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Netflix spiega come ha ridotto la qualità delle immagini in emergenza da Covid-19


In questi giorni Netflix si vede peggio di prima, in alcuni casi di molto: perchè?

Nei giorni scorsi abbiamo comunicato che Netflix è tra i servizi che hanno accolto l'appello del commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton, che ha chiesto alle piattaforme di streaming di contribuire a ridurre il proprio carico sulle infrastrutture di rete in Europa.

Netflix ha ridotto del 25% il traffico in Europa, a partire da Italia Spagna, e nel Regno Unito. Dal momento in cui sono state applicate queste modifiche, Netflix ha ricevuto una serie di quesiti dagli abbonati e dai provider Internet partner. Gli abbonati hanno principalmente chiesto quali sono le conseguenze per quanto riguarda la qualità video. Da qui è arrivata la lettera di Netflix che qui sotto riproponiamo. In breve, comunque, basti sapere che Netflix si vede peggio di prima, in alcuni casi di molto.

Nella dichiarazione ufficiale, Netflix dice di avere intrapreso azioni che "preservano nella sua interezza l'ampia scelta di risoluzioni", e in base al dispositivo in uso Netflix ancora mostra contenuti nelle risoluzioni Ultra HD (UHD), alta definizione (HD) e definizione standard (SD). E' stato ridotto drasticamente il bitrate delle varie risoluzioni, quindi le immagini si vedono meno definite. Normalmente ogni titolo offre numerosi streaming diversi (anche decine) per ogni risoluzione. In questo periodo di emergenza, Netflix ha eliminato gli streaming con più alto consumo di larghezza di banda per ogni categoria, quindi non è disponibile il livello di bitrate più elevato (ad esempio, per la risoluzione 4k UHD il bitrate da 15Mbps non è disponibile, si è passati a 7.62Mbps).

Netflix dice che "coloro che hanno un occhio particolarmente allenato alla qualità video possono quindi notare una diminuzione quasi impercettibile della stessa nell'ambito di ogni risoluzione" ma in realtà la riduzione della qualità è ben visibile anche a coloro che non hanno un occhio ben allenato.

Ciascuno può trarre le proprie conclusioni sulla qualità delle immagini di Netflix oggi rispetto a come era abituato prima della riduzione della qualità.

Ecco la dichiarazione integrale di Ken Florance, VP Content Delivery di Netflix:

In questa crisi mondiale che stiamo vivendo, noi tutti abbiamo la responsabilità dare una mano, per quello che possiamo. La settimana scorsa l'Unione Europea ha chiesto alle aziende come Netflix, Amazon e YouTube di assicurare un uso il più efficiente possibile delle reti di telecomunicazione, visto l'attuale fabbisogno senza precedenti.

Fin da subito abbiamo sviluppato, testato e applicato un modo per ridurre del 25% il traffico Netflix su queste reti, a partire da Italia e Spagna, dove l'impatto è maggiore. Abbiamo raggiunto questo obiettivo in 48 ore e ora stiamo applicando le stesse misure nel resto dell'Europa e nel Regno Unito.

Dal momento in cui sono state applicate queste modifiche abbiamo ricevuto una serie di quesiti dai nostri abbonati e dai provider Internet nostri partner. 

Gli abbonati hanno chiesto quali sono le conseguenze per quanto riguarda la qualità video. In parole semplici, le azioni che abbiamo intrapreso preservano nella sua interezza l'ampia scelta di risoluzioni. Quindi, in base al dispositivo in uso, dovresti ricevere quanto sottoscritto, che si tratti di Ultra HD (UHD), alta definizione (HD) o definizione standard (SD). 

Normalmente ogni titolo offre numerosi streaming diversi (anche decine) per ogni risoluzione. Nei prossimi 30 giorni in Europa abbiamo semplicemente eliminato gli streaming con più alto consumo di larghezza di banda per ogni categoria. Se hai un occhio particolarmente allenato alla qualità video potresti notare una diminuzione quasi impercettibile della stessa nell'ambito di ogni risoluzione. In ogni caso riceverai la qualità video per la quale hai pagato.

Per quanto riguarda i provider Internet, alcuni partner in regioni come l'America Latina ci hanno chiesto di ridurre quanto prima la nostra larghezza di banda, mentre altri vogliono continuare come ora. Si tratta di posizioni comprensibili, perché ogni provider nel mondo ha costruito la propria rete in modo differente e opera con restrizioni diverse. Per esempio, l'installazione di una rete residenziale in un'area metropolitana densamente popolata ha implicazioni diverse dallo stesso tipo di rete in una zona rurale scarsamente abitata. Alcuni provider costruiscono le loro reti con un ampio eccesso di capacità, mentre altri non lo fanno. Per fortuna abbiamo una grande esperienza nel fornire il servizio Netflix in modo efficiente attraverso il nostro programma Open Connect e altre tecnologie che abbiamo sperimentato, in modo da poter dare una risposta tempestiva a situazioni così diverse. 

In questo modo potremo alleggerire i provider soggetti a grosse richieste governative per l'emergenza in corso, fornendo una riduzione del traffico del 25% come quella che abbiamo incominciato a introdurre in Europa. La situazione non cambierà per le altre reti, a meno che le stesse non subiscano problemi al loro interno.

Il nostro obiettivo è semplice: mantenere per i nostri abbonati la qualità del servizio e aiutare i provider Internet che si ritrovano ad affrontare sulle proprie reti difficoltà senza precedenti. 

-Ken Florance, VP Content Delivery

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