Festa del Cinema di Roma 2016
Festa del Cinema di Roma 2016

Roma 2016: programma Venerdi 21 Ottobre


Venerdi 21 Ottobre 2016 '7 minuti' di Michele Placido ultimo film italiano della Selezione Ufficiale, assieme con 'The Hollars' di John Krasinski, 'La mujer del Animal' di Victoria Gaviria, 'Immortality' di Mehdi Fard Ghaderi, 'La última tarde' di Joel Calero.

7 minuti di Michele Placido è l'ultimo film italiano della Selezione Ufficiale della 11a edizione della Festa del Cinema di Roma, che viene proiettato venerdì 21 ottobre all'Auditorium Parco della Musica.

Regista, sceneggiatore e attore del cinema italiano, autore di Romanzo criminale e Vallanzasca – Gli angeli del male, Placido con 7 minuti porta sul grande schermo una storia vera, accaduta in Francia nel 2012: undici donne si trovano di fronte a un'ambigua offerta di rinnovo di contratto, avanzata dalla multinazionale che ha acquisito la proprietà dell'azienda in cui lavorano. In poche ore, dovranno decidere il loro destino e quello delle trecento colleghe che aspettano il verdetto fuori dalla fabbrica. "Materia di grandissima attualità nell'Europa di oggi, come in Francia o in Italia e non solo, se si pensa alla crisi che si è aperta in questi giorni con l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea" ha spiegato Placido. "In una società in cui il divario ricchi-poveri si accentua sempre di più e il confronto sindacale o ideologico viene sempre meno emergeranno soprattutto gli aspetti personali, i propri bisogni, il proprio ego e anche la propria disperazione". Nel cast, Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Violante Placido, Clemence Poesy, Sabine Timoteo, con Ottavia Piccolo e Anne Consigny. Il film è ispirato dall'omonima opera teatrale di Stefano Massini.

Due gli Incontri Ravvicinati in programma nella giornata di venerdì 21 ottobre. Definito da Vincenzo Cerami "una delle più importanti voci poetiche del nostro tempo", incontrerà il pubblico il musicista, polistrumentista, cantante, paroliere, autore, avvocato e pittore Paolo Conte. E ancora ospite Daniel Libeskind, uno dei protagonisti dell'architettura decostruttivista e firmatario del Jüdisches Museum di Berlino, nonchè è autore del progetto per la ricostruzione del World Trade Center di New York: discuterà del rapporto tra settima arte e l'architettura e del suo amore per il cinema di Paolo Sorrentino. 

Altri cinque i film in programma nella Selezione Ufficiale.

The Hollars di John Krasinski: John Hollar è un artista di New York costretto a tornare nella piccola città della provincia americana che ha lasciato da tempo, nel momento in cui riceve la notizia della malattia di sua madre. Dopo essere tornato nella casa in cui è cresciuto, John rimane immediatamente coinvolto, suo malgrado, nei problemi della sua famiglia disfunzionale, ritrova un vecchio rivale di quando era al liceo e la sua ex fidanzata particolarmente esuberante, tutto questo mentre la sua ragazza, a New York, sta per avere un bambino e lui sta per diventare padre.

Sarà proiettato La mujer del Animal di Victoria Gaviria: la protagonista del film è la diciottenne Amparo costretta a vivere in una baraccopoli alla periferia di Medellin. La giovane donna viene colta di sorpresa quando diviene l'oggetto del desiderio di Libardo, noto a tutti come "l'Animale" – che la rapisce e la costringe a sposarlo. "Questo film denuncia pubblicamente l'Animale – ha spiegato la regista – Abbiamo avuto il coraggio di non nascondere le sue azioni, rinunciato al potere dell'elusività così che nessuno potesse dubitare della sua letalità. Lo spettatore resterà scioccato, perfino scosso. Ma una domanda resterà: 'Perché non facciamo nulla? Perché io non faccio nulla?'. È un turbamento che disorienta".

Per "Tutti ne parlano" la proiezione di Train to Busan, zombie disaster-movie firmato da Yeon Sang-ho. Un virus non identificato si abbatte sulla Corea del Sud e il Governo dichiara lo stato di emergenza: i passeggeri di un treno diretto a Busan, l'unica città ancora incontaminata, dovranno combattere duramente per la propria sopravvivenza.

E ancora, la proiezione di Immortality di Mehdi Fard Ghaderi: in una notte piovosa, sei famiglie viaggiano in diversi compartimenti di un treno; le loro vite sono fatalmente connesse, i loro destini influenzati l'uno dall'altro, in un reticolo che somiglia all'eternità. "È un film girato nello spazio tra realtà e sogno" ha detto il regista. "Sei storie parallele sono narrate consecutivamente nei corridoi e negli scompartimenti di un treno, ogni storia è il continuo della precedente e il preludio a quella successiva. Questi 145 minuti di piano sequenza è il seguito dei miei precedenti cortometraggi in piano sequenza ed è ispirato dall'atmosfera onirica della storia, dove il preciso campo di ogni storia prende forma nei corridoi del treno, narrati attraverso le fluide riflessioni di un vecchio uomo".

La última tarde di Joel Calero è la storia di una ex coppia di militanti radicali di sinistra che si rincontrano per ultimare le procedure per il divorzio: tra i ricordi di un passato durante il quale hanno condiviso amore e fede politica, finiscono per confessarsi i propri segreti per scoprire, alla fine, quanto la situazione in cui si trova il loro paese e gli ideali in cui credono, abbiano ancora un peso nelle loro esistenze.

Alla Festa del Cinema viene presentato Coco, cortometraggio di denuncia di Veronica Succi, sul mondo della pedofilia. Lo short film, girato al Pigneto e in teatri di posa, racconta la vita e le emozioni di Coco – alias Santiago Jimenez Barrios, una donna transessuale quarantenne di origine latina – la sua infanzia, il suo trauma ed il suo mutamento, grazie all'arte. La protagonista, interpretata da Antonia San Juan (portata alla ribalta internazionale da Pedro Almodovar in Tutto su mia madre, nel ruolo di Agrado), per far fronte al trauma subito si rifugia in un universo paillettato fatto di colori, vestiti e danza che la condurrà a mutarsi in un'artista trasformista. Il corto è lo spin-off del lungometraggio Parvus. La proiezione di Coco viene seguita da un dibattito con, fra gli altri, Veronica Succi e Don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione Meter, che da anni si batte contro la pedofilia, per la quale la regista ha firmato due spot.

Per la retrospettiva dedicata a Tom Hanks, proiettati Larry Crowne (che lo vede nel ruolo di regista), e Captain Phillips di Paul Greengrass.

Al MAXXI il pubblico potrà assistere al nuovo film di Gianfranco Pannone, Lascia stare i santi e all'evento HITalk. Alle ore 21.30, nell'ambito dell'omaggio a Luigi Comencini, le quattro figlie del regista, Paola, Cristina, Francesca ed Eleonora, protagoniste di un incontro curato da Mario Sesti e Giorgio Gosetti, in cui racconti e memorie si alterneranno a sequenze scelte da ognuna di loro nella filmografia paterna.

La Casa del Cinema ospita l'omaggio a Fritz Lang, con la proiezione di M – Il mostro di Dusseldorf e, per la retrospettiva American Politics, The War Room di Donn Alan Pennebaker e Chris Hegedus.

Per la retrospettiva su Valerio Zurlini, a cura di Domenico Monetti e Mario Sesti, Il deserto dei tartari e Gli anni delle immagini perdute di Adolfo Conti, ritratto umano e artistico di Valerio Zurlini.

Per "Cinema senza frontiere" Il ribelle dell'Anatolia di Elia Kazan, proiezione preceduta dal corto Beles – La stagione dei fichi d'India di Massimo Ruggiero, uno dei cortometraggi vincitori del progetto MigrArti.

Tra le repliche in tutta la città: Sword Master 3D di Derek Yee, Hell or High Water di David Mackenzie, Kids in Love di Chris Foggin, My First Highway di Kevin Meul, Florence Foster Jenkins di Stephen Frears, 7 minuti di Michele Placido, The Hollars di John Krasinski, Al final del túnel di Rodrigo Grande, Fritz Lang di Gordian Maugg, Al final del túnel di Rodrigo Grande, The Last Laugh di Ferne Pearlstein, Sword Master 3D di Derek Yee, The Secret Scripture di Jim Sheridan, Florence Foster Jenkins di Stephen Frears, The Accountant di Gavin O'Connor, Sing Street di John Carney, Goodbye Berlin di Fatih Akin, Ho amici in paradiso di Fabrizio Maria Cortese, La grande Monnezza di Chiara Bellini, I Am Not a Serial Killer di Billy O'Brien, Il più grande sogno di Michele Vannucci.

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