Locandina The Idol

The Idol (2015)

Hany Abu-Assad
Locandina The Idol
The Idol (Hany Abu-Assad) è un film del 2015 prodotto in Palestina, di genere Biografia e Commedia diretto da Hany Abu-Assad. Il film dura circa 100 minuti. Il cast include Tawfeek Barhom, Nadine Labaki. In Italia, esce al cinema giovedì 14 Aprile 2016 distribuito da Adler Entertainment. Al Box Office italiano ha incassato circa 53618 euro.

Siamo a Gaza. Sinonimo di tanti conflitti, distruzione e disperazione, ma per Mohammed Assaf e sua sorella Nour, Gaza è la loro casa e il loro parco giochi. È dove, insieme ai loro migliori amici Ahmad e Omar, fanno musica, giocano a calcio e hanno il coraggio di sognare in grande. La loro band è alla buona, utilizzano vecchi strumenti musicali, ma nonostante tutto hanno grandi ambizioni. Mohammed e Nour desidererebbero cantare all'Opera Hall del Cairo; per raggiungerla sarebbe necessaria una vita intera, ma Mohammed scoprirà che per alcuni sogni vale la pena di lottare. Lungo la strada, Mohammed incontrerà la tragedia e proverà la solitudine. Il mondo che lo circonda andrà in frantumi. Nonostante tutto, comunque, Mohammed sa che la sua voce lo libererà dal dolore che lo pervade, e porterà a un popolo senza voce la gioia. Per pagarsi gli studi universitari canta ai matrimoni e guida un taxi. Anche quando l'assedio nel territorio di Gaza si intensifica, e si vive in una situazione sempre più minacciosa, Mohammed sa di avere un dono raro; con la sua voce può far sorridere e dimenticare i problemi e i dolori. Una sera, ecco la possibilità che il sogno si avveri: sente in tv che i provini per "Arab Idol", lo show più popolare nel mondo arabo, si svolgono al Cairo. I confini sono chiusi. Sembra non esserci via d'uscita. Ma la voglia di realizzare un sogno è più forte di ogni ostacolo… Ecco l'opportunità di cambiare la sua vita e dare a un popolo senza voce la più grande sensazione: la libertà di amare, vivere e sentirsi liberi.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 14 Aprile 2016
Uscita in Italia: 14/04/2016
Genere: Biografia, Commedia, Drammatico
Nazione: Palestina - 2015
Durata: 100 minuti
Formato: Colore
Produzione: Cactus World Films, Fortress Film Clinic, Full Moon Productions, Mezza Terra Media
Distribuzione: Adler Entertainment
Box Office: Italia: 53.618 euro

Cast e personaggi

Regia: Hany Abu-Assad

Cast Artistico e Ruoli:

Recensioni redazione

The Idol, recensione film su Mohammed Assaf
The Idol, recensione film su Mohammed Assaf
Marica Miozzi, voto 6/10
The Idol è una piccola grande storia di riscatto e speranza per vedere con occhi diversi Gaza

Immagini

[Schermo Intero]

LA STORIA VERA DI MOHAMMED ASSAF

L'incredibile storia vera di Mohammed Assaf sfida ogni convinzione. Il rifugiato palestinese di Gaza, ventiduenne, ha conquistato i cuori di un'intera regione quando ha vinto Arab Idol (la versione araba di American Idol), nel 2013. Per una notte Mohammed è diventato un simbolo di pace e possibilità. Cresciuto nella prigione urbana di Gaza, per pagarsi gli studi universitari ha cantato ai matrimoni e guidato un taxi. Durante l'occupazione e l'assedio ha perso i suoi amici e i suoi cari. Ciò nonostante, non ha mai perso la speranza, e questo è quello che fatto la differenza. Contro ogni probabilità riesce a scappare da Gaza, e cerca di raggiungere il Cairo per le audizioni di The Idol. In realtà arriva in ritardo, e senza il numero di prenotazione necessario per presentarsi, rischiando così di non riuscire ad iscriversi. Ma Mohammed non accetta una risposta negativa, così sorpassa la sicurezza e riesce a entrare all'interno della hall dell'Hotel. Quando inizia a cantare, la sua performance commuove tutta la sala d'attesa e in particolare un altro giovane artista palestinese, che gli cede il proprio numero dandogli così la possibilità di esibirsi. Il resto è storia. La finale dello show è stata uno degli eventi TV più visti nella storia araba; 10 milioni di persone nell'intera regione. Mohammed con la sua voce aiutava un popolo a dimenticare i propri problemi e a sorridere nuovamente. La storia di Mohammed Assaf è una storia senza precedenti, un'opportunità di dare un volto nuovo a un popolo che è stato sempre emarginato e discriminato. In un mondo di guerre civili, rivoluzioni, lotte ed estremismo, il viaggio di Mohammed, da umile cantante nei matrimoni a Gaza a giovane star di successo, ha regalato ai telespettatori, a ogni puntata, il sorriso e la forza di dimenticare la guerra per un momento. Mohammed Assaf rappresenta il simbolo che i sogni possono trasformarsi in realtà, dove l'impossibile diventa possibile.

NOTE DI REGIA – Hany Abu-Assad

Mi sono sempre chiesto il motivo per cui volevo scrivere e dirigere il film, e ho speso due anni della mia vita lavorando duramente per completarlo. Nel caso di "The Idol", la risposta è chiara e semplice. La storia di Mohammed Assaf è una storia veramente incredibile, persino per uno come me, che tre settimane prima aveva vinto il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes. Ero più galvanizzato per la vincita di Assaf che per il mio premio. Ero completamente assorto nella telecamera, nella piazza di Nazareth, insieme a altre migliaia di persone e simultaneamente attendavamo il verdetto finale di Arab Idol; nel momento della vittoria ho saltato, e ho esultato come un bambino, penso di non aver provato quella frenesia per un bel po' di tempo. Quando Ali Jafar mi ha proposto di dirigere la storia di Mohammed Assaf, mi è venuta la pelle d'oca e mi sono emozionato. Sapevo, che avrei fatto tutto il possibile per fare di questa storia un grande film. Vedo "The Idol" come una sfida, una lotta e la voglia di sopravvivere anche a dure e a estreme circostanze. E' una storia di speranza e successo, dove un fratello e una sorella sono capaci di trasformare i loro svantaggi in benefici, ciò che è impossibile diventa possibile, chi proviene dal nulla e supera tutte le difficoltà, sconfigge la povertà, l'oppressione e l'occupazione. Mohammed e Nour hanno l'abilità di mutare l'orrore in bellezza, ovvero hanno il potere di alimentare e nutrire la speranza.

PRODUZIONE

Le riprese sono iniziate a Gennaio 2015. Per il regista Hany Abu Hassad, la chiave del film è sempre stata l'autenticità sia difronte, sia dietro la videocamera. Ecco perché "The Idol" è una delle prime, ma non la prima, produzione internazionale girata nella striscia di Gaza, nonostante le difficoltà logistiche a mantenere il cast e la troupe sicuri. Girando tra i paesaggi devastati dai bombardamenti del 2014, Abu Hassad e la sua troupe hanno trovato momenti di bellezza e sono stati sorpresi. Per esempio; il Team di Parkour di Gaza ha regalato performance acrobatiche in un momento in cui l'arte può prosperare in situazioni di sfida. Il desiderio di autenticità per Hany ha significato anche insistere nel trovare e nel far recitare nel film bambini di Gaza. La troupe ha fatto un'ampia ricerca, facendo dei provini all'interno delle scuole in tutta l'area. Infine, la produzione è stata fortunata perché ha trovato quattro bambini, che si sono rivelati incredibili attori emergenti. Hany ha insistito soprattutto nell'utilizzare una troupe locale palestinese, il film è stato girato nella Striscia di Gaza, a Jenin e in altre aree dei territori palestinesi, nonché in Giordania. In tutti i suoi film, Hany ha lavorato con le stesse persone, dal direttore artistico, al produttore. Queste persone sono cresciute con Hany e hanno imparato da lui come lavorare nelle produzioni sia locali sia internazionali. Hany ha anche voluto girare le scene in esterno sia al Cairo che a Beirut così da rendere il film reale.

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