Leone nel basilico (2013)
Leone nel basilicoÈ il 14 agosto, una calda mattina d'estate, in una stazione ferroviaria quasi deserta c'è una signora di sessant'anni circa, vestita di tutto punto e ben pettinata, accanto a lei un carrellino della spesa, si è addormentata dopo aver preso un tranquillante. Una mano la scuote, è una giovanissima donna, le posa tra le braccia un bimbo di pochi mesi e scappa via. Comincia così la storia di Maria Celeste, vedova di un commercialista e madre di un commercialista che avrebbe voluto fare il chitarrista. Maria Celeste vive in "Albergo", come definisce la casa di cura in cui si è trasferita perché da sola non poteva più stare: fornelli accesi e rubinetti dell'acqua aperti erano diventati la regola. Maria è tirchia, antipatica, solitaria, guarda tutti dall'alto in basso. È soprattutto sola e orgogliosa. Racconta a tutti che la domenica va da suo figlio per preparargli il sugo di pesce, buono come solo lei sa fare. Ma non è vero. La verità è che trascorre ogni domenica seduta tutta sola sulla solita panchina, perché lei il figlio non lo vede da tre anni. Hanno litigato, non si parlano più. In quella calda mattina d'agosto si ritrova sola, stordita e con un bambino in braccio. Prova a lasciarlo lì, in fondo non è affar suo, ma poi lo porta con sé. Prova a lasciarlo in un'auto della Polizia incustodita, ma non fa in tempo a lasciare il bambino in macchina che viene bloccata dai poliziotti e, prima ancora, dalla ragazza che glielo aveva lasciato e che ora lo riprende con sé. In quella mattina di tempo vuoto, Maria resta con la ragazzetta e il suo bambino. Insieme passeggiano, vanno in un grande magazzino, mangiano un gelato. Parlano. Ognuna racconta all'altra pezzetti della sua storia. Maria racconta ancora la bugia di suo figlio, parla dell'importanza delle regole, della famiglia. La ragazza, piena di energia amorosa e di progetti strampalati, racconta del suo passato di fughe dai collegi, della nascita e dell'amore per il suo bambino. Lo ha chiamato Leone perché sappia affrontare la vita con coraggio. Poi la ragazza chiede a Maria di tenerle ancora un attimo, un attimo solo, il bambino. Vado e torno, dice. Indossa una parrucca e si allontana. Torna, riprende Leone, ma perde l'ultima corriera, così resta ancora un po' con Maria, fino a quando le affida il bambino un'ultima volta. Attraversa la strada. Un tram la investe. E muore, senza una ragione, in una mattina d'estate. Maria ora è sola col bambino. Comincia così, veramente, la storia di Maria Celeste, l'antipatica, l'orgogliosa, la severa, che nel breve tempo che va dal 14 al 16 di Agosto si troverà a dover salvare quel bambino. Insieme a quel bambino da curare, lavare, cambiare, consolare e amare, troverà cura e consolazione per se stessa.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 10 Dicembre 2015Uscita in Italia: 10/12/2015
Genere: Commedia, Drammatico
Nazione: Italia - 2013
Durata: 85 minuti
Formato: Colore
Produzione: Titania Produzioni, Rai Cinema (in collaborazione con)
Distribuzione: Microcinema
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Note di regia – Leone Pompucci
Questa è la storia di una donna meschina e senza più speranze che sola in una grande città, seduta su una panchina a prendere le goccette ansiolitiche, si ritrova tra le braccia un bimbo di dieci mesi, abbandonato da una ragazzetta straziata e perduta. La vita costringe in quarantotto ore l'anziana Maria Celeste, fino all'ultimo minuto della sua vita, a rimettere in discussione se stessa, quello che crede di amare, tutto il suo mondo. Ecco nella sua semplicità tutta la forza di questo film. Maria Celeste che subito, pure lei, quel bambino vorrebbe abbandonarlo sulla panchina, invece non riesce a liberarsene e controvoglia, minuto dopo minuto, ora dopo ora invece ne diventa la madre potente, invincibile, capace di mettersi contro il mondo e pure contro il suo stesso intero mondo pur di salvarlo. "Leone nel basilico" è un racconto epico e appassionante, che ci dice che nella vita non è mai troppo tardi. Non è mai toppo tardi per amare per noi viventi, che viviamo in realtà solo per amare.
Note di produzione – Stefania Bifano
Quando ho letto la sceneggiatura di Leone nel Basilico la prima sensazione è stata quella di trovarmi davanti a una piccola perla di racconto. Leone nel Basilico mi ha fatto pensare al nostro grande cinema italiano, quello capace di raccontare con forza e semplicità i grandi sentimenti. Leone nel Basilico è l'incontro di una vita che va a tramontare, con una vita che sorge, è la storia dell'amore che lotta, si afferma e vince su tutto e tutti. Questo film è una grande occasione per raccontare una straordinaria storia umana. Il carattere così antieroico della protagonista, la vecchia Maria Celeste, un clown triste buffo perduto, che in poche battute si trova davanti a un imprevedibile avventura molto più grande di lei, ma che solo lei saprà affrontare. Il tono della narrazione è potente, a tratti buffa e drammatica allo stesso tempo, mai prevedibile. Leone nel Basilico è una storia epica ed etica insieme. Il Cast Artistico e Tecnico è assolutamente adeguato all'impresa. Il Regista, Leone Pompucci è un attento mettitore in scena, direttore di attori e di atmosfere, autore di "Camerieri" una delle ultime grandi commedie umane del nostro Cinema, Regista capace di suonare i timbri più drammatici e buffi insieme. La Titania Produzioni metterà tutte le sue capacità produttive e l'immutato entusiasmo nella bellezza del Cinema, a servizio di "Leone nel Basilico", che credo saprà parlare a tutti i cuori.
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