Netflix, Disney+ e gli altri servizi di streaming tolgono le limitazioni di banda attivate in lockdown, qualità originale ripristinata in Italia

Quattro mesi fa, a marzo, in piena emergenza Covid-19, Netflix e altre piattaforme di streaming tra cui Apple TV+, Amazon Prime Video, Youtube e Disney+ avevano comunicato di aver accettato la richiesta della Commissione europea di ridurre il traffico generato dai clienti sulle infrastrutture di rete in Europa a causa dell'aumento della domanda di contenuti in streaming da parte dei clienti a casa per il lockdown, in modo da lasciare risorse per lo smart working e lo smart learning (scuola da remoto). A fine luglio, con il lavoro da casa ridotto, le scuole ormai chiuse e le persone che trascorrono meno tempo sugli schermi considerate anche le belle giornate, i servizi hanno ripristinato ciascuno la propria qualità originale, anche se in Italia con circa un mese di ritardo rispetto che in altri paesi.

Note: Netflix durante la visione dei contenuti mostra il bitrate e la risoluzione in tempo reale (schiacciando il pulsante Info del telecomando del televisore) così come Youtube (tramite le impostazioni del player, selezionando 'statistiche per nerd). Disney+ ha debuttato in Italia direttamente con la limitazione, quindi il servizio è come se fosse realmente partito in Europa solo ora. Amazon Prime Video si limitava fino a qualche mese fa a mostrare i tag 'HD / HD 1080P / UHD / HDR' durante la riproduzione, mentre con l'ultimo aggiornamento delle app per Smart TV non più. Apple TV+ mostra il bitrate solamente a coloro che hanno un account per sviluppatore.

Netflix ha per ogni titolo numerosi streaming diversi per ogni risoluzione; durante la limitazione in Europa, Netflix ha eliminato lo streaming con più alto consumo di larghezza di banda per ogni categoria, stimando una riduzione del traffico del 25% sulle reti. Nel Regno Unito e in Germania, Danimarca, Norvegia Netflix ha tolto le limitazioni verso la fine del mese di giugno, come avevano riportato Forbes e FlatpanelsHD, mentre risulta che Apple TV+ sia tornato allo stato di pre-pandemia già da prima: stando a quanto riportato da 9to5mac, Apple ha riferito di avere ripristinato il suo servizio con larghezza di banda massima 4K alla fine del mese di aprile. Disney+ risulta avere iniziato a togliere le limitazioni (risoluzione inferiore con assenza di 4k 2160p e Dolby Atmos nelle tracce audio) in tutta l'Europa a metà Luglio. Youtube ha attivato limitazioni fino ad un certo punto, nel senso che per impostazione predefinita riproduceva i contenuti non alla massima risoluzione disponibile ma la si poteva comunque impostare manualmente selezionandola tramite le impostazioni del player; questa limitazione non è più ora presente.

In Italia, Netflix ha iniziato a ripristinare il bitrate più elevato per ciascuna risoluzione – il bitrate era massimo 7.62Mbps per i contenuti in 4k anzichè 15.25Mbps con la limitazione; i titoli in FHD 1080p avevano un bitrate variabile ma con la limitazione non si andava oltre i 3.50Mbps, molti erano sotto i 2Mbps e alcuni titoli addirittura venivano trasmessi a meno di 1Mbps. Ora, Netflix è tornato ad una media di 6/7Mbps per i contenuti in FHD/1080p e 15.25Mbps per i contenuti in 4k UHD HDR. Disney+ in Europa, così come in Italia, ora trasmette alla massima risoluzione disponibile. 

Netflix aveva comunicato il 21 marzo che la limitazione di banda sarebbe durata un mese circa, poi il 21 aprile ha comunicato di aver iniziato a lavorare con i provider di servizi Internet per aumentare la capacità, prevedendo che "quando la situazione [dell'emergenza sanitaria] migliorerà, provvederemo a rimuovere queste limitazioni". Netflix ha riprostinato la qualità originale solo a inizio/metà luglio, con l'emergenza sanitaria ancora presente ma in maniera meno importante in diversi paesi europei e soprattutto lo smart learning ridotto notevolmente dal momento che le scuole sono terminate; lo smart working ancora c'è, ad esempio i dipendenti pubblici in Italia, laddove possibile, continueranno ancora per qualche mese a lavorare da casa.

Anche se Disney+ ora trasmette ad una risoluzione maggiore, l'assistenza di Disney+ ancora mostra il messaggio: "Alla luce delle preoccupazioni espresse dai funzionari governativi riguardo l'uso dei servizi a banda larga in questo difficile momento, abbiamo istituito misure per ridurre l'utilizzo della larghezza di banda e, in alcune circostanze, il contenuto in streaming nei formati HD e UHD sarà limitato o non disponibile. Grazie per la pazienza e la comprensione. "

Il ripristino della qualità dovrebbe variare non solo da paese a paese ma anche da operatore ad operatore. Ciò significa che, in uno stesso paese, i clienti connessi alla rete di un operatore potrebbero trovarsi con la qualità ripristinata mentre i clienti di un altro operatore potrebbero continuare ad essere limitati, dipende quindi da quanto ciascuna infrastruttura è in grado di gestire il carico. Ad esempio, ricordiamo che Sky Italia ha stretto accordi con i principali content provider e servizi OTT – come Netflix e DAZN – per garantire ai clienti Sky WiFi la massima qualità e stabilità possibile durante la visione dei contenuti video in streaming, evitando buffering o cali di qualità.  

Va ricordato che meno banda i clienti consumano meno spese le aziende che forniscono il servizio hanno, quindi Netflix, Disney+ e gli altri servizi non hanno avuto fretta di tornare alla normalità. Netflix ha comunuque dalla sua parte un ottimo algoritmo di compressione, per cui anche con le limitazioni la qualità era comunque accettabile, anche se ben lontana dall'originale.