Locandina Il Grinch

Il Grinch (2018)

The Grinch
Locandina Il Grinch
Il Grinch (The Grinch) è un film del 2018 prodotto in USA, di genere Animazione e Commedia diretto da Yarrow Cheney, Scott Mosier. Il film dura circa 82 minuti. Basato sul libro 'How the Grinch Stole Christmas' di Theodor Seuss Geisel. Il cast include Alessandro Gassmann, Benedict Cumberbatch, Cameron Seely, Rashida Jones, Pharrell Williams, Tristan O'Hare. In Italia, esce al cinema giovedì 29 Novembre 2018 distribuito da Universal Pictures. Disponibile in homevideo in DVD da mercoledì 20 Marzo 2019, in Digitale da giovedì 14 Marzo 2019. Al Box Office italiano ha incassato circa 5721530 euro.

Il Grinch racconta la storia di un cinico brontolone che decide di rubare il Natale ma alla fine si lascia commuovere dal generoso spirito natalizio di una ragazzina e cambia idea. Divertente, commovente e visivamente sbalorditivo, è una storia universale sullo spirito del Natale e sull'indomabile forza dell'ottimismo. Il Grinch vive una vita solitaria in una grotta sul Monte Crumpet con il suo fedele cane Max come unica compagnia. Con una grotta piena di strane invenzioni e complicati aggeggi che utilizza per le sue necessità quotidiane, il Grinch incontra ogni tanto solo i suoi vicini del paese di Who-ville, dove è costretto a recarsi quando termina le scorte di cibo. Ogni anno a Natale i Nonsochì interrompono con la sua tranquilla solitudine con le loro celebrazioni sempre più fastose, più luminose e più rumorose. Quando i Whos dichiarano che festeggeranno il Natale tre volte più in grande dell'anno precedente, il Grinch si rende conto di avere solo un modo per proteggere la pace e la tranquillità: rubare il Natale. Per fare ciò, decide che si travestirà da Babbo Natale la notte della vigilia, arrivando addirittura ad intrappolare una renna apatica e disadattata per farle tirare la slitta. Nel frattempo, giù a Who-ville, una ragazzina esuberante che insieme alla sua banda di amici le studia proprio tutte per intrappolare Babbo Natale mentre fa il suo giro per consegnare i regali alla vigilia di Natale, solo per ringraziarlo per l'aiuto dato a sua madre, una donna single oberata di lavoro. A mano a mano che il Natale si avvicina tuttavia, il suo piano bonario rischia di scontrarsi con quello più scellerato del Grinch. Riuscirà Cindy-Lou Who a coronare il suo sogno di incontrare finalmente Babbo Natale? E riuscirà il Grinch a porre fine una volta per tutte al festoso chiasso degli Whos?

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 29 Novembre 2018
Uscita in Italia: 29/11/2018
Data di Uscita USA: venerdì 9 Novembre 2018
Prima Uscita: 09/11/2018 (USA)
Genere: Animazione, Commedia, Family
Nazione: USA - 2018
Durata: 82 minuti
Formato: Colore
Produzione: Illumination Entertainment, Perfect World Pictures (Beijing), Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Budget: 75.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 269.612.735 dollari | Italia: 5.721.530 euro
Soggetto:
Basato sul libro 'How the Grinch Stole Christmas' di Theodor Seuss Geisel.
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 14 Marzo 2019 e in DVD da mercoledì 20 Marzo 2019 [scopri DVD e Blu-ray]

Recensioni redazione

Il Grinch, la recensione
Il Grinch, la recensione
Erika Pomella, voto 8/10
'Il Grinch' riporta al cinema il nemico giurato del Natale, l'essere verde entrato prepotentemente nell'immaginario collettivo, con un film d'animazione che non mancherà di incantare grandi e piccini.

Immagini

[Schermo Intero]

Note di Produzione
Con il loro ottavo film interamente animato, la Illumination e la Universal Pictures presentano IL GRINCH, un nuovo adattamento del tanto amato libro di Theodor Geisel (alias Dr. Seuss) che è ormai un classico per le vacanze. Il Grinch racconta la storia di un cinico brontolone che decide di rubare il Natale, ma finisce invece col commuoversi e ravvedersi grazie al generoso spirito natalizio di una ragazzina. Divertente, edificante e visivamente sbalorditivo, Il Grinch racconta una storia universale sul potere di redenzione della gentilezza e sul vero spirito del Natale.
Il candidato all'Oscar BENEDICT CUMBERBATCH presta la sua voce al Grinch, che vive sul Monte Crumpit in compagnia del suo fedele cane, Max. Isolato in una grotta piena di invenzioni e complicati attrezzi che utilizza per le sue necessità quotidiane, il Grinch entra in contatto con i suoi vicini solo quando deve avventurarsi nel paese di Chissarà per fare la spesa.
Ma ogni anno a Natale i Chissaranno disturbano la sua solitudine con le loro celebrazioni sempre più grandi, più luminose e fastose. Quindi, quando i Chissaranno – compreso il sempre allegro vicino di casa Bricklebaum (KENAN THOMPSON) – dichiarano che quest'anno festeggeranno il Natale in maniera tre volte più grande, il Grinch si rende conto che per lui c'è solo un modo per ritrovare pace e tranquillità: deve rubare il Natale. Per fare ciò, decide di traverstirsi da Babbo Natale la notte della vigilia, arrivando addirittura a intrappolare una renna apatica di nome Fred per farle tirare la slitta.
Nel frattempo, giù a Chissarà, Cindy Lou Chi (CAMERON SEELY di The Greatest Showman) – una ragazzina esuberante e animata dallo spirito natalizio, insieme alla sua banda di amici, sta studiando un modo per catturare Babbo Natale mentre questi fa il suo giro per consegnare i regali la notte della vigilia, per chiedergli di aiutare sua madre, Donna Chi (RASHIDA JONES), single ed oberata di lavoro. Mentre si avvicina il Natale, tuttavia, il piano altruistico di Cindy-Lou minaccia di scontrarsi con quello più nefando del Grinch. Riusciranno la gioia e l'ottimismo a trionfare sulla scontrosità e sul cinismo?
Il vincitore del Grammy PHARRELL WILLIAMS, che ha ottenuto una candidatura all'Oscar per la sua canzone originale "Happy" del film Cattivissimo Me 2 della Illumination, presta la voce al Narratore. E la leggendaria attrice ANGELA LANSBURY, vincitrice di cinque premi Tony sei Golden Globe e dell'Oscar alla carriera, regala al pubblico una chicca straordinaria  come voce del sindaco di Chissarà.
Prodotto dal fondatore e CEO della Illumination CHRIS MELEDANDRI e dalla sua partner di sempre nella produzione JANET HEALY – che ha seguito lo sviluppo e la realizzazione di ogni film della Illumination sin dalla creazione della casa di produzione oltre un decennio fa – Il Grinch reinventa il libro del 1957 How The Grinch Stole Christmas! per una nuova generazione, pur rimanendo fedele alla visione e all'intento del suo autore, Theodor Geisel (alias Dr. Seuss). Profondamente rilevante per i nostri tempi, Il Grinch è un racconto sul potere che ha il perdono di trasformare le persone, ed è un film che si rivolge ad un pubblico di tutte le età invitandolo ad essere fiducioso, compassionevole e generoso, non solo a Natale, ma ogni giorno dell'anno.
Il Grinch è diretto da SCOTT MOSIER (produttore di Clerks – Commessi, e di In cerca di Amy) e YARROW CHENEY (co-regista di Pets – Vita da animali), ed è stato scritto da MICHAEL LESIEUR (Le spie della porta accanto) e TOMMY SWERDLOW (Cool Runnings – Quattro sotto zero), ed è basato sul libro di Dr. Seuss. Il montaggio del film è di Chris Cartagena (Free Birds – tacchini in fuga), e le scenografie sono di COLIN STIMPSON (Pets – Vita da animali). Le musiche sono state composte dal quattro volte candidato all'Oscar DANNY ELFMAN (Nightmare Before Christmas, Coraline e la porta magica), con una canzone originale – "I Am The Grinch" – del candidato al Grammy TYLER, THE CREATOR, che interpreta anche una versione contemporanea del tema dello special per la TV, "You 'Re a Mean One, Mr. Grinch', rielaborata insieme ad Elfman.
Il film è prodotto da CHRIS RENAUD (Cattivissimo Me 3, Minions), LATIFA OUAOU (produttrice de Il gatto con gli stivali) e AUDREY GEISEL (Lorax – Il guardiano della foresta, Ortone e il mondo dei Chi).

LA PRODUZIONE, Alla ricerca del Grinch        
Nessuno, è giusto sottolinearlo, era più organizzato e pronto per adattare Il Grinch in una animazione a 3D del CEO dell'Illumination Chris Meledandri. Non solo aveva adattato con successo per il grande schermo altri due libri di Dr.Seuss – con il film del 2008 Ortone e il mondo dei Chi e con quello del 2012 Lorax – Il guardiano della foresta – ma la sua società, la Illumination, ha dominato il mondo dell'animazione per oltre un decennio con personaggi dolci e sovversivi e storie sorprendenti, tra i quali Pets – Vita da animali, Sing, e in particolare Gru e i suoi servitori nella serie cinematografica di Cattivissimo Me, che ha incassato più di 3 miliardi e 700 milioni di dollari in tutto il mondo.
Meledandri confessa di essersi sempre sentito attratto dai personaggi deliziosamente imperfetti a partire dal Grinch. "Fin dalla tenera età mi hanno sempre colpito i personaggi che avevano un lato malvagio, specialmente quelli di una malvagità divertente che poi, però, si redimevano", spiega Meledandri. "In molti film della Illumination, ricorre sicuramente il tema dei personaggi che sono un po' strambi. Quindi How The Grinch Stole Christmas! è stata per me una lettura formativa. Sono cresciuto in una famiglia nella quale abbondavano i libri di Dr.Seuss".
Ma è stato il famoso special televisivo della CBS – andato per la prima volta in onda nel 1966 diretto da Chuck Jones, con la voce di Boris Karloff – ad avere un impatto particolare su Meledandri. "Quel classico di Chuck Jones era ogni anno uno segnale preciso che il Natale stava arrivando", dice. "È diventato una tradizione natalizia nella mia famiglia".
Meledandri in seguito ha trasmesso quella tradizione alla sua famiglia quando è diventato a sua volta genitore. "Storie come Il Grinch, le condividi con tuo figlio, ma in realtà piacciono anche a te a causa di quel lato sovversivo, di quel lato ribelle. E' una storia che non invecchia mai. C'è qualcosa in quell'umorismo che non ti annoia mai, non importa quante volte tu abbia già letto la favola, o quante volte abbia già incontrato quel personaggio".
La decisione di fare de Il Grinch un film è stata quasi scontata, sia per Meledandri che per la vedova di Geisel, Audrey. "Audrey Geisel è stata produttrice esecutiva non solo de Il Grinch, ma anche dei due film che abbiamo realizzato precedentemente", afferma Meledandri. "La decisione di adattare Il Grinch è stata presa di comune accordo con Audrey. Abbiamo parlato di tutte le altre possibilità, e sentivo che questa sarebbe stata la storia migliore per la nostra terza collaborazione, e anche il momento ci è sembrato quello più giusto".
Quindi quando si è trattato di adattare il libro di 69 pagine di Geisel e trasformarlo in una storia in tre atti per un lungometraggio, Meledandri, insieme alla sua collega produttrice Janet Healy e al loro team creativo, hanno deciso di espandere le storie dei personaggi – e in particolare il personaggio del Grinch – pur rimanendo fedele alla narrativa e all'intento emotivo del libro.
"Quando abbiamo deciso di espandere Il Grinch, ci siamo imposti di rispettare assolutamente il fine principale del libro", afferma. "Abbiamo elaborato gli elementi classici del racconto cercando di renderli originali, ma soprattutto abbiamo cercato di entrare nella mente di Theodor Geisel, per riprodurre il suo tipo di narrazione".
Il fulcro emotivo del film sarebbe stata la domanda cui desideravamo dare una risposta: come ha fatto il Grinch a diventare così?" E questo ha portato ad uno sviluppo organico del tutto", spiega Meledandri. "Al centro di questa storia c'è un personaggio che è stato ferito emotivamente da bambino. Il suo obiettivo è quello di eliminare la gioia negli altri perché a lui è stata negata. E anche se questo non fa parte del testo originale, era comunque, a mio parere, l'intenzione di fondo di Theodor Geisel. La proiezione di quel dolore emotivo è un personaggio che si è chiuso in se stesso, che sfugge alla società che lo circonda. E ci vuole dunque il personaggio più innocente e ottimista che si possa immaginare – in questo caso, Cindy Lou Chi – per riportarlo alla vita, per farlo aprire nei confronti degli altri, per fargli credere nel bene".
E' iniziato così un serio percorso di esplorazione psicologica per definire le potenziali cause che avevano portato quel personaggio ad essere così chiuso in se stesso ed impermeabile – o ostile – alla gioia degli altri. "La cosa più importante era identificare la causa del danno emotivo", dice Meledandri. "La maggior parte di noi si porta dietro dei traumi psicologici fin dall'infanzia, e spesso, quella sofferenza genera meccanismi di difesa e adattamento. Ma tali meccanismi non possono essere trasformarci in esili volontari solo per proteggerci da potenziali nuove ferite, perché crescere significa essere in grado di lasciarseli alle spalle ed aprirsi alle varie esperienze positive che la vita ha da offrirci, prima tra tutte il contatto con gli altri. Questo è ciò che succede al Grinch, e quello che abbiamo scoperto nel raccontare la storia: lo incontriamo da bambino, ferito nei sentimenti, e poi lo vediamo reagire negativamente nei confronti di chi incontra da adulto, offrendo al pubblico l'occasione di comprendere come è arrivato ad essere quello che è. Ci fa comprendere meglio chi sia il Grinch e perché si comporti come si comporta. E la storia che raccontiamo ci permette di mostrare come riesca a guarire dalle sue ferite psicologiche". Altrettanto importante, tuttavia, è stato il fatto che gli altri personaggi del film non sapessero nulla del passato del Grinch. Poiché questa è una storia di perdono e redenzione, i Chissaranno alla fine devono perdonare il Grinch non perché comprendono le cause del suo dolore, ma per un gesto di più grande generosità. "Lo perdonano, in fondo, perché lui lo chiede", dice Meledandri. "Non hanno bisogno di una spiegazione approfondita del perché ritenga di essersi meritato il loro perdono".
Il risultato, dice Meledandri, è un film con un messaggio che va dritto al cuore degli spettatori, e che continua ad accompagnarli anche dopo che sono usciti dal cinema. "Avendo visto il film mentre lo realizzavamo, amo davvero questa sensazione di speranza che il film ti lascia dentro. E ciò significa che il personaggio riesce veramente superare molte delle cose negative che lo bloccavano: il desiderio di proteggersi da ulteriori possibili ferite e dalla possibilità di essere respinto. Infatti alla fine è lui stesso che abbatte definitivamente il muro di meschinità che aveva eretto per proteggersi".
L'obiettivo principale della Illumination era quello di mantenere gli elementi fondamentali della storia pur attualizzando un racconto di sessant'anni fa. "Una delle nostre sfide primarie era quella di riuscire a rileggere la storia con gli occhi di un mondo più moderno", dice Meledandri. "Da un lato, volevamo che la narrazione rimanesse senza tempo. Ma Geisel era consapevole della società sua contemporanea. Non era confinato in un periodo storico dal quale non deviava mai. Con l'evolversi della cultura, anche i riferimenti visivi nel suo lavoro mutavano. Quindi abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra la necessità di rendere i temi più moderni e pertinenti, toccando gli aspetti della vita contemporanea, e quella di non compromettere la natura classica delle ambientazioni".
Chissarà, per esempio, è stata fortemente modernizzata e trasformata da un sonnolento villaggio ad una piccola città completamente autonoma, moderna, tridimensionale, con il proprio negozio di alimentari, gli autobus e altri mezzi di trasporto automatizzati (e con i Chissaranno che corrono per riuscire a prenderli). Negozi e aziende di tutti i tipi operano tra la magia e il desiderio di festività natalizie. Le luci si accendono e brillano come mai prima d'ora. I cori di Natale sono un po' più vivaci. I Chissaranno ora hanno un vero lavoro e qualche volta faticano ad arrivare alla fine del mese, proprio come la madre single Donna Chi, che da sola provvede ai suoi due gemelli e a sua figlia Cindy-Lou, lavorando lunghe ore e facendo anche i turni di notte.
Ma in mezzo a tutto questo trambusto, Meledandri e il suo team erano determinati a non dimenticare il cuore che batte al centro della storia e che, per molti aspetti, è ancora più rilevante oggi di quanto non lo fosse 60 anni fa. "Credo che il periodo in cui viviamo presenti innumerevoli ostacoli, più di quanti ne abbia mai incontrati in qualsiasi altro momento della mia vita, ostacoli che potrebbero facilmente renderti cinico o farti cadere in preda alla disperazione", dice Meledandri. "Tuttavia, la chiave per affrontare queste difficoltà è cercare di mantenere l'ottimismo, di ritrovare il contatto con il nostro prossimo e cercare e non voltare le spalle alla gioia. E questo è possibile solo quando ti avvicini veramente a quelli che sono intorno a te. Mi piace raccontare storie che invitano ad aver fiducia a dispetto delle circostanze sfavorevoli del momento. Quindi, spero, che il messaggio portante del film arrivi al pubblico e che in qualche modo lo possa incoraggiare a non mollare nei momenti difficili".
Questa speranza è condivisa dalla sua collega produttrice, Janet Healy. "Spero che nel vedere questo film, le persone si sentano ispirate e piene di speranza", dice. "Penso che comunichi un messaggio forte sull'importanza delle nostre famiglie, delle nostre comunità, dell'inclusione e del sapere abbracciare la diversità che esiste tra noi. Con atti di compassione e gentilezza possiamo migliorare notevolmente la vita degli altri e possiamo contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo. Il messaggio sul perdono che ha il potere di redimere e che sulla generosità che può veramente trasformare le persone non è valido solo per il periodo delle festività natalizie, ma tutto l'arco dell'anno".

I Realizzatori
Per la regia del film, Meledandri e la Healy hanno voluto due professionisti, Scott Mosier e Yarrow Cheney, entrambi alla loro prima esperienza come registi di un lungometraggio animato. "E' una cosa abbastanza normale per noi della Illumination, perché in passato abbiamo già offerto a molti registi l'opportunità di cimentarsi con qualcosa di nuovo", spiega Meledandri.
Cheney lavora con la Illumination da quando è stata fondata la società di produzione, inizialmente come scenografo del primo film dello studio, Cattivissimo Me. In seguito è stato uno dei registi di Pets – Vita da animali, e ha anche diretto Puppy, uno dei famosi cortometraggi dello studio. "Possiede un'incredibile immaginazione visiva, cosa che è evidente nel film", spiega Meledandri. "Non è solo dovuta suo senso del design, ma anche alla sua capacità di creare una perfetta sintonia tra la narrazione e quella verbale".
Mosier, al contrario, viene dal cinema non di animazione, avendo lavorato con Kevin Smith alla realizzazione di film come Clerks – Commessi e In cerca di Amy. "Scott ha avuto un breve esperienza col cinema di animazione quando hanno trasformato Clerks – Commessi in una serie animata della Disney", racconta Meledandri. "Penso che l'animazione lo abbia sempre intrigato. Come produttore da molto tempo, è stato davvero un film-maker. È un montatore bravissimo, un meraviglioso narratore e ha anche avuto qualche esperienza nella produzione di film di animazione prima di venire da noi. Pensavo che con Yarrow avrebbero formato una coppia vincente, e infatti la cosa ha funzionato magnificamente".
Per Mosier e Cheney, Il Grinch si è rivelato un lavoro da sogno, su vari livelli. "Questo personaggio del Grinch che ritrova la gioia, se stesso e la famiglia, tutte cose che aveva precedentemente respinto, da vita ad una storia molto potente", dice Cheney. "E  poi lo immergi nel Natale e nella neve e in tutta la gioia di Chissarà, nel design di questo mondo completo, a costituire un insieme veramente magico. Amo il Natale, quindi gli anni trascorsi a realizzare un film di Natale sono stati per me molto piacevoli. È stata una gioia lavorarci".
Mosier si è accorto che la realizzazione del film lo ha portato ad apprezzare anche in maniera più profonda il lavoro originale di Dr. Seuss. "Il suo mondo è così straordinario – non solo il mondo de Il Grinch ma il mondo di Seuss: le rime e le strane creature e le parole inventate e tutto il resto", racconta Mosier. "Quindi avere l'opportunità di costruire il nostro mondo a partire da tutto quel materiale nel quale ho potuto immergermi completamente … era una cosa alla quale non potevo certamente rinunciare".
È lo spirito di squadra, spiega la Healy, che rende gli anni di duro lavoro su un film come Il Grinch così profondamente soddisfacenti. "Portare sullo schermo questo tipo di film richiede il lavoro di una immensa comunità di talenti creativi e maghi della tecnica", dice. "Ed alla fine di ogni giornata di lavoro si possono ammirare i risultati sorprendenti ottenuti grazie all'impegno e alla maestria delle centinaia di persone che fanno parte della squadra dei realizzatori e che rendono le performance e le immagini più realistiche di quanto potremmo mai immaginare. Ogni artista aggiunge qualcosa di straordinariamente speciale al tutto e l'effetto totale è un dono per gli occhi, che ci godiamo ogni giorno per tutto il periodo della produzione".
"Ma produciamo questi film anche per noi stessi, oltre che per i bambini e gli adulti di tutto il mondo", spiega la produttrice. "Visioniamo le immagini migliaia di volte, ancora e ancora, e anche dopo così tante visioni ridiamo ancora alle battute, veniamo commossi dalle scene drammatiche e rimaniamo stupiti dalla ricchezza dlle immagini. È favoloso lavorare alla realizzazione di questi film insieme a così tanti grandi artisti, ed è un enorme privilegio ogni giorno sapere che il risultato farà sorridere i bambini che poi ricorderanno con affetto i mondi immaginari che tutti abbiamo contribuito a creare".

I PERSONAGGI

Il Grinch, Benedict Cumberbatch
"Quando abbiamo cominciato a cercare un attore per la voce del Grinch, eravamo consapevoli che la posta in gioco era molto alta", spiega Meledandri. "Volevamo qualcuno che potesse dare al film un'immediata credibilità; qualcuno che, dando voce al Grinch, avrebbe rispecchiato l'ambizione e la sostanza del progetto. Non sapevamo se a Benedict Cumberbatch sarebbe interessato il ruolo, ma appena abbiamo ascoltato la sua voce sulle immagini del Grinch, ci siamo subito resi conto che avrebbe creato una versione assolutamente particolare del personaggio, una versione ricca di umanità, ma nella quale sarebbe stato facile cogliere anche il lato comico e quello malvagio".
Il Grinch di Cumberbatch è più birichino che crudele, più irritabile che semplicemente meschino. La sua motivazione nel rubare il Natale non è punire i Chissaranno, ma semplicemente fare in modo che tutta la follia del Natale si fermi in modo che lui non debba occuparsene. Ed è un personaggio che lotta costantemente con i propri problemi. È assediato e infastidito da tutto il caos delle vacanze. Ad un certo punto però è costretto a scendere nella cittadina di Chissarà perché ha finito le provviste. Aveva fatto scorte sufficienti fino a dopo Natale, ma lo stress delle vacanze lo ha portato a mangiare per il nervosismo, quindi le sue credenze si sono svuotate prima del tempo. E a differenza di ciò che accadeva nello speciale televisivo del 1966, il suo rapporto con il cane, Max, è più simile a un'amicizia leale che ad un rapporto cane-padrone, anche se sofferente per uno squilibrio di potere importante. (Questo nuovo Grinch è molto più curato e ha un'assicurazione medica che comprende le cure dentali).
"Il personaggio è sempre stato percepito da coloro che lo circondavano come un fuorilegge", spiega Meledandri. "Ma una delle mie parti preferite del nostro racconto di questa storia – e della sua incarnazione nell'immaginario originale di Theodor Geisel – era la nozione che questo personaggio vive in una sorta di esilio volontario, opponendosi a tutti coloro che lo circondano, desideroso di rubargli il loro momento più gioioso dell'anno, ma alla fine della storia c'è chiaramente il perdono, e per lui arriva la redenzione. Questi due elementi – la redenzione e il perdono – sono una parte così importante della nostra cultura, ma a volte li perdiamo entrambi di vista".
Cumberbatch ha accettato il ruolo per due motivi principali. Il primo, spiega, era che il film veniva realizzato dalla Illumination. "Il loro catalogo è stracolmo di prodotti fantastici, i film sono arguti, intelligenti, commoventi e c'è del buono in ciascuno di essi", spiega. "Con questo film, hanno mostrato una grande ammirazione per il libro originale, cosa che provo anche io. Inoltre sono semplicemente fantastici come persone ed è un piacere lavorare con loro".
La seconda ragione è stata la decisione dei registi di scavare nella storia e nel background psicologico del Grinch. "Era importante per me che raccontassimo la storia di qualcuno che si comportava in un certo modo per dei motivi ben precisi, prima di cambiare", spiega Cumberbatch. "Una volta che capisci perché il Natale è così doloroso per lui, cominci a stare un po' dalla sua parte". Inoltre, dice, interpretare il Grinch è stato spesso un grande divertimento. "Penso che tutti provino un brivido perverso e divertito nel vedere come si comporta il Grinch e di quanto sia scorbutico", dice. "È divertente, e spero che sia ciò che verrà ricordato di questo Grinch. È molto spiritoso ed è consapevole di sé. Il suo cuore può essere di due taglie più piccolo, ma al centro di questo film pulsa un cuore molto grande".
Meledandri dice che lui e i suoi registi Mosier e Cheney non avrebbero potuto essere più felici della performance di Cumberbatch e del suo spirito collaborativo. "È stato un magnifico partner creativo per Scott e Yarrow e anche per me", afferma Meledandri. "Siamo entusiasti di aver potuto approfittare del suo incredibile talento".

Max
Il fedele compagno a quattro zampe del Grinch non dice una parola, ma la sua devozione al padrone permette al pubblico di cogliere la grande bontà del personaggio. "La relazione tra il Grinch e Max è la relazione più importante del film", spiega Mosier. "Quando il cuore del Grinch diventa tre volte più grande alla fine del film, Max è il personaggio che da sempre sapeva che sarebbe successo".
E in questa nuova versione, è molto più di un semplice animale domestico. "Max è il migliore amico del Grinch", racconta Benedict Cumberbatch. "Max fa di tutto per il Grinch. È un barista, un servo, un cane da slitta, un amico, un consolatore, un compagno, un cane da guardia, uno che paventa una certa indifferenza. È un cane straordinariamente abile. Se solo ci fossero più Max nel mondo sono sicuro che alcuni dei nostri problemi verrebbero risolti. Ma è un personaggio straordinario e, come la maggior parte degli animali, probabilmente ruberà a scena. È adorabile, e la sua lealtà verso il Grinch è quasi straziante. È così fedele a questo personaggio cos' verde ed avaro. Alla fine riscuote il pegno, ma prima dovrà fare parecchia strada".
Max è anche, in qualche modo, un surrogato del pubblico. "Nel corso del film, anche se abbiamo la sensazione che Max potrebbe non condividere tutti gli atteggiamenti del Grinch, lo ama al punto da essere disposto a seguirlo ovunque", spiega Meledandri. "Uno dei momenti più dolci del film è quando Max scopre, molto avanti nella storia, che il Grinch gli ha fatto un regalo di Natale. Scott e Yarrow sono riusciti a cogliere la vera essenza di Max conferendo al suo personaggio qualità che sono sagge e leggermente antropomorfizzate senza mai dimenticare che si tratta comunque di un cane. Il pubblico lo vede sempre come il cane che è".

Cindy-Lou Chi, Cameron Seely
Sia nel libro originale che nello speciale TV, Cindy-Lou Chi è una bambina piccola, "non ha più di due anni", e la sua interazione con il Grinch mascherato da Babbo Natale si limita al domandargli perché stia rubando il loro albero di Natale nel cuore della notte. In questa nuova versione, invece, è un po' più grande, e decide di rapire Babbo Natale per chiedergli di aiutare sua madre che lavora troppo ed è molto stanca. "Cercavamo un personaggio che fosse l'antitesi del Grinch", racconta Meledandri. "Qualcuno di incredibilmente volenteroso e che incarnasse l'ottimismo proprio dell'infanzia. È un personaggio molto positivo, ma anche abbastanza saggio. Abbiamo parlato molto del perché la sua strada si sarebbe incrociata con quella di Babbo Natale – o del Grinch sotto mentite spoglie – e della necessità di affidarle una missione da lei stessa scelta. E' la sua determinazione a mettere questi due personaggi in rotta di collisione."      Lo scontro diventa in definitiva il catalizzatore del cambiamento (e della crescita) del cuore del Grinch. "Comincia con lei l'intero processo di trasformazione del Grinch", spiega Cumberbatch. "È una ragazzina molto vivace che rappresenta tutto ciò che il Natale dovrebbe essere: pensare alle altre persone, essere generosi e gentili. Ed è lei a far scioglie il Grinch. Non vuole regali per se, e questo lo sorprende davvero. È il primo pezzo del puzzle che lo aiuterà a comprendere le vere ragioni per cui si celebra il Natale".
"Cindy-Lou è la luce ", dice Mosier. "Lei vede il buono in chiunque e la cosa che desidera più di ogni altra è aiutare sua madre. Non desidera nulla per se. Quel disinteresse, quell'amore, fanno crollare tutte le certezze del Grinch riguardo ai Chissaranno, al Natale – a tutto".
Per il ruolo, i registi hanno scelto la giovanissima attrice Cameron Seely, che aveva interpretato la figlia di PT Barnum, Helen, nel film The Greatest Showman. "Quando devi trovare qualcuno che omterpreti il ruolo di un bambino hai due opzioni", dice Meledandri. "O scegli un bambino attore oppure un adulto che sia in grado di recitare con una voce da bambino. Generalmente preferiamo prendere un bambino, ma in quel caso hai a che fare con un'incognita molto più grande, e la scelta implica una ricerca molto vasta. Così, quando il nostro team ha trovato Cameron, Scott è rimasto subito colpito dalla sua voce ed ha poi trascorso un po' di tempo a lavorare con lei. Dal momento in cui hanno iniziato a lavorare insieme, ha intuito il suo potenziale, e caspita se aveva ragione! Ha lavorato come una professionista con quindici anni di esperienza, e non ha nemmeno dieci anni".

Il Narratore, Pharrell Williams
Il Narratore svolge un ruolo cruciale ne Il Grinch, non solo contribuendo a stabilire il tono della narrazione, ma anche creando un contesto essenziale attorno alla storia stessa. E' lui la porta che permette al pubblico di entrare nei cuori e nelle menti dei personaggi, e in particolare nei pensieri e nei sentimenti del Grinch. Quando i cineasti hanno iniziato a pensare a chi potesse interpretare al meglio quel ruolo, una persona è immediatamente balzata in cima alla lista. Pharrell Williams aveva scritto la colonna sonora, le musiche e le canzoni per il grande successo del 2010 Cattivissimo Me – che ha segnato la sua prima collaborazione con lo studio – ed ha poi continuato a collaborare alla realizzazione di tutti i film della fortunata serie cinematografica, scrivendo peraltro la canzone "Happy" per Cattivissimo Me 2, che gli è valsa una candidatura all'Oscar. "Il legame tra Pharrell e la Illumination è iniziato con Cattivissimo Me trasformandosi subito in dinamico rapporto di collaborazione", dice Meledandri. "Il suo lavoro è stato fondamentale nel contribuire a definire la personalità distintiva di Cattivissimo Me, e il nostro obiettivo collettivo è quello di continuare ad esplorare questa espressione creativa che è nuova per entrambi. Ora abbiamo ampliato la collaborazione all'esame di progetti da produrre insieme. Si è trattato di un passo ovvio e del tutto naturale, data la nostra sensibilità comune e il rispetto reciproco".
Meledandri ha chiesto a Williams di essere la voce narrante de Il Grinch – ruolo che era stato da Boris Karloff nello speciale TV – non solo perché si trattava della scelta giusta, ma anche perché Meledandri immaginava che avrebbe potuto aprire una nuova strada creativa per l'artista alla Illumination. "La narrazione di Pharrell costituisce una sorta di anima del film", spiega Meledandri. "Mentre usa la sua voce naturale per il ruolo, so che ci sono innumerevoli voci di personaggi nella sua testa, in attesa di venire fuori per i film futuri. Pharrell è un consulente fidato e un amico della Illumination e prevediamo molte altre collaborazioni in futuro".
Williams spiega che l'idea di fargli narrare il film è dovuta totalmente alla visione e alla lungimiranza di Meledandri e alla forza della loro collaborazione. "Chris continua a vedere in me cose di cui io non mi rendo nemmeno conto", afferma Williams. "È stata una sua idea che fossi io a narrare il film. Non avrei mai immaginato di fare qualcosa del genere. In effetti, io non potrei obiettivamente giudicarmi in grado di fare una cosa, ma sento che è quello che possono invece fare gli amici, le persone che ti conoscono veramente; loro comprendono il tuo potenziale. È fantastico collaborare con un rispettato collega".
Anche se non aveva mai narrato un film prima, Williams racconta che si sentiva tranquillo perché poteva sapeva di poter contare sulla guida di registi esperti. "Mi hanno indicato come sfruttare le diverse parti delle mie emozioni senza modificare coscientemente me stesso", dice. "Potevo permettere a quelle emozioni pure di venire fuori, il che è qualcosa che non faccio mai perché sono un produttore, e mantengo sempre il controllo. Ma trovo che le mie cose migliori vengano quando invece mi lascio andare. Emergono le migliori versioni di me. Chris è stato così intelligente da capirlo. Sono molto grato per questa esperienza. Sono cresciuto guardando Il Grinch in TV ogni Natale. Da bambino, cresciuto al 1021 di Atlantis Drive, non avrei mai immaginato che un giorno sarebbe stata la mia voce quella del narratore di questa nuova versione".

Bricklebaum, Kenan Thompson
Nessuno ama il Natale quanto il vicino più vicino del Grinch, Bricklebaum. "È un tipo così irritante", scherza Cumberbatch. "No, in tutta onestà, è pura gioia instancabile. Bricklebaum è una sorta di personificazione dello spirito natalizio, molto esuberante, gioioso e irrefrenabile. È l'esatto opposto del Grinch e rappresenta un ostacolo al suo isolamento e alla sua solitudine, cosa che per quest'ultimo diventa davvero fastidiosa".
Per trovare un attore in grado di catturare lo spirito vivace di Bricklebaum, i registi si sono rivolti alla star del Saturday Night Live, Kenan Thompson. "Ho adorato le performance di Kenan Thompson al SNL che guardo da anni, e ritengo che la sua sia una voce molto particolare e incredibilmente divertente", spiega Meledandri. "È una sorta di incarnazione vocale della comicità. La comicità di molti attori dipende molto dalla loro fisicità, ma quella di Kenan è quasi tutta nella voce. È semplicemente fantastico".
Secondo Thompson, il ruolo gli ha permesso di sfruttare il suo cicalino interiore. "Mi hanno mostrato una foto di Bricklebaum ed è bastato", racconta Thompson. "E' un tipo così grosso, allegro, spumeggiante, robusto e montanaro! Un solo sguardo a quella grande barba scompigliata e sapevo esattamente quale sarebbe stata la sua voce. Inoltre, non capita tutti i giorni di avere la possibilità di diventare un nuovo personaggio di Seuss, quindi per me è stato un vero piacere".

Donna Chi, Rashida Jones
Donna Chi è una madre single, affettuosa e sempre di corsa, di tre figli: Cindy-Lou e i gemelli Buster e Bean. Per quanto faccia, non riesce a fare carriera e, anche se cerca di nascondere lo stress, sua figlia si rende conto della sua immensa stanchezza. Donna è un nuovo tipo di madre nel cinema di animazione – imperfetta, ancorata alla verità della nostra epoca moderna, e un personaggio che rappresenta la realtà di molti dei genitori che vedranno il film. Trovare un attore che potesse interpretarla con autenticità e grazia era cruciale. I dialoghi di Donna possono facilmente diventare sdolcinati se interpretati dell'attrice sbagliata. Fortunatamente invece i registi ne hanno trovato una perfetta. "Siamo stati così fortunati da riuscire a convincere Rashida Jones ad interpretare il ruolo", dice Meledandri. "Rashida è infallibile. Qualsiasi battuta le dai da leggere lei indovina tempi e tono. Migliora qualsiasi cosa tocchi, ed è stata una vera gioia averla coinvolta in questo progetto".

Fred
" Fred è uno dei nuovi personaggi più inaspettati del film", spiega Meledandri. E come nuovo personaggio probabilmente diventerà il giocattolo preferito di tutti i bambini. Una renna piuttosto apatica che ha a che fare con il Grinch all'inizio del film, nella fase di pianificazione del furto del Natale. Il Grinch tenta di catturare una renna per farle tirare la sua slitta alla vigilia di Natale, ma proprio mentre si avvicina al branco, una capra belante le spaventa e le fa scappare. Tutte tranne Fred, che sta brucando una zolla erbosa.
Come Max, Fred non parla mai, ma diventa rapidamente una dolce aggiunta a tutti i malumori del Grinch. "Fred prende davvero questa piccola famiglia – Grinch e Max – e la trasforma in una famiglia di tre entità", spiega Meledandri. "È così pieno di buone intenzioni e ti conquista – e conquista anche il Grinch – con umorismo e simpatia. Fred arriva quando la storia è già avanti, il che significa che non può aiutare il Grinch alla vigilia di Natale, ma tra i due si stabilisce un legame così forte che proprio quando meno ce lo aspettiamo, Fred arriva e toglie il Grinch dai guai in un momento difficile". Inoltre, è un gran coccolone.

Groopert, Izzy, Ozzy e Axl
Groopert, Izzy, Ozzy e Axl sono la banda di amici di Cindy-Lou, che lei mette insieme per farsi aiutare a catturare Babbo Natale. "La banda di Cindy-Lou è quel gruppo di amici che avevi da bambino sui quali potevi sempre contare quando avevi bisogno di aiuto per fare qualcosa", dice Mosier. Groopert è il capo banda che aiuta ad orchestrare la coraggiosa missione di Cindy-Lou". Groopert è il migliore amico di Cindy-Lou e insieme a lei cospira per riuscire a farle incontrare Babbo Natale", dice Meledandri. Ha anche un tratto distintivo che sicuramente delizierà i fan dell'animazione in tutto il mondo. "Una delle cose che preferisco di Groopert," aggiunge Meledandri, "è che ha la più grossa testa di capelli rossi che si sia mai vista in un personaggio animato."
Izzy, la ragazzina più piccola, sprofondata in un paraorecchie e in una sciarpa troppo grande, "è il cervello del gruppo", spiega Mosier. "È organizzata e operativa. È la persona che mantiene il gruppo concentrato e gli fa portare a termine le imprese. "Ozzy, con i suoi grossi occhiali da lavoro" è il ragazzino spiritoso", dice Mosier. "Succhia sempre un bastoncino di zucchero anche quando non è Natale. È sempre nei guai, quindi non ha paura di gettarsi a capofitto in una delle missioni di Cindy-Lou". E Axl, alto e allampanato, al confronto è rilassato. "Non è semplice convincerlo", dice Mosier. "Ma una volta che ci si riesce, lui è con gli altri al cento per cento. È anche il più alto di tutti, quindi deve fare tutto il lavoro che è a due metri da terra".

Il sindaco, Angela Lansbury
Per il piccolo ma fondamentale ruolo del sindaco di Chissarà, i cineasti avevano bisogno di un attore con una voce immediatamente riconoscibile – e una voce che potesse trasmettere maturità, calore e gravità. "Non era un ruolo importante", dice Mosier, "ma in alcune scene chiave il personaggio deve parlare per l'intera città e rappresentare Chissarà". Non ci è voluto molto tempo prima che la scelta cadesse su una certa leggenda del piccolo schermo, vincitrice del premio Tony, che aveva già recitato in tanti classici film per famiglie di diverse generazioni, tra i quali Pomi d'ottone e manici di scopa del 1971 e La bella e la bestia del 1991. "Eravamo in riunione e qualcuno ha nominato Angela Lansbury", dice Mosier. "Immediatamente, tutti hanno risposto, 'Fantastico. È perfetta. "Voglio dire, chi potrebbe dare vita a quel personaggio meglio di lei?"

La Capra Urlante
Non ha una sola battuta e ha meno tempo sullo schermo di qualsiasi altro personaggio, ma una capra selvatica con un belato particolarmente terrificante da scena ad uno dei momenti più comici del film. Mentre il Grinch è a caccia di una renna da catturare per farle trascinare la slitta alla vigilia di Natale, il suo piano viene sventato quando, senza preavviso, una capra belante avverte la renna della presenza del Grinch.
"Avevamo già una versione della scena con il Grinch che partiva alla ricerca di renna, ma sentivamo tutti che mancava qualcosa", spiega Mosier. "Mi ricordo che stavamo pranzando quando qualcuno in rete ha visto il video di una capra che belava fortissimo. Era stato montato su una canzone di Taylor Swift, e non siamo riusciti a smettere di ridere. "Improvvisamente, ci è venuta l'idea, e hanno messo il belato nella scena, solo per vedere cosa sarebbe successo. "Ha funzionato alla grande", dice. "Così alla grande che abbiamo deciso di concludere il film con quel belato!" Per completare il film, ovviamente, i realizzatori hanno chiesto agli Skywalker Sound di creare un suono unico di capra urlante – uno che, incredibilmente, potesse essere ancora più snervante (e più divertente) di quello di una capra vera. Non chiedetegli come hanno fatto. "Beh", dice Mosier, "quello è un segreto della Skywalker".

THE DESIGN

Filosofia di base e panoramica generale
Dopo due precedenti adattamenti dei lavori di Dr. Seuss, Meledandri e il suo team sono diventati esperti nell'adattamento dello stile artistico di Geisel in un'animazione tridimensionale, ma Il Grinch si è rivelato a tutt'oggi la loro impresa più ambiziosa. "La sfida di portare questi libri in un mondo di Grafica Computerizzata tridimensionale è stata significativa", racconta Meledandri. "Miravamo a farlo rispettando lo stile artistico originale di Ted Geisel. Questo appare già chiaramente dall'assenza di linee rette in ciascuno dei nostri film. Ovunque possiamo sostituire una linea retta con una curva, lo facciamo, perché così era nei disegni di Geisel. In un adattamento come Il Grinch, è veramente un dono poter contare su qualcuno come Yarrow per la regia. È un vero appassionato del lavoro di Geisel e ha iniziato studiando attentamente ogni immagine del libro. Quelle immagini ci hanno dato il punto di partenza per questa interpretazione, che si è sviluppata da lì".
La loro ambizione era grande. Le case di Chissarà, che sono disegni a tratteggio su una pagina piatta del libro, dovevano diventare barcollanti, deviando spazi immersivi, e i nuovi personaggi dovevano apparire come se appartenessero allo stesso mondo dei personaggi che il pubblico già conosceva. "Abbiamo trascorso molto tempo a studiare i personaggi e a cercare poi una traduzione di quegli stessi personaggi in modo che apparissero vivi, ma anche come se fossero parte di quei disegni", dice Meledandri. "Si tratta di un processo lungo. Per molti aspetti è più complicato che iniziare dal nulla, perché non godi della libertà assoluta. Ma Yarrow è brillante nello studiare questo tipo di interpretazione. E' stato fondamentale nella realizzazione di Lorax – Il guardiano della foresta, e non potevo immaginare che un film come questo potesse fare a meno della sua intuizione artistica".

Chissarà
Tra tutti gli straordinari risultati di design ottenuti ne Il Grinch, la reinterpretazione di Chissarà è uno dei più spettacolari. "Nel libro, Chissarà è di circa cinque case", dice Mosier. "Ci siamo resi conto che avremmo avuto l'opportunità di modernizzare ed espandere il paesino, creando un mondo tridimensionale che la telecamera potesse attraversare, trasportando il pubblico in un luogo lontano e magico".
Nel corso delle discussioni progettuali, i registi hanno messo a fuoco una visione molto precisa e vivida. "Abbiamo pensato a Chissarà come ad un villaggio idilliaco per le vacanze, una felice comunità di montagna, un luogo accessibile e familiare, ma anche univocamente speciale per i Chissaranno, un po' strambo e molto unico", dice la Healy. "Tutte le cose hanno incorporati gli elementi di design di Dr. Seuss. Abbiamo studiato tutti i suoi libri e tutti i suoi disegni per assicurarci di aver colto e riprodotto il suo linguaggio visivo in tutti i personaggi, in tutti gli oggetti e in tutti i luoghi.             "Si sono ispirati al mondo naturale per quel che concerneva i colori e i materiali – ad esempio neve, ghiaccio, caverne e montagne – ed hanno optato per una tavolozza calda, satura, luminosa, felice. "I Chissaranno sono accoglienti e calorosi", spiega Cheney. "Quindi la loro città aveva bisogno di riflettere queste caratteristiche nelle forme e nei materiali delle loro case, dei negozi, dei veicoli e dei maglioni natalizi. Era anche importante che il design di Chissarà fosse in diretto contrasto con la grotta ghiacciata del Grinch sullo scosceso e solitario monte Briciolaio".
Chissarà è adesso una mini-metropoli vivace e scintillante, piena di colori allegri e visivamente luminosa, che costituisce la base per la felice vita dei suoi cittadini. "Gli stessi Chissaranno hanno ispirato il design della città", racconta Cheney. "I Chissaranno amano cantare insieme, mangiare insieme e recarsi al lavoro insieme in bob e con gli autobus a tre piani. Sono persone gioviali che si riuniscono ogni anno nella piazza della città per adornare con decorazioni fatte da loro stessi un gigantesco albero di Natale. La nostra speranza è che a tutti venga voglia di trascorrere il Natale a Chissarà".
Mosier, Cheney e il loro team di animatori hanno creato al computer un intero modello 3D di Chissarà per garantire che il design rispettasse il piano logistico di una città reale. "Conosciamo ogni luogo – dove è la casa di Cindy-Lou in relazione alla piazza della città, all'ingresso della città e alla posizione del Chi SuperMarket", dice Cheney. "Volendo, si potrebbe effettivamente costruire una vera Chissarà e sarebbe una città perfettamente funzionante".
In una delle scene iniziali, la città si sveglia in una giornata luminosa e limpida. Negozi aperti, persone che si salutano. Guardandolo, il pubblico europeo potrebbe trovare tutto ciò vagamente familiare. "Una grande fonte di ispirazione per Chissarà è stato il mio quartiere di Parigi", spiega Cheney. "Mia moglie e io abitavamo nei pressi di una strada chiamata rue Mouffetard. Passavamo quasi tutte le mattine a prendere il caffè in uno dei tanti bar sulla piazza o su per la collina. Guardavamo la fontana che si accendeva, i vicini che portavano a spasso i cani, i genitori che accompagnavano i figli a scuola e i negozi che si affacciavano sulla strada. L'aria odorava di pane fresco ed era invasa dalle note dei musicisti di strada. Ci sembrava tutto cos' magico. E possedeva quel senso di di comunità che sembrava perfetto per Chissarà".
"Anche se il nostro Chissarà è stilizzato, volevamo che apparisse reale. Volevamo che il pubblico si sentisse quasi in grado di raggiungere questo mondo e toccare quel maglione peloso, sentire l'aroma della cioccolata calda e delle cialde e il rumore della neve sotto i piedi".
L'impatto è a dir poco meraviglioso. "Penso che il risultato sia un film meraviglioso che celebra tutta la magia e il mistero speciale delle festività natalizie", dice la Healy. "Mi è piaciuta l'idea di realizzare un film di Natale che potesse catturare la gioia pura che provavo da bambina quando mi sdraiavo sotto l'albero ed osservavo le luci colorate che brillavano e gli ornamenti scintillanti. Sentivo che saremmo stati in grado di riprodurre quella straordinaria esperienza visiva grazie al talento della nostra squadra e ai nostri strumenti di comprovata efficienza".

La grande rapina
Gadgets, Strani Congegni e Altro Ancora
La prima cosa che i fan del Grinch noteranno è la trasformazione della grotta solitaria ed umida del Grinch in una tana a più livelli, zeppa di gadget super tecnologici e altri strani congegni. "Le grotte, per definizione, possono essere tetre, piccole, umide e un po' spaventose per la maggior parte di noi", dice la Healy. "Quindi non è stato semplice trovare un modo per incorporare nella nostra grotta la bellezza intrinseca di molti di questi luoghi, con le loro splendide strisce di colori e le loro luci misteriose. Abbiamo pensato a spazi uniformi e vasti che si aprono l'uno nell'altro, con grandi camere invitanti, in parte naturali e in parte costruite, dove il Grinch e Max possono godersi una vita tranquilla e confortevole insieme, in perfetta solitudine, passando il tempo tra le cose di casa e l'invenzione di congegni stravaganti".
Poiché ha vissuto solo per tanto tempo, il Grinch ha ideato dei modi ingegnosi per semplificarsi vita. Ha un phon per tutto il corpo, ad esempio, che lo trasforma all'istante in una palla di peluche verde, e ha escogitato alcuni modi creativi per rendere Max un cane cameriere a tutti gli effetti. "Per preparare una tazza di caffè utilizza la macchina da caffè più elaborata che si sia mai vista, con tutti questi pistoni, cilindri ecc.ecc.", dice Meledandri. "È una cosa che Max fa per lui ogni mattina – porta al Grinch la colazione" con l'aiuto di un montacarichi e di un casco che fa da vassoio. "È chiaramente un'invenzione del Grinch".
I registi hanno deciso di applicare la stessa estetica di design al piano del Grinch per rubare il Natale. "Quando abbiamo iniziato a lavorare alla storia, ci siamo resi conto che mentre sapevamo che il Grinch ruba il Natale, non sapevamo davvero come sarebbe riuscito a farlo ", racconta Meledandri. "La abbiamo considerata una grande opportunità, ed abbiamo iniziato a pensare al furto del Natale come ad una grande rapina".
E per rubare il Natale, il Grinch avrebbe dovuto considerare tutti i dettagli. Crea quindi un drone elicottero per Max, per mandare il cane a zonzo a tutta velocità per le strade di Chissarà in missione di ricognizione. E la rapina stessa è qualcosa di fantastico. "Nel film c'è questa sequenza quasi magica dove siamo alla vigilia di Natale e il Grinch è finalmente pronto per colpire, e lo vediamo mentre riesce ad intrufolarsi in tutte le case della città in poche ore", dice Meledandri. E come parte del piano, utilizza giganteschi trampoli e un enorme bastoncino di zucchero dalle molteplici e sorprendenti funzioni.        
"Una delle cose che abbiamo fatto scientemente è stato rendere Chissarà così grande da farlo sembrare un posto impossibile dove riuscire a rubare il Natale in una sola notte", dice Cheney. "La difficoltà di questo obiettivo richiede quindi che il Grinch metta a frutto tutta la sua creatività. Come farà a portare a termine con successo questa incredibile rapina? Ci riuscirà grazie alla sua slitta personalizzata, alle corna multifunzione di Max e ad un gigantesco bastoncino di zucchero simile ad un coltellino svizzero. Il bastoncino di zucchero è un lancia-rete, un mini elicottero, una torcia elettrica, un gancio da scalatore, ed è munito di piccole ruote piperite per decelerare la discesa nei camini ".
Tutto ciò si traduce in una sequenza sbalorditiva di ingegno e genialità meccanica. "C'è tutta questa attività meccanizzata, ed è fatta con tutti i tipi di dispositivi alla Rube Goldberg", dice Meledandri. "È veramente emozionante da guardare."

LA SCENEGGIATURA

Scrivere la sceneggiatura de Il Grinch ha richiesto a Tommy Swerdlow e Michael LeSieur di integrare perfettamente il linguaggio originale di Geisel con nuove parti della storia e nuovi dialoghi. Swerdlow aveva lavorato, anni prima, con Meledandri nel film Quattro sotto zero, e Meledandri sapeva che era altrettanto abile nello scrivere poesie come lo era con la prosa. "Siamo andati a trovare Tommy quando eravamo alla ricerca di una nuova filastrocca seussiana, perché Tommy è un meraviglioso poeta", dice Meledandri. "E ha iniziato ad aiutarci con la narrazione in rima e alla fine ha lavorato fianco a fianco con tutti noi per realizzare la sceneggiatura, un lavoro che si è protratto per diversi anni".
LeSieur era stato determinante per stabilire la struttura e la direzione della storia. "Michael è arrivato all'inizio del progetto e per circa diciotto mesi ci ha aiutato a gettare le fondamenta, definendo davvero la struttura del film", dice Meledandri. "Questi film si sviluppano nel corso di svariati anni e la squadra che si mette insieme in quel momento per realizzare il film è come un organismo vivente in costante evoluzione".     Preziosa per la squadra è la partner di lunga data di Meledandri, Janet Healy. "Realizzare uno di questi film è un'impresa così immensa e io ho avuto la fortuna di lavorare con una partner incredibile: Janet Healy", dice Meledandri. "Svolge un ruolo così cruciale in quasi tutti gli aspetti della produzione cinematografica. E siamo stati fortunati che per questo film si sia unita a noi una nuova collaboratrice, Latifa Ouaou, che è stata una dei produttori esecutivi, e che si è concentrata sulla realizzazione de Il Grinch, arricchendoci tutti con il suo meraviglioso senso per la narrazione e il suo grande tempismo comico. Ha dato un contributo veramente importante al film e lavorerà con noi alla realizzazione di molti altri progetti".
La Healy, che vive e lavora a Parigi, spiega che lei e Meledandri hanno creato una collaborazione ideale
negli ultimi 12 anni, realizzando otto film insieme. "Comunichiamo praticamente ogni giorno da Los Angeles e Parigi, quindi ormai abbiamo sviluppato una sorta di stenografia verbale", dice Healy. "Proviamo anche un enorme rispetto per le nostre rispettive capacità che si integrano magnificamente, e abbiamo inoltre gusti simili e condividiamo un profondo amore per i film: adoriamo farli e adoriamo vederli".    Se sommati insieme, i due vantano circa 80 anni di esperienza, il che consente loro di identificare rapidamente ed essere attenti nelle decisioni importanti. "Abbiamo sviluppato un modo molto preciso di far progredire i progetti su base settimanale nella e tramite la macchina della produzione, e sappiamo sempre a che punto ci troviamo in termini di risorse, in modo da poter valutare quali parti possiamo continuare a spingere per migliorare la produttività", dice. "Siamo entrambi piuttosto implacabili e vogliamo che i nostri film siano il meglio che si possa realizzare, dati i vincoli sempre presenti di tempo e di denaro. È estremamente soddisfacente riuscire a portare i film della Illumination al pubblico di tutto il mondo, e che non ci siano limiti di età per gli spettatori. Posso dire sinceramente che lavorare con Chris è per me un enorme privilegio, un'avventura meravigliosa e una gioia immensa ogni singolo giorno".

LA MUSICA

La lunga e leggendaria carriera di Danny Elfman comprende una gamma incredibilmente vasta di stili e di film – da Beetlejuice, spiritello porcello a Batman, Scrooge ad Edward mani di forbice, da Nightmare Before Christmas a Spider-Man, ma fino ad oggi non aveva mai scritto le musiche per un film della Illumination. "La musica è davvero la terza parte della narrazione, insieme alla sceneggiatura e alla grafica, e per Il Grinch abbiamo immaginato un paesaggio musicale davvero coinvolgente," spiega Meledandri. "Danny è qualcuno con cui speravo di collaborare da almeno vent'anni ma fino ad ora non avevamo mai avuto l'opportunità di farlo. E per Il Grinch, non riuscivo a pensare a nessun'altro la cui musica potesse essere evocativa al punto da riuscire a supportare la parte immaginaria di questo mondo fantastico, ma anche di trasmettere l'emozione e sostenere e guidare la commedia. "Inoltre, esattamente come nel caso della sceneggiatura, la musica doveva fondersi perfettamente con lo stile di "Welcome Christmas" dello speciale TV, oltre che con una nuova versione di "You're A Mean Mean One, Mr. Grinch", e con una nuova canzone originale, "I Am The Grinch", entrambe di Tyler, The Creator.
In altre parole, si trattava di un compito molto complesso ed Elfman è stata la nostra prima e unica scelta". È assolutamente straordinario come musicista ed è stato magnifico lavorare con lui", dice Meledandri. "La mia speranza segreta è che un giorno potremo magari proiettare il film all' Hollywood Bowl con un'orchestra che suona dal vivo la musica di Danny. È così bella".
Elfman ammette di aver sempre desiderato di lavorare con la Illumination, e Il Grinch gli è parso proprio il progetto ideale nel momento ideale. "Per così tanti motivi diversi questo progetto sembrava proprio quello giusto da realizzare insieme", spiega Elfman. "Ho incontrato Chris, e la Illumination e la loro visione del film mi hanno fatto subito una magnifica impressione. Inoltre, da un punto di vista personale, sono ormai passati 25 anni da quando ho realizzato la colonna sonora di Nightmare Before Christmas, ispirato alla storia del Grinch, e ai ritmi e alle rime di Dr. Seuss, quindi mi sembrava l'occasione perfetta per tornare a quel mondo: come due lati di un cerchio che si univano".
In effetti, Elfman aveva una particolare connessione con il Dr. Seuss. Anni fa aveva incontrato Theodor Geisel, prima della sua morte nel 1991, per discutere di versione musicale del libro del Dr. Seuss "Oh, The Places You Go Go". "Non abbiamo mai avuto modo di farlo, purtroppo, ma sento una specie di affinità con il Dr.Seuss e il suo lavoro", dice Elfman. "Sono cresciuto con lui; è quello che mi leggeva mia madre prima di dormire, e fa parte ormai parte del mondo del mio subconscio".
Per la colonna sonora, Elfman sapeva che i realizzatori, tra i quali i registi Mosier e Cheney, con i quali ha lavorato a stretto contatto, volevano che la musica si integrasse bene sia con la nuova versione della canzone, "You're A Mean One, Mr. Grinch", che con il brano classico cantato dai Chissaranno la mattina di Natale, "Welcome Christmas". Partendo da questo, spiega Elfman, "Ho iniziato ad inventare modi per fare entrare 'Welcome Christmas' nella partitura, a volte in modo quasi impercettibile, altre in modo più ovvio. Ho finito per lasciarlo entrare nella partitura una mezza dozzina di volte, cosa che mi ha davvero divertito".
Le parti della colonna sonora preferite da Elfman erano le nuove scene create per il film, che descrivono in dettaglio l'infanzia del Grinch, che non è stata felice. "Quelle scene dei suoi ricordi mi hanno fatto veramente aprire e creare quello che mi piace davvero", dice Elfman. "Questo è il tipo di lavoro che stimola davvero la mia creatività". Fa una pausa e ride. "Sai, le storie veramente tristi".

"You're A Mean One" ("Sei un cattivone")
I realizzatori sapevano di non voler cambiare l'iconica canzone natalizia dei Chissachì, "Welcome Christmas", ma per l'altra canzone memorabile dello speciale TV, " You're A Mean One Mr.Grinch", volevano modificare un po' le cose per la nuova generazione di spettatori. "Volevamo trovare qualcosa che rappresentasse sia un ritorno alle radici di quella canzone, ma crearne anche una nuova versione che ci appartenesse di più", dice Meledandri. (Fatto divertente: la canzone originale non era interpretata da Boris Karloff, come molti credono, ma del doppiatore Thurl Ravenscroft, che è meglio conosciuto come la voce di Tony the Tiger negli spot dei Kellogg's Frosted Flakes.)
Quindi con la loro idea di modernizzare la canzone, Meledandri e il suo team si sono recati dal musicista, artista e produttore discografico Tyler, The Creator. "Tyler, The Creator, è un artista che amo davvero ed è un collaboratore perfetto per noi della Illumination", spiega Meledandri. "È incredibilmente visivo, ed è davvero interessato a così tante cose che amiamo anche noi, come i personaggi e il colore. Possiede uno straordinario senso del colore, della forma, della silhouette e della melodia".
Elfman ne è rimasto positivamente colpito. "Ho pensato, 'Wow, è una scelta interessante'", racconta. In seguito avrebbe lavorato con lui per coordinare i vari temi musicali del film con il ritmo della canzone di Tyler. "Ho incontrato Tyler e ho pensato: "Oh, sì, funzionerà!", racconta Elfman. "Quando ci ha fatto sentire la sua canzone, ho pensato a tutti i modi in cui avrei potuto realizzarne un arrangiamento adatto al film".
I registi Mosier e Cheney e il produttore esecutivo Ouaou condividevano l'entusiasmo di Meledandri ed Elfman, soprattutto perché si trattava di un nuovo territorio per il musicista. "Si stava davvero avventurando su un terreno per lui ancora inesplorato", dice Meledandri. Il risultato, "You are a Mean One", è una canzone rilevante e interessante per un'intera nuova generazione. "E' la prima nuova canzone del film", spiega Tyler. "Fichissimo".

"I Am The Grinch" ("Sono il Grinch")
L'idea originale era che Tyler avrebbe scritto solo una nuova versione di "You're a Mean One", per il film, ma poi si è lasciato trasportare e ha scritto una canzone completamente nuova, " I Am The Grinch", scorre sui titoli di coda del film. "Il piano era quello di scrivere una canzone, ma alla fine ho dato loro di più e mi sembravano contenti", dice Tyler. "Spero che le canzoni si integrino perfettamente nel film".
Ed è proprio così. "È un ragazzo incredibilmente creativo", racconta Elfman, che è stato il primo ad ascoltare il nuovo brano. "Sono andato nel suo studio per lavorare con lui ad altre cose per Il Grinch, e lui ha detto: 'Oh, l'ho scritta stamattina', e mi ha suonato quella canzone. Io gli ho detto: "Gesù, l'hai scritta stamattina? Ma è incredibile!

HOW THE GRINCH STOLE CHRISTMAS!
UNA BREVE STORIA
Theodor Seuss Geisel, che ha pubblicato i suoi lavori con lo pseudonimo di Dr. Seuss, ha creato per la prima volta il Grinch per "The Hoobub and The Grinch", una poesia illustrata di 32 righe pubblicata per la prima volta sulla rivista Redbook nel maggio del 1955. In quella poesia, il Grinch è un truffatore che persuade lo Hoobub, che felicemente sonnecchia al sole, a scambiare il sole con un pezzo di nastro verde.
A quel punto, nel 1955, Geisel, che aveva 51 anni, aveva scritto insieme alla sua prima moglie Helen, il documentario vincitore dell'Oscar nel 1947, Design for Death, sulla storia del Giappone che portò al bombardamento di Pearl Harbor, ed era un illustratore di successo per riviste ed aveva già pubblicato quindici libri, tra cui And to Think That I Saw It on Mulberry Street, Yertle the Turtle e altre storie, e Horton Hears a Who! Ma i suoi anni più produttivi, che avrebbero portato alla pubblicazione dei lavori di maggior successo della sua carriera, erano ancora da venire.
All'inizio del 1957 aveva appena termnato The Cat in the Hat e aveva iniziato a lavorare su quello che sarebbe diventato How The Grinch Stole Christmas! L'ispirazione per la creazione per il personaggio Geisel la trovò il Natale precedente in un luogo sorprendente: dentro di se. "Mi stavo lavando i denti la mattina dello scorso 26 dicembre quando ho notato un volto molto grinchiano nello specchio", ha poi raccontato a Redbook. "Era Seuss! Così ho scritto del mio amico inacidito, il Grinch, per vedere se potevo riscoprire qualcosa sul Natale che ovviamente per me era andato perduto".
How The Grinch Stole Christmas! racconta la storia di un misantropo scontroso che vive in una grotta sul monte Briciolaio in compagnia del suo cane, Max. Evita generalmente i contatti con le persone di Chissarà che abita la valle sottostante, ma ogni anno le loro grandiose celebrazioni natalizie, dove tutto è "rumore, rumore, rumore, rumore", specialmente l loro canti, lo innervososcono. Decide quindi di rubare il Natale e, travestendosi da Babbo Natale alla vigilia della festa, spoglia la città di ogni giocattolo, gingillo, albero e anche di tutte le decorazioni. Ma, mentre svolazza con la sua enorme slitta sopra Chissarà la mattina di Natale, non sente la gente piangere ma cantare. Si rende allora conto che il Natale significa molto di più dei regali e delle decorazioni e questa nuova acquisita consapevolezza fa crescere il suo cuore di "tre taglie" e così torna in città per restituire tutti i regali e le decorazioni natalizie e per unirsi ai festeggiamenti.
Geisel ha scritto il libro rapidamente, nel giro di poche settimane. Secondo la biografia del 1995, Dr. Seuss and Mr.Geisel, di Judith Morgan e Neil Morgan, Geisel raccontò che quello era stato il libro più facile da scrivere di tutta la sua carrera, ma che dovette faticare parecchio per riuscire a trovare un finale universale e laico. "C'è voluto un bello sforzo per tirare il Grinch fuori dal caos", spiegò Geisel. "Mi sono ritrovato in una situazione in cui mi sembrava di essere un predicatore di seconda categoria. Alla fine, disperato, senza fare alcuna affermazione, mostrai il Grinch e il Chissaranno seduti insieme a tavola e pensai ad un gioco di parole con il Grinch che affettava la "bestia arrostita". Avevo contemplato migliaia di scelte religiose, e poi, dopo tre mesi, finalmente mi benne in mente questo finale".
Pubblicato da Random House nel 1957, lo stesso anno di The Cat and the Hat, Il Grinch è stato il primo libro di Dr.Seuss con un presunto cattivo come protagonista, ed è subito stato un successo. "Anche se preferisci il Dr. Seuss in uno stato d'animo squisitamente formale, devi ammettere che se c'è una morale da sottolineare, nessuno sa farlo in maniera più allegra di lui", ha scritto il New York Times nella sua recensione. "Il lettore è travolto dalle esilaranti filastrocche e dai bizzarri disegni fino a quando non si sente sollevato quando il Grinch si ravvede e, come quest'ultimo, si sente pervadere dai buoni sentimenti". Kirkus Review definì il personaggio di Grinch, "facilmente il migliore cattivo di Natale dopo Scrooge".          Quasi un decennio dopo, il libro è stato adattato in uno speciale televisivo diretto da Chuck Jones, con Boris Karloff che prestava la sua voce al Grinch e al Narratore. Per lo speciale, lo stesso Geisel ha scritto il testo della canzone natalizia ormai iconica, "Welcome Christmas", e il classico "You're A Mean One, Mr. Grinch". Lo speciale, andato in onda per la prima volta sulla CBS il 18 dicembre del 1966, è stato trasmesso dalla stessa rete ogni dicembre per i successivi 22 anni, facendo entrare How The Grinch Stole Christmas! nella coscienza nazionale. Nel 2004, TV Guide ha inserito lo show tra i 10 migliori programmi natalizi per famiglie. Nel corso degli anni, sarebbe stato un appuntamento televisivo per generazioni di famiglie, una gioiosa nuova tradizione del periodo delle vacanze invernali che riproponeva di volta in volta il vero significato del Natale: amore, perdono e gentilezza.

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