Online - Connessioni pericolose
Online - Connessioni pericolose

Online – Connessioni pericolose, i principali casi di cybercrime su Crime e Investigation


In collaborazione con la Polizia di Stato, otto episodi per raccontare i più importanti casi di cybercrime che hanno segnato l'Italia, da Carolina Picchio a Andrea Spezzacatena.

Online – Connessioni pericolose è la nuova produzione originale A+E Networks Italy, realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato e condotta dalla giornalista Elena Stramentinoli, che racconta un viaggio in otto episodi, due a serata di mezz'ora ciascuno, tra i più importanti casi di cybercrime che hanno sconvolto l'Italia negli ultimi anni. Si parte con un doppio appuntamento in prima visione assoluta da martedì 20 giugno alle 22.00 su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 118). Il primo caso trattato è quello di Carolina Picchio.

Ogni anno almeno 400 milioni di persone nel mondo sono vittime di crimini informatici, i cosiddetti "delitti del nuovo millennio": dallo stalking alla pedopornografia, dal cyberbullismo alla sextortion fino alle truffe online. Dando la parola alle vittime, ai persecutori e alla Polizia di Stato, Online – Connessioni pericolose punta i riflettori su quei reati che, sfruttando le nuove tecnologie informatiche legate ad internet, rischiano di trasformarsi in pericolose e quotidiane minacce. Una nuova emergenza sociale che colpisce le nostre abitudini, che riguarda da vicino i più giovani e che costringe le forze dell'ordine e la magistratura ad aggiornarsi continuamente per stare al passo con le nuove armi a disposizione di hacker e criminali di ogni tipo.

Il primo episodio è incentrato sulla tragedia di Carolina Picchio, studentessa quattordicenne piemontese. Attraverso la testimonianza del padre, Paolo, sono stati ricostruiti gli eventi che portarono Carolina a suicidarsi, nel gennaio del 2013, in seguito alla diffusione in rete di un video a sfondo sessuale.

La vicenda di Carolina ha lasciato un segno indelebile e ha determinato un cambio di passo definitivo sul tema, infatti, lo scorso 18 maggio 2017 è stata approvata la legge sul cyberbullismo.

Il programma racconta anche la storia inquietante di un imprenditore pedofilo delle Marche, che si mascherava dietro il falso profilo Facebook di una ventenne per richiedere, ricorrendo anche alle minacce, foto osé di ragazzine tra i 13 e i 14 anni.

Il programma racconta anche la storia di Andrea Spezzacatena, il ragazzo di 15 anni "bullizzato" a scuola per la sua presunta omosessualità, che il 20 novembre 2012 si è suicidato, impiccandosi.

Il programma racconta anche le vicende di Natalia, quindicenne che dopo aver accettato l'amicizia di uno sconosciuto su Facebook, è finita ostaggio della sextortion, che l'ha costretta ad inviare all'uomo foto e video in situazioni estremamente intime.

Il programma racconta anche la storia di Laura, vittima del revenge porn: il suo ex fidanzato, dopo la fine del loro rapporto sentimentale ha iniziato a pubblicare foto, video e numero di cellulare della ragazza su siti pornografici e di incontri. Il ragazzo esperto di informatica aveva inserito nel computer di Laura il keylogger, un software che permetteva di registrare tutti i tasti digitati dall'utente, quindi password username e altri dati.

Il programma racconta anche la vicenda di un trentenne pedofilo adescatore di minorenni, che è riuscito ad attirare nella sua rete decine di adolescenti liguri, tra gli 11 e i 14 anni, costringendoli con minacce psicologiche e fisiche ad inviare foto, video e ad avere rapporti sessuali.

Il programma racconta anche la storia di Irene, ventottenne ligure che dopo aver aperto il negozio di profumi da sempre sognato, trovandosi in difficoltà economiche, decide di inviare un video hard ad una persona conosciuta su Facebook che prometteva di aiutarla economicamente, purtroppo con l'inganno.

In collaborazione con la Polizia di Stato, il canale ha inoltre realizzato una campagna sociale con la Polizia Postale e delle Comunicazioni per sensibilizzare le persone che subiscono i crimini in rete a segnalare e/o a denunciare alla Polizia i casi di cui loro stesse o altri ne sono vittima. Lo spot, con l'hashtag: #NonPerdertiNellaRete, viene trasmesso sui canali del gruppo A+E Networks Italy (Crime+Investigation, History e Blaze) e sulla piattaforma Sky.  Inoltre, a partire dal nuovo anno scolastico, il canale 118 di Sky collaborerà con la Polizia Postale e delle Comunicazioni in un'attività che coinvolgerà le scuole italiane e che prevedrà la proiezione di alcuni episodi della serie agli studenti e al corpo docente per prevenire e sensibilizzare i giovani all'uso corretto, sicuro e consapevole della rete.

Prevenzione e contrasto al cybercrime
Il lavoro della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2016

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza praticamente ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2016 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, ma particolare attenzione è stata dedicata anche al fenomeno emergente del cyberterrorismo, che ha enormemente influenzato la percezione di insicurezza e le abitudini di tutti i cittadini a seguito dei recenti attentati avvenuti in Europa.

Il contrasto alla pedopornografia online si è esteso a tutte le piattaforme della Rete ove è presente materiale pedopornografico, concentrandosi in particolare su quelle maggiormente a rischio per le vittime, quali i social network, ove emergono nuove ed insospettate modalità di adescamento di minori, nonché nelle reti "darknet", aree profonde e nascoste del web ove l'utilizzo di tecnologie sofisticate rende inefficaci i tradizionali mezzi di accertamento delle identità online.
A tale proposito, sono stati operati 52 arresti e 467 denunce per adescamento di minori online, produzione, diffusione e commercializzazione online di materiale pedopornografico.

Per il crescente fenomeno dell'adescamento online di minori, si segnala che nel corso dell'anno 2016 sono state 322 le denunce ricevute dagli uffici della Specialità. Dalle complesse operazioni di prevenzione è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti ben 22.398 siti internet, di cui 1.972 inseriti in black list.
Sul fronte più generale degli attacchi informatici, si rileva che l'attuale criminalità trova nel mondo del web una generosa fonte per poter delinquere, trafficare e riciclare, garantendosi oltretutto un sostanziale anonimato grazie alla sempre più ampia disponibilità di sistemi di "anonimizzazione", facilmente disponibili nel c.d. dark web.
Nel 2016 il C.N.A.I.P.I.C. – Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, nell'ambito delle attività di prevenzione e contrasto, ha gestito complessivamente 13.500 monitoraggi della rete che hanno riguardato infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale (pubbliche e private).
In particolare la Sala Operativa del Centro ha gestito:

• 844 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale;
• 6.721 alert diramati per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/ telematici o per minacce nei confronti degli stessi;
• 85 richieste di cooperazione nell'ambito del circuito "high tech crime emergency".

Tra le attività investigative condotte dal Centro si segnalano 70 indagini avviate nel periodo in esame per un totale di 26 persone denunciate.

Passando al financial cybercrime, negli ultimi anni la società ha assistito ad un grosso incremento del mercato digitale. Ci  ha rappresentato delle grosse opportunità per gli operatori economici, ma ha anche attirato fortemente gli interessi criminali di singoli e gruppi organizzati.

Crimini di nuova accezione, quali il phishing o la clonazione logica di carte di credito/debito, realizzati tramite furti massivi di identità digitali, non sono che la manifestazione più apparente di gravi e ricorrenti aggressioni su larga scala. Al fine di contrastare efficacemente tali reati, la Polizia Postale e delle Comunicazioni pu  contare, in un contesto di partnership pubblico-privato, sulla piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l'analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore.

Nell'anno 2016, proprio grazie alla piattaforma in questione, la Specialità ha potuto bloccare alla fonte una elevata quantità di somme illecitamente sottratte (€ 16.050.812,50) e recuperare € 150.416,00 della residuale parte relativa ai bonifici già disposti.

Nel settore del cyberterrorismo gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence nella prevenzione ed il contrasto ai fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l'utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica.

Nell'ultimo anno, la strategia mediatica messa in campo dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa islamista ha indotto la Specialità ad introdurre un costante monitoraggio della Rete per individuare forme di proselitismo e segnali precoci di radicalizzazione in rete, ma anche iniziative di natura razzista, xenofoba, sessuofobica, o comunque ispirate a reati di odio.

SPAZI WEB MONITORATI

Spazi web verificati

13.491

Spazi web monitorati

435.959

Accertamenti in Cooperazione con altri enti

110

Contenuti web oscurati direttamente dal gestore del Servizio

510

Contenuti web oscurati su segnalazione
del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni (Profili Facebook, Twitter)

13

SEGNALAZIONI RICEVUTE DAI CITTADINI TRAMITE COMMISSARIATO DI PS ON-LINE

Spazi web segnalati

106

Spazi web riconducibili al terrorismo

394

ATTI DISCRIMINATORI NEI CONFRONTI DELLE MINORANZE

Segnalazioni

 

1.120

Link

 

192

Denunciati

 

8

ATTIVITA' ANTITERRORISMO

Denunciati

 

9

Arrestati

 

2

Parallelamente all'incremento del mezzo telematico, sono cresciute le aspettative di sicurezza da parte del cittadino. 
Per tale motivo, in una moderna ottica di prevenzione generale, il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce.
Uno strumento agevole che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi luogo si desideri, di entrare nel portale ed usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni quotidianamente ed ininterrottamente offre agli utenti del web. Ad integrare tale opportunità, è disponibile un'applicazione dedicata scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per la piattaforma Apple che Android.

DATI STATISTICI COMMISSARIATO VIRTUALE

Informazioni

17.374

Segnalazioni

19.492

Denunce

8.355

VISITE AL PORTALE TOTALE

1.241.498

ISCRITTI AL PORTALE TOTALE

60.057

STATISTICHE DOWNLOAD APP

Play Store

7.221

iOS

4.823

Un fenomeno così vasto e complesso come il cybercrime, poi, non può certamente sconfiggersi solamente attraverso un approccio repressivo.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all'utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni.
I recenti gravissimi episodi di cronaca, culminati con il suicidio di alcuni adolescenti, il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network in particolare, hanno indotto la Specialità a riproporre la più importante iniziativa di prevenzione sulla rete internet, con "Una vita da social".

 

CYBERBULLISMO

 
 

STALKING

DIFFAMAZIONE
ONLINE

INGIURIE
MINACCE
MOLESTIE

FURTO DI IDENTITA' DIGITALE SUL SOCIAL
NETWORK

DIFFUSIONE MATERIALE PEDO-PORNOGRAFICO

TOTALE

CASI TRATTATI

8

42

88

70

27

235

MINORI DENUNCIATI ALL'A.G.

1

11

6

3

10

31

Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio "manuale d'uso".
A disposizione degli utenti non poteva poi mancare la pagina facebook di "Una vita da social", gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi eccellenti di tutte le tappe del tour e dove i giovani internauti possono "postare" direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.

Nel corso dell'anno sono stati realizzati numerosi incontri educativi su tutto il territorio nazionale raggiungendo oltre 500 mila studenti e più di 2000 Istituti scolastici.

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