DOMUS AUREA - Il sogno di Nerone (2014)

DOMUS AUREA - Il sogno di Nerone
Locandina DOMUS AUREA - Il sogno di Nerone
DOMUS AUREA - Il sogno di Nerone è un film del 2014 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da .

Sfarzosa, originale, magnetica: la Domus Aurea è il simbolo del genio di un imperatore, Nerone, e di un'epoca, quella del primo Impero, che ha cambiato il volto di Roma. Il documentario DOMUS AUREA – Il sogno di Nerone apre le porte degli ambienti finemente decorati e degli spazi maestosi che tanto avevano colpito l'opinione pubblica al momento della sua costruzione e che sono rimaste chiuse dal 2006 per i complessi restauri ancora in corso. Realizzata dopo l'incendio del 64 d.C., la Domus copriva in origine un'area così vasta, tra Palatino, Celio e Oppio, da essere identificata con gran parte della città antica. Plinio, colmo di stupore, scriveva: "la Domus Aurea abbracciava tutta Roma… ". Per essere in grado di apprezzare le sue dimensioni eccezionali basti pensare che l'estensione, comprese le gallerie di Traiano, pari a 16.000 metri quadrati circa, equivale a tre campi di calcio, mentre la decorazione di affreschi e stucchi stesi su pareti e volte, calcolato attorno ai 30.000 metri quadrati circa, potrebbe corrispondere ad una superficie totale trenta volte più grande della Cappella Sistina. Le telecamere di Sky Arte ne restituiscono la grandezza e la ricchezza, che tanto aveva suggestionato gli artisti del Rinascimento che per primi riscoprirono, sotto le rovine delle Terme di Traiano, i resti della Domus sul Colle Oppio. A quel tempo le stanze della Domus erano state riempite di terra perché potessero sostenere il peso degli edifici soprastanti, e così per entrarvi fu necessario scavare dall'alto, riportando alla luce per primi i soffitti e le volte, ricoperti da affreschi lievi e minuti che presero il nome di grottesche. Tra gli altri visitatori Pinturicchio e Raffaello, come semplici turisti, non resistettero alla tentazione di lasciare le proprie firme su quelle pareti, rapiti dalla magia e dall'unicità di quelle mura. 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita in Italia: 01/11/2014 (Sky Arte)
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2014
Durata: N.d.
Formato: Colore

Cast e personaggi

IL PERCORSO DI VISITA DEL CANTIERE

La Domus Aurea è l'unico edifi cio imperiale giunto sino a noi nella sua intatta monumentalità grazie alla damnatio memoriae voluta da Traiano, che costruì un impianto termale interrando il padiglione neroniano, e contribuendo in questo modo a preservare la straordinaria decorazione. A questa situazione si è aggiunta, in età moderna, la realizzazione del giardino pubblico del Colle Oppio che grava sulle antiche strutture, provocando importanti e nocive infi ltrazioni d'acqua attraverso il terreno e le radici degli alberi. Con il compimento del Sistema Integrato di Protezione, per cui sono previsti quattro anni di lavoro, il monumento sotterraneo sarà connesso alla superfi cie calpestabile del nuovo giardino, con l'abbattimento del 70% del peso che attualmente grava sulle antiche murature.

I risultati dei primi lavori effettuati con il Progetto Domus Aurea saranno visibili al pubblico grazie alle viste guidate del cantiere che si terranno il sabato e la domenica, a partire da domenica 26 ottobre 2014, nei giorni in cui i tecnici della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma non sono al lavoro, a garanzia delle norme di sicurezza. L'accesso è consentito a gruppi di massimo 25 persone, cui sarà fornito un casco di protezione, guidati da un archeologo.

La visita guidata su prenotazione obbligatoria, della durata di un'ora e un quarto, si articola in quindici tappe.

Sin dall'ingresso, attraverso una delle gallerie (XVIII) delle terme di Traiano addossate alla facciata del padiglione neroniano, è nettamente evidente il consolidamento strutturale delle murature operato dalla Soprintendenza. Il metodo scelto è stato quello della rigenerazione dell'architettura antica. Sono stati realizzati a mano, e cotti in forni a legna, i laterizi che riprendono fi lologicamente le dimensioni di quelli romani (bipedali, sesquipedali) . Anche negli ambienti successivi (35/36) si è proceduto al consolidamento strutturale e, dove necessario, al reintegro della cortina laterizia neroniana. La visita del cantiere prosegue verso il ninfeo di Ulisse e Polifemo (45), dal soffi tto completamente decorato da fi nte stalattiti culminante con il noto ottagono centrale in mosaico, che racchiude le fi gure mitologiche.

I vicini ambienti 41 e 42 sono stati particolarmente colpiti dal giardino soprastante il monumento, e costituiscono un vero e proprio laboratorio di analisi e monitoraggio. Nell'ambiente 41 un attento studio della strutt ura della volta, che si trova a 12 metri di altezza, ha evidenziato il grave stato di compromissione, soprattutto a causa di un taglio in quota provocato in età traianea da un condotto fognario, e da percolazioni attraverso le radici degli alberi del giardino, tutti fattori che hanno determinato nel tempo infi ltrazioni di acqua, talora molto abbondanti, che hanno pregiudicato la tenuta dei materiali, e che compongono la malta. Per questo motivo si è scelto di operare il distacco degli affreschi per garantirne la conservazione. Nell'ambiente 42 il monitoraggio strumentale del microclima, in rapporto con le condizioni climatiche esterne, ha consentito di liberare le pitture dai muschi con la stabilizzazione della temperatura e dell'umidità relati va, ed eliminando le infi ltrazioni d'acqua dall'esterno.

Prima di arrivare alla Sala della Volta Dorata (80), un passaggio negli ambienti dal 68 al 65, mai aperti prima al pubblico, mostra chiaramente l'antico interro delle sale per la presenza della terra di riempimento in uno dei vani. La cosiddetta Volta Dorata conserva la scansione geometrica dello spazio con cornici di stucco a rilievo. Come mostra il pannello esplicativo di questo ambiente, la volta fu riprodotta nel 1538 in un acquerello di Francisco De Hollanda, e ripresa da Pinturicchio per un soffi tto del Palazzo di Pandolfo Petrucci a Siena (1508-1509), ora esposto al Metropolitan Museum di New York. Pinturicchio è stato uno degli artisti che si introdusse nelle gallerie scavate negli anni della scoperta della Domus Aurea, e di cui si è ritrovata la fi rma graffi ta sulla volta dell'ambiente 31, fi no ad oggi chiuso al pubblico.

La visita del cantiere prosegue verso il Grande Criptoportico (92) le cui spettacolari pitture sono ricoperte da sali naturali. Tasselli di pulitura mostrano la straordinaria varietà e bellezza dei motivi decorativi. Anche questa rappresenta una scelta di metodo: i sali consentono la conservazione delle decorazioni pittoriche fi nché non verranno risolti i problemi d'infi ltrazione dovuti al giardino del Colle Oppio. Per questo motivo non vengono asportati. Si attraversano poi gli ambienti che si affacciano sul cortile pentagonale (G), dove è stata avviata la messa in sicurezza dell'apparato decorativo che ricopre interamente una sala con pavimento musivo, e degli affreschi presenti sulla facciata del cortile. Si raggiunge la Sala di Achille a Sciro, dove è stata tamponata la grande lacuna dell'abside, per arrivare alla Sala Ottagonale (181), adesso libera da ponteggi, con la corona di ambienti completamente ricostituiti, tra cui adesso ben leggibile il ninfeo.

Nel cammino a ritroso versa l'uscita, si attraverserà l'ala occidentale, fi no ad oggi mai aperta al pubblico. È qui evidente, più che altrove, il cantiere della Domus Aurea (33-23). La Sala della Volta Rossa (33) presentava tracce di fori nel soffi tto e aperture nelle pareti che hanno favorito il passaggio dell'acqua, per cui si è provveduto al consolidamento della superfi cie pittorica. In quella successiva, Sala della Volta Gialla (31), si distinguono i disegni in sanguigna rinascimentali che affascinarono, tra gli altri, Pinturicchio, che vi ha apposto la sua fi rma. Nella Sala della Volta delle Civette è ben visibile l'effetto delle percolazioni, che hanno creato uno spesso strato di sali sotto i quali si conserva una straordinaria pittura di volute vegetali. Interamente affrescata anche la volta dell'ambiente successivo (23) che ha rivelato, nei tasselli di pulitura, mirabili scansioni prospettiche.

La galleria d'uscita (XXIV) è di straordinaria rilevanza per la comprensione dell'architettura del padiglione neroniano. Infatti, è qui perfettamente percepibile come si addossasse il portico alla facciata, perché gli scavi hanno portato alla luce le fondazioni e la base di una colonna.

LA DOMUS AUREA IN NUMERI IL MONUMENTO

64 d.C.: incendio di Nerone, dopo questa data viene edifi cata la Domus Aurea
104 d.C.: si costruiscono le grandiose terme di Traiano
16 mila mq: l'estensione del monumento, comprese le gallerie traianee = 3 campi da calcio
153: gli ambienti noti
30/60 metri: la larghezza del padiglione oggi conosciuto
250 metri: la lunghezza totale del padiglione giunto sino a noi
12 metri lo sviluppo in altezza
30 mila mq: la superfi cie decorata a stucco e affrescata
PROGETTO DOMUS AUREA
7 fasi in 4 anni: il cronoprogramma per la realizzazione del Sistema Integrato di Protezione che comporta l'eliminazione dell'attuale giardino del colle Oppio che grava sul monumento
31 milioni euro (IVA 22%compresa): il costo totale del progetto del nuovo giardino secondo il Sistema Integrato di Protezione
2000 euro ca.: il costo al mq
-70%: il peso del futuro giardino che graverà sulle strutture della Domus Aurea
3 metri: lo spessore attuale del terreno del giardino. 1 metro a progetto ultimato
22 bacini di drenaggio: per garantire l'impermeabilizzazione dell'estradosso del monumento l'evaporazione verso l'esterno dell'umidità
90%: l'attuale tasso di umidità presente nel monumento
75%: il tasso di umidità minimo che si può raggiungere per la conservazione degli affreschi. Grazie al Sistema Integrato di Protezione l'umidità sarà monitorata e gestita secondo necessità
18.844.049 euro: i fondi stanziati dal 2006 per il consolidamento del monumento che si trova sotto il giardino
921.089 euro: i fondi stanziati che restano da impegnare per il consolidamento del monumento

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