Lead Me Home (2021)

Ogni giorno 500.000 americani non hanno un posto dove dormire. Lead Me Home è un cortometraggio documentario di Jon Shenk e Pedro Kos che racconta questa difficile esperienza da diverse prospettive. Immersivo e personale, il film esamina il problema attraverso le storie vere di chi è senza casa e vuole essere un primo strumento per contrastare preconcetti e politiche obsolete, restituendo un'immagine rara e profonda di questo fenomeno vasto e sfaccettato che attraversa l'America di oggi.

Nel documentario Lead Me Home, le tende si trasformano in camere da letto, i camion diventano bagni e i parchi cucine. C'è amore, ma anche conflitti e violenza. Ovunque si trovi, la gente mette su casa. Quando i registi Pedro Kos e Jon Shenk hanno iniziato a esaminare il fenomeno dei senzatetto, avevano un solo obbiettivo: di rendere l'esperienza più umana, in un modo o nell'altro. Il duo ha iniziato a raccontare storie di persone che vivono per strada, la cui condizione sarebbe identica a quella di chi dorme comodamente una via o qualche piano più in là, se non fosse per una lunga serie di circostanze infelici, come la tossicodipendenza, i problemi mentali, l'omofobia, i costi della sanità e la disabilità. All'ombra dei boom edili di Los Angeles, San Francisco e Seattle, Kos e Shenk hanno filmato la vita quotidiana di una ventina di persone per tre anni, per creare un ritratto onesto di cosa significhi essere senzatetto oggi in America. Il film è ideato in forma di sinfonia visiva in due parti, girate in periodi di produzione diversi, e crea uno spaccato su un mondo parallelo che si nasconde sotto ai nostri occhi per spingere il pubblico a sentire la portata, le ragioni e la diversità dell'America senza casa. Lead Me Home è la prima collaborazione alla regia dei premi Emmy Kos e Shenk, coprodotta da Netflix e Actual Films, prodotta da Bonni Cohen, Serin Marshall e Richard Berge.

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