Paisà (1946)

"Un film del tutto degno, quindi, del celebrato autore di Roma città aperta": con questo suggello riceveva il visto di censura alla fine del 1946 Paisà, il nuovo racconto di Roberto Rossellini di un'Italia lacerata dall'occupazione nazista negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale. Suddiviso in sei episodi, Paisà attraversa l'intero territorio italiano, costruendo una narrazione spazio-temporale che ci porta dalla Sicilia, nel luglio del 1943, a Porto Tolle, nell'inverno del 1944, passando per Napoli, Roma, Firenze e l'Appennino emiliano. Sempre nel segno della continuità con Roma città aperta, Paisà rinnova la felice collaborazione per la sceneggiatura tra lo stesso Rossellini, Sergio Amidei e Federico Fellini, capaci di costruire un film che si sarebbe poi retto sulle vividissime interpretazioni di attori non professionisti. 

Info Tecniche e Distribuzione

Cast e personaggi

Carmela Sazio
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Robert Van Loon
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Benjamin Emanuel
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Raymond Campbell
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Harold Wagner
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Albert Heinze
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Immagini

Commento del regista

Paisà racconta tutte le tragedie che la guerra aveva lasciato dietro di sé o aveva prodotto. Dunque l'incomprensione, per esempio il problema del linguaggio: le persone che entravano in contatto non potevano capirsi direttamente; la corruzione, o almeno il dramma della miseria e della fame, che comportava stratagemmi che erano se si vuole corruzione; poi il sentimento d'amore; poi l'incontro di tendenze diverse, di idee, di religioni diverse; infine i partigiani. Il film si basava molto sul movimento della Resistenza, e le storie, anche se solo abbozzate, non erano del tutto inventate, non erano neppure del tutto reali: erano probabili. Sono la combinazione di fatti veri, di fatti di cronaca, riuniti e armonizzati perché il film potesse reggersi, perché potesse dare il senso preciso di ciò che era la guerra in quel momento.

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