comportamento. Genovese afferma poi come sia difficile al giorno d'oggi scrivere personaggi originali in quanto tutto è già stato fatto: "L'originalità sta nell'andamento della storia e nel punto di vista, parte dell'originalità sta anche nell'aver scelto un certo tipo di finale". Sul fatto che il film sia basato anche sul racconto della diversità, egli specifica che è stato un aspetto voluto, ma la diversità sta anche nel raccontare certe situazioni dal punto di vista di un genitore.

Si passa ai protagonisti del film, Marco Giallini ci parla del rapporto con il suo personaggio: "vorrei un amico come il mio personaggio, buono e pacato che non si arrabbia quasi mai", racconta poi di come abbia dovuto imparare ad essere più goffo di ciò che è nella relatà.

Vittoria Puccini spiega come non sia stato un lavoro semplice rendere cinematograficamente il rapporto con una persona muta, basato sui gesti e sulle espressioni: "Ho riscoperto il potere del silenzio, quanta emozione ed energia possa esserci dietro un silenzio. L'usare la fisicità per comunicare ha fatto sì che si creasse un rapporto d'intimità molto forte fra i due personaggi". Lo stesso vale anche per Vinicio Marchioni che si è definito felice di aver interpretato questo ruolo: "tutti gli attori vorrebbero un ruolo così bello e importante".

Anche Anna Foglietta ha dimostrato entusiasmo e fascino per il suo personaggio che risulta infatti molto particolare: "Tornare indietro dall'accettazione della propria omosessualità dopo aver sostenuto magari anche delle lotte è paradossale, ma Sara si appella al proprio diritto alla felicità".

Si è chiesto a Claudia Gerini se nella vita reale avrebbe perdonato ciò che accade al suo personaggio: "Il mio ruolo è molto diverso dai miei soliti, è una donna elegante, osservatrice, pacata, questo gli permette di riflettere una volta ricevuto lo schiaffo della verità, può capitare di perdonare con la mente ma non con il cuore".

Alessandro Gasmann si è sentito molto in sintonia con il proprio personaggio, tanto da averlo studiato pochissimo tempo per riuscire ad entrare nel ruolo. Lo stesso vale per Laura Andriani: "Ho adorato Emma fin dal primo istante, mi affascina il divario che c'è fra una diciottenne che crede ancora in tutto e un cinquant'enne (Gasmann) ormai disilluso"; ci spiega poi la sua interpretazione del personaggio e del finale: "Credo che per tutto il film Emma cerchi l'abbraccio del padre, che è il suo vero amore".

Infine, il regista ci parla della scelta della location, il centro di Roma: "C'era la necessità di riportare Roma al centro di un film. Il centro storico non è mai raccontato come si deve sia perché l'abbiamo sempre sotto gli occhi e non gli dedichiamo attenzione, sia per la concreta difficoltà a girare con tutto lo staff, è stata una difficoltà persino per una produzione importante come quella di Woody Allen".

Tutta colpa di Freud verrà distribuito da Medusa il 23 Gennaio in 400 copie, si è trattato di un investimento importante (6 milioni di euro circa) alla ricerca di un'ottima qualità, frutto di una collaborazione ormai consolidata con Paolo Genovese e la casa di produzione Lotus.

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