Undici, intervista a Delio Rossi – 7 gennaio 2013


L'allenatore della Sampdoria Delio Rossi intervistato da Pierluigi Pardo a Undici su Mediaset Italia 2 lunedì 7 gennaio 2013. Ecco l'intervista integrale.

Ieri, lunedì 7 gennaio 2013, nel corso del programma Undici, il talk show sportivo condotto da Pierluigi Pardo in onda su Mediaset Italia 2, è intervenuto in esclusiva l'allenatore della Sampdoria Delio Rossi. Di seguito l'intervista integrale:

A proposito del suo arrivo alla Sampdoria, dopo l'esonero di Ciro Ferrara, Delio Rossi dichiara:

"Non c'è nessuna medicina: mi sono messo a disposizione dei giocatori e i giocatori si sono messi a disposizione del sottoscritto. Ho lavorato molto sull'autostima e ho fatto solo qualche aggiustamento, anche perché la squadra giocava a calcio già con il mio predecessore. Icardi ha qualità: ha buona tecnica, è veloce, ma è un ragazzo e non vorrei che pensassimo che ogni volta debba tirare fuori il coniglio dal cilindro. Lasciamolo crescere. Ha anche la nazionalità italiana, ma penso voglia giocare con l'Argentina.."

L'allenatore della Sampdoria, a proposito della Lazio, sua ex squadra, dichiara:

"E' una squadra pronta, lo è già da tre anni e quest'anno hanno ulteriormente migliorato l'organico. Penso arriverà seconda o terza. Petkovic mi piace, è un allenatore preparato e umile: è venuto con delle idee e le ha mutuate in funzione dei giocatori. Lotito ha tanti pregi, ma fa risaltare i suoi difetti."

Delio Rossi, a proposito di Zdenek Zeman e della Roma, dichiara:

"Zeman mi ha allenato a Foggia: è stato il primo allenatore a portare nel calcio italiano una nuova filosofia e io ho cercato di rubare molto da lui anche se poi ci ho messo del mio. Lui è tra i più bravi, ma ognuno è diverso dall'altro. Sono stato vicino a tante grandi squadre, ma vicino alla Roma mai. La squadra giallorossa ha giovani importanti: penso che in prospettiva sia la squadra più forte di tutte per i prossimi anni."

Delio Rossi ricorda anche l'esperienza a Firenze sulla panchina della Fiorentina:

"Su quello che è successo è stato detto e scritto di tutto, quello che non è stato detto o scritto è ciò che ho vissuto io. Ma a Firenze dirò sempre grazie, alla società e alla gente di Firenze: sono sempre stato trattato splendidamente da una società e da una città bellissime."

Infine, l'allenatore della Sampdoria, a proposito di Edinson Cavani che ha allenato a Palermo, dichiara:

"Già con noi a Palermo andava in doppia cifra ogni anno, senza battere rigori e punizioni. Io mi ritengo fortunato ad averlo allenato: è un atleta straordinario, ha incredibili capacità fisiche e una feroce voglia di diventare tra i migliori al mondo. È fortissimo, ma ancora un gradino sotto a Messi e Cristiano Ronaldo."

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