Viaggio in paradiso
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Viaggio in paradiso: teaser trailer e curiosita’ sul film


Eagle Pictures ha reso disponibile il teaser trailer di Viaggio in paradiso – il film diretto da Adrian Grunberg e interpretato da Mel Gibson, qui protagonista oltre che produttore insieme al premio Oscar Bruce Davey. Viaggio in paradiso è stato fortemente voluto dall’attore e segna il ritorno del Gibson vecchio stile tanto amato dal pubblico, […]

Eagle Pictures ha reso disponibile il teaser trailer di Viaggio in paradiso – il film diretto da Adrian Grunberg e interpretato da Mel Gibson, qui protagonista oltre che produttore insieme al premio Oscar Bruce Davey.
Viaggio in paradiso è stato fortemente voluto dall’attore e segna il ritorno del Gibson vecchio stile tanto amato dal pubblico, tutto azione ed ironia.

Il regista Adrian Grunberg, è stato primo assistente alla regia per film del calibro di Apocalypto (regia di Gibson), Master & Commader e Traffic. Il montaggio è a cura del 3 volte nominato Oscar Steven Rosemblum.

Era conosciuta come la peggior prigione di tutto lo stato del Messico, “la universidad del crimen”, l’università del crimine – un incubo di violenza, corruzione e sovraffollamento caratteristico di molte delle prigioni del Messico. Si chiamava “El Pueblito”, una vera e propria società dietro le sbarre, dove i detenuti avevano il pieno controllo, la droga veniva apertamente venduta dall’interno all’esterno, e chiunque poteva fare visita in qualsiasi momento, a patto di pagare le guardie.
Ufficialmente chiamato el Centro de Readaptacion Social de la Mesa, El Pueblito fu costruito nel 1956 a Tijuana per ospitare 2.000 prigionieri nel quadro di un nuovo esperimento correttivo – un esperimento andato evidentemente molto male. Permettendo alle famiglie dei carcerato di rimanere vicino ai loro cari in prigione avrebbe dovuto facilitare il reinserimento nel mondo esterno… almeno così si pensava. Mogli, bambini, ragazze, intere famiglie vivevano dentro le mura della prigione, alcuni rimanendoci a tempo pieno mentre altri andavano e venivano a piacimento. I bambini andavano a scuola ogni mattina e ritornavano a El Pueblito nel pomeriggio. Al suo interno, alcune coppie si sono sposate, altre hanno avuto bambini, le persone anziane sono passate a miglior vita.

Alejandra Cuervo, un membro del team di produzione, è stato assunta dai produttori prima dell’inizio delle riprese per fare delle ricerche approfondite sulla vera storia di El Pueblito. Doveva parlare con vari ex-detenuti per farsi raccontare le loro esperienze in prima persona.
El Pueblito, che significa letteralmente “Piccola Città” è stato proprio questo – una baraccopoli affollato con oltre 700 case fatiscenti e negozi costruiti intorno al cortile principale del carcere. I negozi vendevano tutto quello che era necessario, e tutto e tutti potevano essere acquistati ad un determinato costo.

Nelle prime ore del mattino del 20 agosto 2002, oltre 2000 agenti dell’esercito messicano misero sotto assedio El Pueblito, trasferendo i prigionieri nel nuovo carcere di el Hongo. In poche tumultuose ore, è stato messo fine a El Pueblito. Al momento dell’assedio, c’erano circa 80 detenuti di cittadinanza americana, e 600 donne, bambini e altri membri della famiglia che vivevano con i quasi 6.000 prigionieri, molti dei quali a capo di organizzazioni criminali e alcuni dei criminali più pericolosi nel sistema carcerario messicano.

Viaggio in paradiso è stato girato per due mesi nella città di Veracruz, principalmente nel penitenziario Ignacio Allende che è servito da set per “El Pueblito”. Questa era la seconda volta che Mel Gibson e la sua società, la Icon Productions, giravano a Veracruz, la prima volta nel 2006 quando Gibson diresse “Apocalypto”.
Il penitenziario Ignacio Allende è stato costruito più di 105 anni fa per sostituire il vecchio carcere situato nel seminterrato del palazzo municipale della città portuale, e il carcere è diventato un modello per altri istituti penali del suo genere in Messico. Nel gennaio del 2010 i rimanenti 300 prigionieri vennero evacuati dall’edificio e trasferiti in strutture più moderne.

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