Oblivion: la Navicella Spaziale Bubbleship
Oblivion: la Navicella Spaziale Bubbleship

Oblivion: la Navicella Spaziale Bubbleship


Dietro le quinte della Bubbleship, la Navicella Spaziale di Jack in Oblivion di Joseph Kosinski. Cos'è la Bubbleship? Come nasce la Bubbleship? La Bubbleship è composta da fusoliera, cabina di pilotaggio, coda, due motori, ali e carrello di atterraggio.

Tom Cruise è il protagonista di Oblivion, un evento cinematografico originale e rivoluzionario dal regista di TRON: Legacy, e dal produttore de l’Alba del Pianeta delle Scimmie. (Rise of the Planet of the Apes). In uno spettacolare pianeta Terra del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un uomo si confronta col passato fino ad affrontare un viaggio di redenzione e ricerca, mentre si batterà per salvare l’umanità. 

Adiacente allo spazio vivibile della Skytower, c’era una rampa di atterraggio per la Bubbleship: la speciale navicella con cui il personaggio di Jack viaggia tra la Skytower e la Terra.
Kosinski era finalmente entusiasta di vedere realizzato il veicolo immaginato parecchi anni fa: un ibrido tra un caccia ed un elicottero Bell 47. “La Bubbleship è stata la prima cosa che abbiamo disegnato per il film,” afferma.  “Per chi come me è cresciuto negli anni ’80 all’epoca di Top Gun, è spettacolare vedere nuovamente Tom in una cabina di pilotaggio che vola con un velivolo come questo.

Quando Jack è alla guida della navicella, Oblivion si inonda di scene emozionanti ad altezze  vertiginose, con volo libero ed acrobazie a 360 gradi, e combattimenti all’impazzata.

Cruise riguardo l’ esperienza della Bubbleship dichiara: “Joe mi ha mostrato i disegni e la concept art, e mi sono detto ‘E’ fantastica!’.  Da pilota quale sono, trovo geniale il modo in cui l’ ha progettata.  È bella proprio come appare sullo schermo.  Ogni singolo pezzo è  liscio ed elegante, è stato costruito sulla mia sagoma.” E sorridendo aggiunge: “Vorrei che qualcuno la costruisse per poterci volare per davvero.

La Progettazione della Navicella Spaziale

Per più di un anno prima dell’inizio delle riprese, un team guidato dal designer Daniel Simon nella località di Wildfactory a Camarillo, in California ha realizzato l’ apparecchio volante del futuro.  Una volta approvati disegni, la Bubbleship è stata costruita in 4 mesi in un magazzino di Los Angeles; dopodiché  veniva smontato, spedito per le riprese,  e riassemblato in Louisiana, Islanda e Mammoth, in California.  Kosinski riassume: “Si tratta di un ibrido tra un elicottero Bell 47 visibile al MoMA di New York, ed un caccia da combattimento“.

Per il design Simon si è ispirato alle più moderne tecnologie della NASA, ed ha considerato cruciale far sì che apparisse un mezzo leggero durante i voli.  La cabina di pilotaggio richiama quella di un elicottero per i quadranti, i pedali, i joystick ed il sedile con supporto lombare, pur sempre proiettata in una dimensione futuristica.  Realizzata in alluminio e fibra di vetro, con un peso di circa 2 tonnellate, la Bubbleship ha viaggiato in sette conteiner, accompagnata da quattro tecnici. E’ stata smontata per il cargo aereo, ed mossa solo tramite un carrello elevatore.  Il montaggio ha richiesto quattro persone che hanno lavorato ininterrottamente per cinque ore.

La Bubbleship è composta da una fusoliera, dalla cabina di pilotaggio, dalla coda, da due motori, dalle ali e dal carrello di atterraggio; parti che poi devono essere assemblate a mano.  Il carrello d’atterraggio serve come base, e regge il resto del velivolo in posizione verticale, mentre le due porte motorizzate della cabina di pilotaggio si aprono contemporaneamente.

Simon sulla struttura del velivolo, aggiunge: “La navicella è stata concepita per apparire come un insetto leggero; perciò abbiamo utilizzato rifiniture sottili per il carrello d’atterraggio che termina con tre piedistalli.  Inizialmente il progetto prevedeva solo due appoggi posteriori: essendo una struttura futuristica era in grado di volare nello spazio e nell’atmosfera.  È un’astronave oltre che un velivolo, progettato completamente da zero“.

Lo scenografo Gilford spiega che per la squadra si è reso necessario costruire varie versioni della navicella.  “Abbiamo costruito la navicella per intero, che è fuori sulla rampa del set della Skytower, e poi abbiamo allestito solo la cabina di pilotaggio montata su un giunto cardanico.  Abbiamo così filmato tutta la parte del volo, ed al montaggio abbiamo inserito il resto della navicella sul retro della cabina di pilotaggio.  Abbiamo anche costruito un altro paio di versioni della navicella che, per esempio si è schiantata.  È stato più divertente di quanto avessimo potuto immaginare.

Produttore effetti visivi Gaub è estremamente orgoglioso del duro lavoro della squadra. Ed afferma: “Il design della Bubbleship è impeccabile, ed è una delle cose più interessanti che abbia mai visto.  Con gli effetti speciali visivi siamo stati in grado di dare tutte quelle sfumature e quei movimenti che la rendono davvero reale, come se fosse in grado di volare e di muoversi.  Abbiamo familiarità con elicotteri ed aerei, e questo è un ibrido.  Per questo l’attenzione ai dettagli la rende credibile al pubblico.

La Riproduzione della Navicella Sul Giunto Cardanico

Nel teatro 6 è stata allestita la versione della cabina di pilotaggio della navicella su un giunto cardanico -senza vetro- in grado di simulare il volo con l’aiuto di uno sfondo a schermo verde.  Solo in un secondo momento il team degli effetti visivi ha ritoccato gli sfondi nei dettagli dei paesaggi e delle variazioni dell’ illuminazione.  Il simulatore, come quelli di un parco divertimenti, si componeva di un abitacolo (con due sedili),  fissato ad una base in movimento.  Sull’ asse, il giunto cardanico può ruotare di 360 gradi; pertanto Cruise e la Kurylenko subiscono gli effetti della forza centrifuga e della forza di gravità in modo evidente al pubblico.

Il giunto cardanico della navicella è programmato e controllato da un computer tramite un comando direzionale; ed il suo movimento assomiglia ad un simulatore di volo con sei gradi di libertà e sei cilindri che ricordano un insetto a sei zampe. Il giunto è imbullonato a terra, ed ha una capacità di inclinazione pari ad un angolo di 45 gradi, 22 gradi verso l’alto e 22 gradi verso il basso.  Per questi movimenti, al cast non era necessaria un’imbracatura completa, ma solo una cintura di sicurezza. Con le competenze del coordinatore agli effetti speciali Michael Meinardus e del coordinatore stunt Alonzo, il giunto cardanico ha realmente creato la simulazione di un volo aereo.

Il team degli effetti visivi, inoltre ha montato solo in un secondo momento, nella post produzione, il vetro della cabina di pilotaggio ed il resto della Bubbleship, oltre agli ambienti ed i paesaggi che la navicella attraversa in volo.  Infatti, le immagini degli sfondi sono stati girate in Islanda, sono paesaggi reali, che vengono poi  montate alle riprese della navicella girate sul giunto cardanico nel set. Alcune addirittura sono state modificate anche dopo il montaggio completo della fotografia.

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