Per l'uno e per l'altra
Per l'uno e per l'altra

Per l’uno e per l’altra, un piccolo gioiello di eredità regency


È arrivato in libreria 'Per L'Uno e per l'Altra', nuovo romanzo edito dalla Vintage Editore, che ha il merito di riflettere sul ruolo della donna in epoca Regency, che però ben si sposa anche con il nostro contesto storico

È da poco arrivato in libreria Per L'uno e per l'Altra, romanzo di Jayne Davis, pubblicato dalla Vintage Editore che, dopo Un'insolita Mary, tornano a rivolgersi al proprio pubblico con la collana Regency, raccontando una storia d'amore, colorata anche dalle sfumature del romanzo storico e d'avventura.

Connie gestisce la piccola casa della sua famiglia, alle prese con un padre che non la ama e che a stento sembra essersi accorto della sua esistenza. Un uomo che ha le idee molto chiare su quali siano le posizioni che una donna deve ricoprire nella vita. Will è un Don Giovanni, che sembra non avere nessun'altra preoccupazione al mondo se non giocare d'azzardo, vincere cuori e uscire illeso dai duelli. Ed è proprio a seguito dell'ennesimo duello fatto per l'onore di una donna sposata, che Will viene chiamato a rapporto dal suo freddo padre, che lo mette a parte dei piani che ha per lui. Dovendo ereditare il titolo, Will è chiamato a prendersi le sue responsabilità: deve lasciar perdere la vita di eccessi che si è costruito addosso e, soprattutto, deve sposarsi con una donna che sia in grado di dargli un erede. I due padri di famiglia, crudeli a loro modo, spingono Connie e Will l'uno contro l'altra, costringendoli a sposarsi senza che i due si siano mai nemmeno visti. Will è costretto ad accettare, per paura che suo padre gli porti via qualcosa a cui tiene molto. Connie, invece, come donna senza una vera dote non ha molte altre opzioni nella vita e per lei accettare le nozze non è una vera e propria decisione.

Per l'uno e per l'altra
Per l'uno e per l'altra

Quando Connie e Will si sposano è la prima volta che si vedono: non sono niente l'uno dell'altra e, allo stesso modo, entrambi sono avvolti da una serie di pregiudizi. Will pensa che Connie sia la classica ragazza noiosa senza personalità. Connie, invece, è persuasa che tutti gli uomini siano uguali a suo padre: convinti che una donna non debba avere un'opinione, o la passione per la lettura o l'ardire di correggere un essere umano di sesso maschile se questo sbaglia. Ma i due protagonisti, nel conoscersi pian piano nell'arco di poco meno di un mese, si rendono conto che le loro idee forse sono state dettate tanto dalla fretta di elargire giudizi sia dalla paura di mostrarsi per quello che sono. E mentre la conoscenza tra i due protagonisti avanza così come inizia la loro nuova vita in una nuova piccola tenuta, all'orizzonte si presentano misteri da risolvere e minacce da sconfiggere.

Per L'Uno e per l'Altra è un romanzo che si contraddistingue soprattutto per la grandiosa forza evocativa della prosa della scrittrice. Il suo stile, infatti, riesce a restituire – apparentemente senza sforzo – una concretezza alla storia che racconta. Non solo le immagini mentali che ogni lettore è in grado di costruirsi nella mente man mano che legge, ma proprio la sensazione del ruggito del mare nelle orecchie e il vento burrascoso sulla pelle. Man mano che si legge il romanzo della Davis, davanti agli occhi del lettore si dipana un mondo davvero ben studiato, che funziona nella sua costruzione così come nella sua descrizione estetica. Il lettore vede la storia che sta leggendo e da essa non ha alcun problema a lasciarsi irretire. Soprattutto la prima metà del romanzo, quella in cui avviene il primo avvicinamento tra i due protagonisti e lo "scontro" dei loro pregiudizi, chi legge ha la sensazione di trovarsi davanti un vero e proprio classico dell'era Regency, ma anche un romanzo che è in grado di riflettere su temi molto attuali, che nel 2020 hanno ancora bisogno di essere portati all'attenzione di troppe persone ancora troppo distratte. Ed è soprattutto nella figura della donna che Per L'Uno e per l'Altra raggiunge il suo apice.

La Davis costruisce Connie come un personaggio forte, senza ostentazione: che è forte soprattutto della consapevolezza di se stessa e del ruolo che la società le ha costruito intorno. Un ruolo che lei, da sola, sa di non poter cambiare. L'aspetto più positivo è proprio come la Davis non offra una semplice via di fuga o una lettura superficiale di un topic che è molto caldo in questo periodo contesto storico: l'autrice non descrive un mondo utopistico dove una donna, da sola, può cambiare il mondo e la società. Anzi. L'autrice è molto brava nel restituire la verosimiglianza di una realtà in cui le donne sono ancora spesso spinte a sentirsi all'angolo, a non parlare troppo, a non dimostrare la propria intelligenza per paura di offendere qualche uomo dall'ego magari più sconfinato dei suoi effettivi meriti. Questo livello di lettura fa sì che il romanzo abbia un'anima molto moderna e attuale, che aggiunge riflessioni al mero piacere di lasciarsi prendere dalla storia.

Nella seconda parte del romanzo l'autrice si è concentrata di più sulla parte più "action", per così dire. Tra segreti, rappresaglie, feriti e spie che sembrano essere uscite da un romanzo di Alexandre Dumas, la seconda parte di Per L'Uno e per l'Altra sembra mettere da parte il carattere più intimo e sentimentale della prima metà del libro, a favore di una trama più movimentata che, seppur riesce a tenere viva l'attenzione del lettore, in qualche punto rischia di apparire un po' fuori luogo con la costruzione narrativa scelta per accompagnare chi legge lungo il percorso fatto di pagine e inchiostro. Ma nonostante questo, le oltre cinquecento pagine del romanzo si fanno divorare e alla fine rimane una sensazione di piacevole scoperta e di profonda partecipazione.

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