Poster Napoleone. Nel Nome Dell'arte

Napoleone. Nel Nome Dell'arte (2021)

Napoleone. Nel Nome Dell'arte
Locandina Napoleone. Nel Nome Dell'arte
Napoleone. Nel Nome Dell'arte è un film del 2021 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da Giovanni Piscaglia. Il cast include Jeremy Irons. In Italia, esce al cinema lunedì 8 Novembre 2021 distribuito da Nexo Digital.

Durante "l'angosciosa deriva di Sant'Elena", prima della morte, Napoleone pensava -leggiamo nelle memorie- che i posteri lo avrebbero ammirato non solo per le battaglie, ma per avere portato al popolo cultura e bellezza, creando la scuola pubblica e l'idea moderna di museo universale. È a partire da questo aspetto della sua esistenza che nasce Napoleone. Nel Nome Dell'arte, un documentario con la guida del Premio Oscar  Jeremy Irons, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital. Su soggetto di Didi Gnocchi, che firma la sceneggiatura con Matteo Moneta, è diretto da Giovanni Piscaglia e propone la colonna sonora originale del compositore e pianista Remo Anzovino.


Scrittore mancato, lettore compulsivo, ammiratore dell'arte e della sua forza di comunicazione, Napoleone fu spinto alle sue imprese dalla brama di potere e di gloria, ma anche dal bisogno di conoscenza e dall'ambizione di associare la sua immagine alle grandi civiltà del passato. Durante le campagne militari, promosse ricerche, colossali furti di opere e scavi archeologici, soprattutto in Italia e in Egitto, da cui nacquero scoperte come quella della Stele di Rosetta e la fondazione dei primi musei pubblici del mondo: il Louvre di Parigi e, sul suo esempio, la Pinacoteca di Brera di Milano. Mente infaticabile, memoria prodigiosa, appassionato di ogni disciplina, Napoleone (1769-1821) trasformò il suo naturale senso di superiorità in istinto paterno: i cittadini dell'Impero erano per lui figli da educare, con i dipinti, le sculture, la musica, il teatro. Nei territori conquistati portò riforme scolastiche, rivoluzioni architettoniche e urbanistiche e un nuovo modo di intendere il classicismo: lo Stile Impero, di cui parte integrante è la figura del sovrano, effigiato in busti di marmo, monete e tabacchiere, oppure solo citato attraverso la celebre N.

Punto di partenza del film è l'incoronazione di Napoleone a re d'Italia nel Duomo di Milano il 26 maggio 1805: un momento che sottolinea lo stringente legame col mondo greco-romano, con quello rinascimentale e persino con l'eredità longobarda, rappresentata dalla Corona Ferrea che Napoleone volle indossare al culmine della cerimonia. Inoltre, per la prima volta da allora, è stato fatto trascrivere, orchestrare ed eseguire in Duomo il Te Deum di Francesco Pollini, che fu composto e suonato per l'incoronazione e che è stato solo recentemente ritrovato tra le carte dell'Archivio di Stato: nel film lo si vede eseguito in prova generale presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e poi nella cattedrale di Milano dall'Orchestra Fondazione "I Pomeriggi Musicali", diretta da Marco Pace, con il mezzosoprano Giuseppina Bridelli. Per l'occasione si segue anche il restauro del manto indossato quel giorno da Napoleone e degli oggetti cerimoniali che lo accompagnavano, preziosa opera di recupero legata al progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo.

Milano, scelta come prima capitale del regno d'Italia, città di forti simpatie napoleoniche, è luogo fondamentale del film. Dalla Biblioteca Nazionale Braidense – con il manoscritto autografo de Il cinque maggio di Manzoni e i volumi della Description de l'Egypte – alla Pinacoteca di Brera, uno dei fulcri della narrazione. Se infatti, a partire dalla campagna d'Italia, la penisola fu oggetto di meticolose spoliazioni di opere d'arte, è vero che con Brera venne fondato il primo "museo universale" italiano, un "piccolo Louvre" dove converge il meglio della produzione italiana. Se Milano fu centro di ricezione e smistamento di opere, Roma fu certamente luogo privilegiato di "estrazione", nonché portale attraverso cui riconnettersi ai miti di Alessandro Magno, Augusto e Adriano. Dal Museo Pio Clementino e dai Musei Capitolini, il film racconta l'odissea delle opere partite per Parigi e tornate a casa, in silenzio, di notte, nel 1816, grazie all'impegno di Canova. Si tratta di alcune delle opere più importanti della tradizione occidentale: l'Apollo del Belvedere, il Laocoonte, il Galata morente e anche il Bruto capitolino, divenuto a Parigi icona di libertà repubblicana e lotta tirannicida e portato in trionfo nei cortei che celebravano la morte di Robespierre. Nelle sale del Louvre si possono approfondire i criteri scientifici ed enciclopedici con cui era organizzata l'esposizione delle opere e vedere l'incoronazione di Napoleone e Giuseppina di Beauharnais il 2 dicembre 1804, in Notre-Dame, opera monumentale di Jacques-Louis David. Una parentesi toscana conduce poi lo spettatore a San Miniato, luogo d'origine dei Bonaparte, e all'Isola d'Elba, dove i libri che l'Imperatore portò con sé nell'esilio permettono di parlare del suo amore ossessivo per la lettura, della sua memoria.

Per comprendere appieno la figura del Bonaparte, il film raccoglie gli interventi di: Luigi Mascilli Migliorini (Storico, Università di Napoli, Direttore della rivista italiana di studi napoleonici), Salvatore Settis (Archeologo, storico dell'arte, Presidente del Consiglio Scientifico del Louvre), James Bradburne (Direttore Pinacoteca di Brera), Ilaria Sgarbozza (Storica dell'arte), Ernesto Ferrero (Scrittore, autore del romanzo "N", premio Strega 2000), Cynthia Saltzman (Storica dell'arte e scrittrice), Jean-Luc Martinez (Presidente-Direttore Museo del Louvre), Assem El-Dessouki (Storico dell'Egitto Moderno), Aude Semat (Dipartimento di Arte Egizia, Metropolitan Museum, New York), Alberto Antonio Banti (Storico, Università di Pisa), Charles Bonaparte (Ultimo discendente della famiglia Bonaparte Peter Hicks (Storico, Fondation Napoléon), Chantal Prévot (Storica, Fondation Napoleon), Christophe Beyeler (Conservatore capo Musée Napoléon Ier, Fontainebleau), Marco Pupillo (Curatore Museo Napoleonico, Roma), Licia Sirch (Musicologa, Centro documentazione Residenze Reali Lombarde), Marco Belpoliti (Scrittore), Lucia Miazzo (Restauratrice), Vittorio Lingiardi (Psicoanalista), Benedetto Luigi Compagnoni (Direttore Archivio di Stato Milano), Adriàn Almoguera (Storico dell'architettura), Giuseppe Massimo Battaglini (Storico).

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: lunedì 8 Novembre 2021
Uscita in Italia: 8, 9, 10 Novembre 2021 al Cinema
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2021
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: 3D Produzioni, Nexo Digital, Intesa Sanpaolo (in partnership con), Intesa Sanpaolo (in partnership con)
Distribuzione: Nexo Digital

Cast e personaggi

Regia: Giovanni Piscaglia
Sceneggiatura: Didi Gnocchi, Matteo Moneta
Musiche: Remo Anzovino

Cast Artistico e Ruoli:
foto Jeremy Irons

Jeremy Irons

Narratore

Immagini

[Schermo Intero]

Colonna Sonora

La colonna sonora di "Napoleone. Nel nome dell'Arte" è stata composta e realizzata da Remo Anzovino ed è uscita in tutto il mondo venerdì 5 novembre 2021 per Sony Classical. "La musica che ho composto e orchestrato per Napoleone. Nel nome dell'Arte è stato un viaggio nell'epica di un uomo moderno e controverso, romantico e spietato, che si è fatto da solo riuscendo a conquistare il mondo e che è morto da solo rimpiangendo una donna che non aveva mai smesso di amare. L'uso del moog e della elettronica fuso con l'orchestra e il pianoforte mi sono stati suggeriti dalla sua assoluta determinazione, il suono del corno inglese accompagnato dagli archi era, nella mia immaginazione, la sua voce a Sant'Elena", ha detto Anzovino in merito alle musiche di questa nuova straordinaria colonna sonora, che segna la sua settima collaborazione con il progetto Nexo Soundtracks di Nexo Digital. 

Elenco Location

MILANO – ARCHIVIO DI STATO
Qui sono conservate alcune firme di Napoleone, sia da generale (quando ancora si firmava "Bonaparte"), che da Imperatore e Re d'Italia (firma "Napoleon"). Inoltre, qui si trovano il cerimoniale dell'incoronazione, il giuramento che lo stesso Napoleone lesse quel giorno, il manoscritto della traduzione del Codice Napoleonico e tre ciocche dei capelli di Napoleone, pervenute direttamente da Sant'Elena.

MILANO – MUSEO DEL RISORGIMENTO
È il luogo che custodisce gli Onori dell'incoronazione dei Napoleone a Re d'Italia: lo scettro, la corona, il bastone, la mano della Giustizia e il fastoso manto.

MILANO – CONSERVATORIO
Nell'archivio del Conservatorio è stato recentemente ritrovato, dopo secoli d'oblio, il manoscritto originale del Te Deum di Francesco Pollini, a lungo scomparso, che venne suonato nel Duomo il giorno dell'Incoronazione di Napoleone.

PALAZZO REALE
Napoleone fu ricevuto qui per la prima volta dopo il suo ingresso a Milano nel 1796. Anche se con il tempo e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale molte decorazioni dell'epoca si sono irrimediabilmente perdute, restano ancora apprezzabili la sala che ospitava il trono del Re d'Italia e la Sala Delle Cariatidi.

MILANO – DUOMO
Luogo dall'eccezionale valore simbolico per il legame tra Napoleone e l'Italia. Qui Bonaparte si incoronò Re d'Italia il 26 Maggio 1805. La facciata, per come la conosciamo oggi, rimasta incompleta per secoli, fu realizzata proprio per volere di Napoleone.

MILANO – MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO
Troviamo qui splendidi modelli di legno dal '600 all''800 che raccontano vari progetti di facciate che non furono realizzate.

MILANO – PINACOTECA DI BRERA
Dopo il Louvre è il museo napoleonico per eccellenza, esempio perfetto del Museo Universale ideato per custodire in un unico luogo il meglio dell'arte di una nazione. Qui sono stati trasferiti, e spesso sono rimasti conservati sino ad oggi, capolavori requisiti da molte città italiane, come la "Pala Montefeltro" di Piero Della Francesca e "Lo Sposalizio della Vergine" di Raffaello. Nel cortile e nel salone principale troneggiano le due gigantesche statue di "Napoleone in veste di Marte Pacificatore" di Antonio Canova

MILANO – BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE
Il set principale nel quale Jeremy Irons recita, legge e interpreta scritti originali, come "Il 5 Maggio" di Alessandro Manzoni (il cui manoscritto autografo è custodito proprio qui) e dove sfoglia "La Description de l'Egypte".

MILANO – MILANO – PALAZZO MORANDO
Qui è conservata la riproduzione in modellino del progetto originario del Foro Bonaparte, la grande opera architettonica così come fu concepita e mai realizzata, oltre che importanti dipinti che mostrano le condizioni del Castello Sforzesco sul finire del '700 e la costruzione dell'Arco della Pace.

MILANO – PINACOTECA AMBROSIANA
In questo luogo ammiriamo il grande cartone di Raffaello de "La Scuola di Atene", il Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci e l'altrettanto inestimabile "Virgilio Ambrosiano", manoscritto stilato da Francesco Petrarca e illustrato da Simone Martini, che venne portato a Parigi e poi restituito.

MONZA – DUOMO
Fiore all'occhiello del "Tesoro del Duomo" è la Corona Ferrea, leggendario attributo del potere col quale venivano incoronati nel Medioevo i re Longobardi. Napoleone volle quella stessa corona per la sua incoronazione, sancendo grazie ad essa un forte legame simbolico con la storia antica.

LODI – ARCOLE – RIVOLI
Sono tre dei principali campi di battaglia della Prima Campagna d'Italia. Le vittorie conseguite in questi luoghi sono alla base della folgorante ascesa in campo militare del giovane Generale Bonaparte. Le sue gesta in queste battaglie sono riprodotte in famosi dipinti celebrativi.

PARMA – MUSEO GLAUCO LOMBARDI
Costruito intorno alla figura di Maria Luisa d'Austria, che dopo essere stata sposa di Napoleone fu longeva ed amatissima Duchessa di Parma, il museo raccoglie lettere e dipinti realizzati proprio di Maria Luisa oltre che numerosissimi oggetti, gioielli, vestiti, stampe appartenute alla duchessa e al Re di Roma, il figlio avuto da Napoleone.

PARMA – COMPLESSO MUSEALE DELLA PILOTTA
Molte delle opere che possiamo apprezzare oggi in collezione furono requisite ed esposte per anni al Louvre, per poi fare ritorno dopo il Congresso di Vienna: tra esse la "Madonna con San Girolamo" di Correggio.

BOLOGNA – MUSEO DEL SOLDATINO
Custodisce alcuni esemplari eccellentemente dipinti di Napoleone e dei suoi marescialli.

TOSCANA – SAN MINIATO
È il piccolo e affascinante centro toscano dal quale la famiglia Buonaparte proviene. Qui si recò Napoleone da bambino assieme al padre per trovare, negli archivi della città, la prova della radice nobiliare della propria famiglia. Anni dopo, di passaggio con le sue truppe, vi si fermò per salutare un anziano parente.

TOSCANA – ISOLA D'ELBA
Dopo la prima abdicazione, fu offerto a Napoleone il regno di questa piccola ma splendida isola. Napoleone la amministrò per circa un anno e oggi l'intera isola vive delle tracce del suo mito. La Villa dei Mulini raccoglie le tracce più vive: la camera da letto, lo splendido giardino, ma soprattutto la biblioteca, nella quale sono custoditi i libri con lo stemma di Fontainebleau che Napoleone portò via in fretta e furia la notte successiva all'abdicazione. Napoleone trasformò quell'isola rurale in un piccolo stato organizzato, le donò la bandiera con le api napoleoniche, rimise in sesto le miniere, costruì le sue strade interne e mise in efficienza la città e il porto di Portoferraio.

ROMA – QUIRINALE
Espropriato a Papa Pio VII che Napoleone sequestrò, portandolo a Fontainebleau, il palazzo fu ristrutturato con grandi opere in epoca napoleonica: nel disegno dell'imperatore il Quirinale sarebbe dovuto diventare la sua reggia d'Italia, da tramandare poi al figlio soprannominato "il Re di Roma". Anche se le cose andarono in maniera ben diversa, il Quirinale conserva ancora le atmosfere dell'epoca e qualche "N".

ROMA – MUSEI CAPITOLINI
I loro ambienti e la distribuzione delle opere al loro interno rappresentarono per i francesi l'esempio principale nel concepire e costruire il Museo del Louvre. Al loro interno possiamo trovare alcune opere sottratte e poi restituite che colpirono particolarmente l'opinione pubblica francese al loro arrivo a Parigi, come la Venere Capitolina, il Galata Morente, il Bruto Capitolino.

ROMA – FORO ROMANO
L'opera di sbancamento dell'intera area archeologica si deve proprio al periodo napoleonico. L'amministrazione francese diede un impulso decisivo all'archeologia, immaginando Roma come una sorta di parco archeologico: un ideale che ha reso possibile la bonifica delle aree del Foro (fino a quel momento denominato "Campo Vaccino" per la presenza di pascoli di mucche), del Colosseo, degli archi di Tito e di Settimio Severo, la valorizzazione di molti templi della zona. Alla stessa amministrazione si deve la prima illuminazione della città e dei suoi monumenti. In occasione del film, abbiamo seguito una light designer all'opera, che ha "acceso" per le nostre videocamere i monumenti del Pantheon, del ponte Sant'Angelo, del Colosseo e della Fontana di Trevi.

ROMA – MUSEO NAPOLEONICO
Paradossalmente Roma fu la città adottata dai più vicini parenti di Napoleone come patria adottiva. Questo museo raccoglie cimeli, dipinti, arredi di famiglia raccolti da generazioni di "Napoleonidi", ovvero di posteri che coltivarono a Roma il culto dell'oramai mitico avo. Il palazzo fu donato alla città dal conte Giuseppe Primoli assieme al suo prezioso contenuto.

EGITTO – ALESSANDRIA, PIRAMIDI DI GIZA, NILO, TEMPLI DI LUXOR E KARNAK
Napoleone sbarcò ad Alessandria d'Egitto nel luglio del 1798. Fu così presa d'assalto la quattrocentesca cittadella di Qaitbay, uno dei luoghi fortificati più importanti del Mediterraneo e oggi principale edificio storico della città. Nei pressi della spianata di Giza ebbe luogo la battaglia delle Piramidi, con i più celebri monumenti egizi all'orizzonte: fu schiacciante la vittoria contro i Mamelucchi che controllavano il paese e qui Napoleone pronunciò la celebre frase: soldati, dall'alto di quelle piramidi 40 secoli vi guardano. I savants, studiosi, artisti e scienziati portati in Egitto al seguito della campagna militare, risalirono i Nilo studiando il territorio dal punto di vista naturalistico ed etnografico ma soprattutto le rovine degli antichi edifici egizi. Nella zona di Tebe, i templi più spettacolari, quelli di Luxor e Karnak, furono ritratti in disegni e incisioni a corredo iconografico della Description de l'Égypte, colossale impresa editoriale in 23 volumi che fu una delle maggiori eredità scientifiche di quel viaggio, insieme al ritrovamento della Stele di Rosetta. Ancora oggi si possono trovare corrispondenze tra dettagli dei siti archeologici e le tavole della Description.

FRANCIA – PARIGI
Capitale dell'impero Napoleonico, Parigi doveva diventare per Napoleone un faro di cultura e modernità paragonabile a ciò che fu Atene fu per il mondo antico. Oggi ne troviamo traccia soprattutto al MUSEO DEL LOUVRE, voluto proprio da Napoleone e condotto dal celebre storico dell'arte Dominique Vivant-Denon, forse il primo direttore di museo di stampo moderno della storia. Al Louvre pervennero le migliaia di opere d'arte requisite in tutta Europa dalle truppe di Napoleone, col preciso intento di raccogliere nella nuova capitale del mondo il meglio che gli artisti di tutte le epoche e nazionalità erano stati in grado di produrre. Questo sogno di grandeur si interruppe col Congresso di Vienna, grazie al quale molte opere ritornarono nelle rispettive patrie, eccezion fatta per diverse opere italiane, come l'"Incoronazione di Spine" di Tiziano, "Le Nozze di Cana" di Veronese, "Le Stigmate di San Francesco" di Giotto e molte altre di Guido Reni, Mantegna, Raffaello, Beato Angelico… È l'intera città a ricordare i fasti dell'impero. Dalla colonna di Place Vendome, realizzata sull'esempio della Colonna Traiana di Roma, agli archi di trionfo in stile romano antico dell'Etoile e di Place du Carrousel, fino alla Cattedrale di Notre Dame, nella quale avvenne l'incoronazione di Napoleone a imperatore, al complesso de Les Invalides, che ospita il Musée de l'Armée, con l'importante ritratto di Ingres, e la grandiosa Tomba di Napoleone, che dal 1840 raccoglie i resti dell'imperatore, traslati da Sant'Elena. Immancabili anche i murales che rivisitano la sua effigie, come quello di Banksy nel XVIII Arrondissement.

FRANCIA – CASTELLO DI FONTAINEBLEAU
Definita dallo stesso Napoleone "la casa dei secoli" questa reggia fu testimone di episodi celebri della vita del Bonaparte: qui Napoleone tenne sotto sequestro Papa Pio VII, qui venne firmata la prima abdicazione, qui fu pronunciato il celebre discorso di Fontainebleau nel quale l'Imperatore deposto salutò il proprio esercito.

Elenco Opere 

Musée National du Château de Fontainebleau
• Atelier de Anne-Louis Girodet, Portrait de Napoléon en souverain législateur, 1812-1814
• François Gérard – Napoléon Ier en costume du Sacre, 1805
Pinacoteca di Brera
• Pieter Paul Rubens, Ultima cena, 1632
• Raffaello, Sposalizio della Vergine, 1504
• Marco d'Oggiono, Pala dei tre Arcangeli, 1516 ca.
• Antonio Canova, Napoleone come Marte Pacificatore, bronzo, 1810
• Antonio Canova, Napoleone come Marte Pacificatore, gesso, 1808
• Piero della Francesca, Pala Montefeltro, 1472
• Giovanni Bellini, Pietà, 1465-70
• Giovanni Bellini, Madonna col Bambino, 1460-64
• Andrea Mantegna, Madonna col Bambino e un coro di cherubini, 1485
• Andrea Mantegna, Cristo morto, 1474-78
• Gentile Bellini e Giovanni Bellini, Predica di san Marco ad Alessandria d'Egitto, 1504-07  
Biblioteca Nazionale Braidense
Description de l'Égypte, 1809-1829
• Alessandro Manzoni, Il cinque maggio, manoscritto autografo, 1821
Musée du Louvre
• Antoine-Jean Gros, Bonaparte visitant les pestiférés de Jaffa, 1804
• Tiziano, Le Couronnement d'épines, 1525-50
• Tiziano, La femme au miroir, 1525-50
• Veronese, Les Noces de Cana, 1563
• Andrea Mantegna, La Vierge de la Victoire, 1495-1496
• Vénus de Milo, 150-130 a.C.
• Beato Angelico, Le Couronnement de la Vierge, 1430 ca.
• Giotto, Saint François d'Assise recevant les stigmates, 1297-99
• Jacques-Louis David, Le Serment des Horaces, 1784
• Leonardo da Vinci, Sainte Anne, la Vierge et l'Enfant Jésus jouant avec un agneau, 1503-19
• Leonardo da Vinci, Vierge aux rochers, 1483-86
• Raffaello, La Belle Jardinière, 1507
• Guido Reni, Dejanire enlevée par le centaure Nessus, 1621
• Filippo Lippi, Pala Barbadori, 1438
• Jacques-Louis David, Le Sacre de Napoléon, 1805-07   
• Perugino, La Vierge et l'Enfant entourés de deux anges, sainte Rose et sainte Catherine, 1475-1500
Musei Capitolini
Fanciullo che strozza l'oca, metà II secolo d.C.
Venere Capitolina
Galata morente
Bruto Capitolino
Museo Nazionale di Parma
• Correggio, Madonna di San Girolamo, 1528 ca.
Museo Correr
• Domenico Banti, Napoleone, 1811
Musée de l'Armée
• Jean-Auguste-Dominique Ingres, Napoléon Ier sur le trône impérial, 1806
• Paul Delaroche, Napoléon à Fontainebleau, le 31 mars 1814, 1840
Duomo di Monza
Corona ferrea
Museo Glauco Lombardi, Parma
• Lefèvre Robert Jacques François, Ritratto di Maria Luigia imperatrice, 1812
Museo Napoleonico di Portoferraio
Maschera funeraria
Veneranda Biblioteca Ambrosiana  
• Copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Malcagni/Mondadori Portfolio |
Il Cartone Preparatorio della Scuola di Atene
• Copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Gianni Cigolini/Mondadori Portfolio
Sacra Famiglia con Sant'Anna e San Giovannino
• Copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Paolo Manusardi/Mondadori Portfolio
L'Arco della Pace a Milano
• Copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Gianni Cigolini/Mondadori Portfolio
Frontespizio del Virgilio Ambrosiano o Virgilio del Petrarca con note autografe di Francesco Petrarca
• Copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Metis e Mida Informatica/Mondadori Portfolio
Codice Atlantico
• Copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Paolo Manusardi/Mondadori Portfolio
Ritratto di Napoleone I Bonaparte
• Opere dalla mostra Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna 
Gallerie d'Italia, Milano (24 ottobre 2019 – 28 giugno 2020)
– The Finding of Laocoon Hubert Robert 1773 Virginia Museum of Fine Arts, Richmond, Stati Uniti
– Napoléon et Joséphine   Harold Hume Piffard Collection Privée
– Crossing the Berezina River on 17 (29) November 1812, Peter von Hess, 1844, Ermitage, Sanpietroburgo, Russia
– The Crossing of the Beresina (26/28 Nov.1812)   January Suchodolski, circa 1859
– A Charge of the Russian Leib Guard on 2 June 1807, Viktor Mazurovsky, 1912
– the Battle of Lodi, 10th May 1796, detail ofNapoleon(1769-1821) and his staff, Louis François Lejeune, 1804, Versailles Francia
– Bonaparte devant le Sphinx, Jean Léon Gérôme, 1886, San Simeon, California, Stati Uniti
– The Battle of Austerlitz, 2nd December 1805, François Gérard, 1810, Versailles Francia
– Trasfigurazione, Raffaello, 1518-1520, Pinacoteca, Vaticano, Città del Vaticano
– Madonna della seggiola, Raffaello, 1513-1514, Galleria Palatina, Firenze, Italia
Battle of Moscow, 7th September 1812, Louis-François Lejeune, 1822, Versailles, Francia
– Vue générale de la bataille des Pyramides, le 21 juillet 1798. Campagne d'Égypte (1798-1801), Louis François Lejeune, 1808, Versailles, Francia
Napoleon Bonaparte in the coup d'état of 18 Brumaire in Saint-Cloud, Francois Bouchot, 1840, Versailles, Francia
– The Battle of Waterloo: The British Squares Receiving the Charge of the French Cuirassiers, Henri Félix Philippoteaux, 1874, Victoria & Albert Museum, Londra
Napoléon Bonaparte Premier Consul, Francois Gerard, 1803,  The Musée Condé   Château de ChantillyinChantilly,Oise, Francia
Napoleonin Egypt, Jean-Leon Gerome Napoléon en Egypte c. 1863, Princeton University Art Museum, New Jersey, Stati Uniti
– Giuseppina Grassini dans le role de Zaire, Élisabeth-Louise Vigée-Le Brun, c1804-1805, Musée des Beaux-Arts de Rouen, Francia
– Napoleon Bonaparte on the Bridge at Arcole, Antoine-Jean Gros, 1796, Versailles, Francia
Napoleone nel campo dibattaglia di Eylau, Antoine-Jean Gros, 1808, Museo del Louvre, Parigi, Francia
Projet d'aménagement de la Grande Galerie du Louvre, vers 1796 Hubert Robert, 1706-Museo del Louvre, Parigi, Francia
– Entrée triomphale des monuments des sciences et des arts en France; fête à ce sujet: les 9 et 10 thermidor an 6.me de la République Pierre-Gabriel Berthault, 1802, Musée Carnavalet, Histoire de
Paris, Parigi, Francia
– The Emperor Napoleon in His Study at the Tuileries, Jacques-Louis David, 1812, National Gallery of Art, Washington, DC Stati Uniti
Portrait de Napoléon Bonaparte en premier consul, Jean -Auguste -Dominique Ingres, c. 1803-1804, Curtius Museum, Liegi, Belgio
– Ritratto diJean-François Champollion, Leon Cogniet, 1831, Museo del Louvre, Parigi, Francia
– La Campagna di Francia, Jean-Louis-Ernest Meissionier, 1814, Walters Art Museum, Mount VernonBelvedere,Baltimore,Maryland,  Stati Uniti
Portrait de l'Impératrice Marie-Louise, 1810, François Gérard, Museo del Louvre, Parigi, Francia
Eh bien, Messieurs! deux millions. Italy France, 1797, Retrieved from the Library of Congress, Stati Uniti
– Napoleon in Egypt 1867 68, JeanLeon Gerome, tra il 1867 e il 1868, Princeton University Art Museum, New Jersey, Stati Uniti
– Napoleonat the Battle of Rivoli (January 14, 1797), Henri Félix Philippoteaux, 1844, Museo del Louvre, Parigi, Francia
– Napoleon Crossing the Alps, Jacques-Louis David, 1801, Belvedere,   Vienna, Austria
– Napoleon in burning Moscow, Adam Albrecht, 1841
– Napoleon Bonaparte leading his troops over the bridge of Arcol, Horace Vernet, 1826, Private Collection
– Mort de Napoleon Ier à Sainte Hélène, le 5 mai 1821, Charles de Steuben, c.1828, Musee Napoleonien – Ile d'Aix, Francia
– Russia Campaign: Withdrawal from Russia. Image of a Egyptian Sphinx in the sky. 1812, Fondation Napoleon, Parigi
– The Destruction of 'L'Orient' at the Battle of the Nile, 1 August 1798 , George Arnald, tra il 1825 e il 1827, National Maritime Museum, Greenwich, London 

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