Edda Ciano e il Comunista
Edda Ciano e il Comunista

Edda Ciano e il Comunista su Rai1 con Stefania Rocca e Alessandro Preziosi


Il film tv Edda Ciano e il Comunista con Stefania Rocca e Alessandro Preziosi su Rai1; la storia di un amore forte, impossibile e inconfessabile tra la figlia del Duce e un partigiano e iscritto al Partito Comunista.

Stefania Rocca e Alessandro Preziosi sono i protagonisti del film per la tv Edda Ciano e il Comunista, in onda su Rai1 in prima serata venerdì 19 aprile 2013 alle ore 21.10. Il film è prodotto da Luca Barbareschi e tratto dall’omonima opera letteraria (edita da Rizzoli) di Marcello Sorgi, giornalista, direttore del Giornale Radio Rai, del TG1 e del La Stampa. Tra i protagonisti del film diretto da Graziano Diana anche Dajana Roncione, Adriano Chiaramida e la partecipazione di Ilaria Occhini. Firmano soggetto e sceneggiatura, oltre al regista Diana, anche Stefano Marcocci e Domenico Tomassetti. Completano il cast artistico Alessio Vassallo (Vittorio), Federica De Cola (Annetta) e Gaetano Aronica (Marcellini). 

Edda Ciano e il Comunista racconta la storia di un amore forte, impossibile e inconfessabile. Lei è Edda Ciano (Stefania Rocca), figlia del Duce, una figura femminile attraente, forte, anticonformista che ebbe un certo rilievo anche nella vita politica durante il fascismo. Lui è Leonida Bongiorno, un giovane nato da una famiglia con radicate convinzioni antifasciste, partigiano e iscritto al Partito Comunista.

Un amore, quello tra Edda e Leonida, nato sullo sfondo delle meravigliose coste dell’isola di Lipari, nelle Eolie, luogo in cui Edda fu confinata dopo la fucilazione del marito Galeazzo e del padre Benito e dove rimase fino all’estate del 1946, quando per effetto dell’ amnistia firmata da Togliatti, le fu concesso di lasciare l’isola per tornare dai suoi figli.

Il film racconta un’inedita pagina di storia che racconta come la passione, l’amore, il rispetto non abbiamo colore politico e che dimostra, ancora una volta, come i sentimenti siano in grado di andare oltre le ideologie e i contrasti tra le opposte parti, quelle stesse parti che, in un Italia di non tanti anni fa, si fronteggiarono duramente in una guerra che ha segnato indelebilmente sia il nostro passato che il nostro presente.

Questa la sinossi del romanzo da cui è stato tratto il film:

Nel settembre del 1945, a cinque mesi dalla fucilazione del padre Benito Mussolini e ventuno da quella del marito Galeazzo, Edda Ciano viene mandata al confino a Lipari. La figlia prediletta del duce, figura di rilievo anche politico durante il fascismo, è una donna intelligente e irrequieta che non sopporta la morale del tempo: fuma, beve, porta i pantaloni, ha accettato (e ricambiato) i numerosi tradimenti del marito. “La sorvegliata speciale numero 1”, come Edda amava definirsi, arriva a Lipari malata, depressa, fiaccata dal dolore e dalla solitudine. Non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere senza l’aiuto e l’affetto di un uomo: Leonida Bongiorno, il capo del Pci locale, partigiano ed erede di una solida tradizione antifascista (suo padre aveva partecipato, nel 1929, all’organizzazione della fuga da Lipari dei confinati Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti). La loro storia è quella di un incontro intimo e travolgente che li legherà per sempre, al di là delle differenti appartenenze politiche. Nell’estate del 1946, quando Edda, non più sottoposta al confino, per effetto dell’amnistia firmata da Togliatti, lascia l’isola, nonostante lo strazio della lontananza (e della gelosia), il loro rapporto non si interrompe: “Mio carissimo e unico comunista”, scrive a Leonida “vi amo assai”.

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