Locandina Parlano le donne

Parlano le donne (2020)

Parlano le donne
Locandina Parlano le donne
Parlano le donne è un film del 2020 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da Roberto Orazi. Il film dura circa 56 minuti.

Parlano le donne è un progetto del 2020 di comunicazione e sensibilizzazione finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, all'interno di un programma di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne in attuazione della Convenzione di Istanbul. A questo fine è stato realizzato un docufilm di 60 minuti che racconta l'incontro e il dialogo tra quattro donne con storie di violenza e discriminazione di genere e quattro studenti/esse che si fanno portavoce delle loro storie e di un messaggio che invita al cambiamento sociale.

Il racconto si struttura su quattro linee narrative, ciascuna delle quali unisce la storia della donna, il profilo del ragazzo, e culmina nel loro incontro e confronto. Ciascuna donna racconta il suo trascorso, la sua esperienza e il suo riscatto in una narrazione empatica ed esemplare. Ci immergiamo inoltre nella vita dei ragazzi, che ci mostrano le proprie abitudini e soprattutto il loro modo di approcciarsi al progetto, leggendo le storie delle donne e portando avanti un primo contatto con loro. Gli incontri/intervista sono un momento di arricchimento per entrambe le parti, l'empatia fresca degli studenti permette alle donne di aprirsi e raccontare il proprio vissuto. 

LE DONNE

ROSARIA: "Mi chiamo Rosaria, ho 60 anni e vivo a Napoli. Lavoro da sempre come consulente fiscale e appartengo a quella che i giornali chiamano la media borghesia. Ho due figli, un maschio e una femmina. Mio marito, l'uomo che mi ha rovinato la vita, è morto cinque anni fa".

GRAZIA: "Mi chiamo Grazia e sono nata 54 anni fa in un piccolo paese in provincia di Cosenza, Belvedere Marittimo. I miei erano commercianti e si amavano molto e mio padre aiutava mia madre in casa. Il mio errore più grande è stato credere che tutti gli uomini amassero le donne come mio padre amava mia madre".

ZDENKA: "Mi chiamo Zdenka, sono nata nell'Ex Jugoslavia 49 anni fa, ma da 30 vivo in Italia. Ho un marito italiano e una figlia di 9 anni. La violenza esiste nel mondo, ma quando sei piccola e la violenza avviene a casa tu non sei sicura, mai. Non hai dove fuggire. Perdi la fiducia".

BEATRICE: "Mi chiamo Beatrice, ho 56 anni e sono nata a Narni, in Umbria. Quando avevo solo pochi giorni mia madre mi ha abbandonata. Sono cresciuta senza affetto, per questo nella vita ho trovato persone che si sono approfittate di me. Come mio marito che quando ero incinta di tre settimane mi picchiò per la prima volta". 

I RAGAZZI

ELISA: Elisa ha 18 anni, è molto impegnata nel sociale: ha creato un'app e un centralino per aiutare le vittime di bullismo della scuola. Si sente molto coinvolta sul tema della violenza sulle donne; bullismo e violenza di genere sono due declinazioni diverse del medesimo problema: la violenza umana. Trova immediatamente un feeling con Zdenka, vittima di violenza assistita, perché anche lei ha vissuto indirettamente la violenza di genere.

PAOLO: Amante dell'arte in ogni sua forma, Paolo ha appena passato l'esame di maturità al liceo di Ostia, dove ha iniziato ad approfondire la sua passione per il cinema ed il video making seguendo corsi extrascolastici. Maturo e coscienzioso Paolo ha deciso di inseguire i suoi sogni andando a studiare al Dams di Roma. La sua sensibilità gli ha permesso di stabilire da subito un rapporto di mutuale fiducia con Grazia

GIULIA: Giulia ha 18 anni e studia in un liceo di Perugia. Il suo sogno è diventare una giornalista ed è proprio in una sede radiofonica che incontra Beatrice, fondatrice del CAV (Centro Antiviolenza) di Spoleto. I crudi racconti della donna fanno breccia nel cuore di Giulia: il loro incontro sancirà un momento di maturazione per la ragazza che usufruirà dei consigli materni di Beatrice.

PAOLO: Amante dell'arte in ogni sua forma, Paolo ha appena passato l'esame di maturità al liceo di Ostia, dove ha iniziato ad approfondire la sua passione per il cinema ed il video making seguendo corsi extrascolastici. Maturo e coscienzioso Paolo ha deciso di inseguire i suoi sogni andando a studiare al Dams di Roma. La sua sensibilità gli ha permesso di stabilire da subito un rapporto di mutuale fiducia con Grazia.

GIULIA: Giulia ha 18 anni e studia in un liceo di Perugia. Il suo sogno è diventare una giornalista ed è proprio in una sede radiofonica che incontra Beatrice, fondatrice del CAV (Centro Antiviolenza) di Spoleto. I crudi racconti della donna fanno breccia nel cuore di Giulia: il loro incontro sancirà un momento di maturazione per la ragazza che usufruirà dei consigli materni di Beatrice.

DARIO: Dario, 17 anni, è un ragazzo intraprendente e solare che vive a Napoli. La sua passione è la fotografia e passa le sue giornate a raccontare attraverso le immagini le storie dei vicoli di Napoli. Con la sua bicicletta elettrica attraversa la città per immortalare le bellezze partenopee. La sua storia si intreccia con quella di Rosaria. 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita in Italia: 25/11/2020 (TV, Rai3)
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2020
Durata: 56 minuti
Formato: Colore

Cast e personaggi

Regia: Roberto Orazi

Immagini

[Schermo Intero]

IL PROGETTO

Vista la complessità di trattare un tema delicato come quello della violenza di genere, Anele si è avvalsa dell'aiuto della Fondazione Pangea Onlus per l'individuazione delle quattro storie da raccontare. Fondazione Pangea Onlus è una realtà che da oltre 18 anni, grazie a una rete di associazioni locali e con advocacy alle Nazioni Unite, al Parlamento Europeo e Italiano, aiuta donne e bambini che hanno vissuto realtà di discriminazione e di violenza. Inoltre, in collaborazione con la Fondazione, abbiamo strutturato una giornata di formazione per gli studenti selezionati per il progetto: Simona Lanzoni, vicepresidente di Pangea, e Manuela Campitelli, giornalista ed esperta di comunicazione, hanno affrontato con i ragazzi tematiche di contrasto alla discriminazione di genere. Tre le linee principali della formazione: 1) L'aspetto culturale e le radici delle violenza e delle discriminazioni di genere 2) L'aspetto normativo (strumenti e trattati internazionali) 3) L'aspetto della comunicazione

LE SCUOLE

Il progetto prevede il coinvolgimento attivo partecipato di tre Istituti scolastici, appartenenti a diverse regioni italiane: – Liceo Ginnasio Statale Anco Marzio di Ostia (RM) – Liceo Statale Assunta Pieralli di Perugia – Polo Umanistico Antonio Genovesi di Napoli Grazie alla collaborazione partecipata dei Dirigenti Scolastici, abbiamo presentato il progetto a tutti gli studenti, per poi individuare insieme ai docenti, tutor di riferimento, una selezione di ragazzi interessati e coinvolti sul tema. Gli studenti non sono solo oggetto di informazione ma anche soggetto e produttore di informazioni e idee. Il progetto è quindi a tutti gli effetti partecipato.

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