Le mura di Bergamo (2023)

Le mura di Bergamo
Locandina Le mura di Bergamo
Le mura di Bergamo è un film del 2023 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da Stefano Savona. Il film dura circa 119 minuti. In Italia, esce al cinema giovedì 23 Marzo 2023 distribuito da Fandango. Disponibile in homevideo in Digitale da mercoledì 30 Agosto 2023.

Il film racconta l'arrivo della pandemia di COVID-19 in Italia, in particolare a Bergamo: una città che, come un unico organismo, si scontra e reagisce al virus, rendendo la maglia di connessioni tra le vite degli abitanti ancora più stretta e forte.

Bergamo, marzo 2020. La città, dentro le sue mura, è un corpo malato.
È un insieme di cellule, di tessuti, di organi che non riescono più a comunicare.
Le strade si sono svuotate, gli scambi azzerati, gli incontri proibiti. Disconnesso dagli altri ogni corpo è solo all’interno delle sue mura. Ogni immagine, ogni memoria è un frammento fragile del mosaico che fino a ieri componeva la città.
In ospedale, nel buio della notte, ci sono i corpi paralizzati di chi non riesce più a respirare. Medici e infermieri sono i custodi di questi corpi da consolare, da rianimare, da sedare, da smaltire, corpi che conservano in sé frammenti di memorie che emergono dal buio della coscienza.
Dopo gli incubi di questa notte infinita, i sopravvissuti si risvegliano in una città sconosciuta. Il desiderio di fare ritorno a casa è forte ma altrettanto forte è il terrore di non ritrovare chi si era lasciato. Incrociano gli sguardi, cercando nei volti dietro le maschere un confronto e un conforto. Nei loro silenzi c’è il bisogno fortissimo di trovare le parole per cominciare a condividere quello che è successo ad ognuno di loro, la gratitudine e il senso di colpa per essere sopravvissuti.
Il corpo della città è un organismo devastato che prova a reagire. Medici, infermieri, pazienti, volontari, e anche chi non ha vissuto direttamente il dolore della malattia, tutti cercano un proprio ruolo nel processo di guarigione della città. Raccogliere e raccontarsi le storie di chi non c’è più diventa una maniera per rielaborare il lutto privato e collettivo e per ragionare sul bisogno di una nuova ritualità della morte.
Le Mura di Bergamo è un film che crea connessioni tra memoria e futuro, per accompagnare questa collettività, lungo le prime fasi della paziente opera di ricomposizione di quel tessuto intimo, familiare e sociale, che la pandemia ha lacerato. Il protagonista di questa storia è la città, un corpo sociale che, come ogni organismo vivente, è costituito innanzitutto dalle infinite connessioni tra le sue parti. Le parole, gli sguardi, i gesti, i silenzi che questa narrazione testimonia sono un tentativo di rendere conto di qualcuna di queste connessioni, con la speranza che, rendendole visibili, il racconto cinematografico possa contribuire a consolidarle.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 23 Marzo 2023
Uscita in Italia: 23 Marzo 2023 al Cinema; 30 Agosto 2023 in TVOD
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2023
Durata: 119 minuti
Formato: Colore
Produzione: ILBE - Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, Rai Cinema
Distribuzione: Fandango
In HomeVideo: in Digitale da mercoledì 30 Agosto 2023

Cast e personaggi

Regia: Stefano Savona



Con la partecipazione di: Danny Biancardi, Sebastiano Caceffo, Alessandro Drudi, Silvia Miola, Virginia Nardelli, Benedetta Valabrega e Marta Violante.

Immagini

[Schermo Intero]

Note di Regia – Stefano Savona

“Tre anni fa, a marzo del 2020, abbiamo attraversato un’Italia deserta per arrivare a Bergamo nel mezzo di una crisi mai vista. Per una volta non ero partito da solo con la mia telecamera per provare a raccontare, come avevo fatto per la rivoluzione in Egitto o l’invasione israeliana della Striscia di Gaza, una realtà complessa, un conflitto, una zona di crisi. Per una volta mi accompagnava un gruppo di giovani registi, già miei studenti al corso di documentario del CSC Palermo, con i quali avremmo provato a fare qualcosa che per me, anzi per ognuno di noi, era completamente nuovo: moltiplicare i punti di vista per provare a imbastire un racconto corale  di una realtà sfaccettata e complessa, quella di una intera città che si ritrova da un giorno all’altro investita da una catastrofe imprevista e imprevedibile, nei confronti della quale ogni certezza si è sgretolata e ci si è scoperti totalmente impreparati.
In punta di piedi abbiamo iniziato a filmare le vite di chi, rischiando in prima persona, cercava di affrontare, capire e superare l’emergenza che ci stava investendo tutti.
La nostra scommessa era quella di restituire i movimenti di una comunità in resistenza. Ogni sera per molti mesi ci siamo riuniti a guardare le immagini raccolte, cercando di trovare i raccordi invisibili che le univano, come fanno le vie e le strade di una città con le persone. E poi ci siamo lasciati condurre lungo le mura di Bergamo, fino a un luogo che affettivamente abbiamo ribattezzato “la Montagnola”. In questo luogo fisico, un angolo di giardino ricavato sopra un antico bastione della cinta muraria monumentale, tutte le storie che abbiamo intercettato, così come i loro protagonisti, hanno potuto incontrarsi, raccontarsi, scoprirsi simili o diverse dalle altre decine di storie che la pandemia aveva provato a cancellare. Nei nostri incontri alla Montagnola abbiamo assistito a una collettività che piano piano riprende la parola, prima con pudore e con paura, e poi sempre di più con la consapevolezza che solo da questo sforzo per trovare il modo di raccontarsi quello è successo nelle settimane dell’isolamento, della paura e del lutto, la città può cominciare a curare i suoi traumi e i suoi abitanti ritrovare il senso del loro stare insieme.
Per altri due anni siamo tornati a Bergamo per documentare questo rituale collettivo di rielaborazione del lutto che avevamo visto nascere e di cui questo film-memoriale si è voluto fare portavoce.
La necessità che avevo sentito sin dall’inizio di moltiplicare i punti di vista del racconto cinematografico si scontrava sicuramente con l’esigenza di riuscire a mantenere una forte unità dello sguardo d’insieme. Non è stato facile ma, semmai ci siamo riusciti e non sta a noi giudicarlo, è stato, nei lunghi mesi che abbiamo passato tutti insieme a Bergamo, lavorando tutti e 8 come un corpo unico, passando molto più tempo a riguardare insieme quello che ognuno aveva girato, piuttosto che a girare. E questo è stato possibile soltanto perché questa pratica collettiva era quella che aveva caratterizzato il nostro lavoro insieme nel corso dei tre anni alla scuola di documentario. Per questo motivo mi sento che, nonostante sia il frutto di un lavoro di gruppo, questo film è forse il più personale e intimo tra quelli che ho fino ad ora realizzato.”

Note di produzione

“Le Mura Di Bergamo nasce da prospettive cinematografiche e produttive particolari. Intanto per il periodo e il tema che il film si è da subito prefisso di raccontare: l’emergenza covid nella città di Bergamo nella primavera del 2020. E poi perché il film nasceva come instant documentary, ovvero un racconto dell’emergenza sanitaria da esser girato quasi in tempo reale. Nel corso della produzione del film si è deciso di spostare l’attenzione dall’emergenza – che nel frattempo iniziava ad essere raccontata anche dalle prime audaci troupe televisive che riuscivano ad avventurarsi a Bergamo – per puntarla invece su di un inatteso fenomeno che stava prendendo piede in città. Già nella tarda primavera del 2020 Stefano e la sua crew iniziavano ad assistere al formarsi a Bergamo di gruppi solidali tanto inediti quanto eterogenei: infermieri, medici, parenti di malati, e in generale da tutti i sopravvissuti dell’emergenza provavano a riunirsi spontaneamente per darsi supporto e per tentare di fare i conti, emotivi e sociali, con ciò che arrivava dopo la prima ondata. Produttivamente abbiamo assecondato la scelta di Stefano. Ciò che questo nuovo taglio narrativo voleva raccontare era ancora tutto da definire, in quanto tutto da definire era ciò che stava accadendo spontaneamente a Bergamo. La produzione si è quindi riadattata su questo nuovo taglio di racconto plasmando il piano produttivo affinché fosse capace di assecondare quella intuizione e dopo più di due anni di lavoro, il film ha finalmente preso forma in tutta la sua potenza e preveggenza.”


dal pressbook del film

Film della Critica SNCCI

Il film documentario Le mura di Bergamo di Stefano Savona è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione:

“Stefano Savona conferma la capacità di raccontare il trauma che da personale si fa collettivo e mostra Bergamo come una città lacerata esattamente come il corpo dei suoi abitanti. Un lavoro complesso, stratificato, che scava nella memoria dolorosa del recente passato senza mai trasformarsi in cronaca del dolore, ma suggerendo la necessità della memoria.”

Eventi

Presentato il 24 Febbraio 2023 in anteprima mondiale nella sezione competitiva Encounters alla 73a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Le mura di Bergamo è stato anche selezionato fra i 20 documentari – scelti trasversalmente fra le sezioni Competition, Berlinale Special, Encounters, Panorama, Forum, Generation e Perspektive Deutsches Kino  – in lizza per il premio Berlinale Documentary Award, consegnato durante la cerimonia di premiazione ufficiale al Berlinale Palast il 25 febbraio 2023.

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Le mura di Bergamo disponibile in Digitale da mercoledì 30 Agosto 2023
info: 23 Marzo 2023 al Cinema; 30 Agosto 2023 in TVOD.


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