Mondo Invisibile (2012)

Mundo Invisível
Locandina Mondo Invisibile
Mondo Invisibile (Mundo Invisível) è un film del 2012 prodotto in , di genere Drammatico diretto da Theodoros Angelopoulos, Gian Vittorio Baldi, Marco Bechis, Laís Bodanzky, Beto Brant, Maria de Medeiros, Manoel de Oliveira, Atom Egoyan. Ogni cortometraggio dura dai 3 ai 15 minuti, e per la regia sono stati invitati importanti realizzatori mondiali, come Atom Egoyan, Beto Brant, Cisco Vasques, Gian Vittorio Baldi, Guy Maddin, Jerzy Stuhr, Laís Bodanzky, Manoel de Oliveira, Marco Bechis, Maria de Medeiros, Theo Angelopoulos, Wim Wenders.

Distinte variazioni sull’invisibilità nel mondo contemporaneo tramite lo sguardo i importanti registi di vari paesi. Il submondo del centro di una grande città, un gatto nero nel cimitero, indios nel giardino della città, la tecnologia ed il ritmo incessante della metropoli, l’arte dell’attore, la spiritualità della favela, un cameriere di un albergo di lusso, un elogio alla pazzia tra la vita e la morte, un tributo al pubblico del cinema, le sfide della visione residuale, un genocidio nascosto.

Cielo Inferiore – di Theo Angelopoulos
Il sub-mondo del Centro e del sotterraneo di San Paolo ed i suoi abitanti quasi impercettibili,
i colori dell’arte delle strade con graffiti, nella melanconia del mondo esterno senza redenzione e nel peso della coscienza divina.

Gatto Colorato – di Guy Maddin
Il movimento dei visitatori del cimitero della Consolação, a San Paolo, durante una festività
di Ognissanti in contrasto con le immagini di un gatto nero che vive tra quei muri. Il vuoto ed il movimento tra le tombe, immagini sagrate e passanti

Tekoha – di Marco Bechis
La vegetazione intatta del parco Trianon, in piena Avenida Paulista, nel cuore di San Paol,
viene riscoperta da índios Guarani-Kaiowá in visita in città. Quando escono dal parco, vengono circondati da passanti curiosi.

Dal Visibile all’Invisibile – di Manoel de Oliveira
Con ironia ed un raffinato humor, accompagnamo il sorprendente ritrovo di due amici,
Ricardo e Leon, in Avenida Paulista, cuore della città di San Paolo. Uno è portoghese, di passaggio in Brasile, e l’altro è brasiliano. Questi cercano di chiacchierare, ma tra il cellulare di uno e dell’altro che squillano, la conversazione non si completa mai. Decidono quindi di telefonarsi per riuscire a comunicare. Parlano della vita, dell’etica, dell’amore, dell’amicizia e dei tempi che corrono, circondati dal ritmo incessante della città, con le auto e le persone che non possono fermarsi.

L’Essere Trasparente – di Laís Bodanzky
Secondo il giapponese Yoshi Oida, creatore del concetto di “attore invisibile”, un attore
riesce a fare una grande interpretazione quando lo spettatore non lo vede in scena. Mischiando arte e documentario, il film fa un’indagine sul lavoro dell’attore tramite interviste come quella di Monja Coen e performances come quella dell’attore Lee Taylor.

Favola – Pasolini a Heliópolis – di Gian Vittorio Baldi
Nel 1968 il cineasta Pier Paolo Pasolini ed il suo produttore Gian Vittorio Baldi volevano
filmare la vita dell’apostolo San Paolo nella periferia di una grande città. A partire da questo ricordo, 40 anni dopo, Baldi decide di visitare Heliópolis ed avere contatto con gli abitanti della comunità.

Avventure dell’uomo invisibile – di Maria de Medeiros
Una colazione servita in un vassoio va avanti lungo i corridoi di un lussuoso albergo, tra un
tintillio di piatti. Apre porte di intimità esposte senza pudore sotto lo sguardo di un cameriere, l’uomo che deve essere invisibile e che a volte vede più di quello che dovrebbe.

Kreuko – di Beto Brant e Cisco Vásquez
Kreuko, tra la vita e la morte, fa un elogio alla pazzia.

Tributo al Pubblico di Cinema
Regia – Jerzy Stuhr
Il regista polacco Jerzy Stuhr fa un omaggio alle platee di cinema, filmando un pubblico di
una delle sessioni del suo film “Il Tempo di Domani”, nella 28ª Mostra Internazionale di Cinema di San Paolo nel 2004. Così possiamo osservare le reazioni del pubblico nella sala di cinema e tramite il cambiamento degli sguardi durante la proiezione possiamo accompagnare come questi vengono condotti dalla narrativa che viene proiettata.

Vedere o Non Vedere – di Wim Wenders
Un tempo addietro, Yasmin, Ytamara e Dandara sarebbero andate a una scuola per ciechi.
Grazie al pioniere programma sviluppato dalla dott.ssa Silvia Veitsman, del Dipartimento di Oftalmologia della Santa Casa di San Paolo, che insegna i bambini ad utilizzare la visione residuale sin da piccoli.

Yerevan – Il Visibile – di Atom Egoyan
Un ragazzo va a Yerevan, Capitale dell’Armenia, per recuperare la storia di suo nonno,
sparito nel Genocidio Armeno provocato dall’Impero Ottomanno quasi un secolo fa. Va fino alla piazza centrale della città con un poster e una serie di foto, alla ricerca di ulteriori informazioni. Lì, chiama l’attenzione di un signore che trova tra le foto un vecchio amico morto in quella stessa piazza, durante una repressione divulgata in Brasile.

Info Tecniche e Distribuzione

Genere: Drammatico
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Leon Cakoff, Renata De Almeida, Caio Gullane, Fabiano Gullane Debora Ivanov, Gabriel Lacerda, coprodotto con HBO
Note:
Presentato Fuori Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2012 nella sezione Cinemaxxi
Soggetto:
Ogni cortometraggio dura dai 3 ai 15 minuti, e per la regia sono stati invitati importanti realizzatori mondiali, come Atom Egoyan, Beto Brant, Cisco Vasques, Gian Vittorio Baldi, Guy Maddin, Jerzy Stuhr, Laís Bodanzky, Manoel de Oliveira, Marco Bechis, Maria de Medeiros, Theo Angelopoulos, Wim Wenders.

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