Questo e' un uomo
Questo e' un uomo

Questo è un uomo, l’omaggio a Primo Levi di Rai1


Una docu-fiction per ricordare la vita dello scrittore piemontese che ha raccontato l'orrore dei campi di concentramento e la tragedia della Shoah. Nella ricostruzione in fiction, che si avvale di una cornice narrativa estremamente suggestiva, Primo Levi racconta a un misterioso interlocutore incontrato in montagna la sua storia, dall'infanzia a Torino fino alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz.

In occasione della ricorrenza della 20a Giornata della Memoria, per non dimenticare gli orrori della Shoah, Rai rende omaggio a Primo Levi con la docufiction "Questo è un uomo" , in onda in prima visione su Rai1 sabato 30 gennaio alle 22.45. Una produzione Red Film in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Marco Turco, con Thomas Trabacchi nel ruolo del grande scrittore e intellettuale italiano, Sandra Toffolatti e Werner Waas.

"Questo è un uomo" ricostruisce i momenti salienti della vita di Primo Levi, dalla deportazione fino agli ultimi anni della sua vita, toccando i temi fondamentali che hanno caratterizzato la sua biografia e la sua opera. Il racconto dà vita al ritratto inedito di uno scrittore e intellettuale che ha profondamente segnato la cultura italiana del dopoguerra.

La fiction è integrata dalle interviste di chi ha conosciuto Primo Levi e ne ha compreso aspetti umani essenziali: Marco Belpoliti (scrittore e studioso di Primo Levi), Edith Bruck (scrittrice testimone, amica-sorella in sorte di Primo Levi), Noemi Di Segni (Presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane), Anna Foa (storica), David Meghnagi (psicoanalista e scrittore), Moni Ovadia (uomo di teatro, attivista dei diritti civili e sociali), Giovanni Tesio (docente e critico letterario).

Con l'apporto del materiale di repertorio che contestualizza storicamente la vicenda biografica, e delle interviste dello stesso Primo Levi, la docufiction restituisce il senso profondo della testimonianza dello scrittore e ci mostra come il suo principale insegnamento resti ancora oggi attuale e imprescindibile: custodire la memoria da ogni forma di oblio e negazionismo, per evitare che il passato ritorni uguale ed oscuri nuovamente la nostra vita e la nostra libertà.

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