Festa del Cinema di Roma 2022
Festa del Cinema di Roma 2022

RomaFF17: The Fabelmans di Steven Spielberg nel programma di Mercoledì 19 Ottobre 2022


E' la giornata di: The Fabelmans di Steven Spielberg, Rheingold di Fatih Akin, I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro, January di Viesturs Kairišs, Jazz Set di Steve Della Casa e Caterina Taricano, Lola di Andrew Legge, Roma isola di Monkeys VideoLab.

La 17a Festa del Cinema di Roma, mercoledì 19 ottobre 2022, presenta il nuovo film di Steven Spielberg, The Fabelmans, presentato in anteprima italiana nel programma della Festa e di Alice nella città. Il film, che ha vinto il Premio del Pubblico al Toronto International Film Festival, è scritto da Spielberg assieme al drammaturgo Premio Pulitzer Tony Kushner, storico collaboratore del regista, due volte candidato all'Oscar per le sceneggiature di Lincoln e Munich. The Fabelmans, uno spaccato intenso e personale dell'infanzia americana del XX secolo, è il racconto di formazione di un giovane che scopre uno sconvolgente segreto di famiglia e un'esplorazione del potere dei film nell'aiutarci a vedere la verità sull'altro e su noi stessi. Nel cast Gabriel LaBelle, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen e Judd Hirsch.

Per la sezione Grand Public, la proiezione di Rheingold di Fatih Akin. Nel 2010, in Iraq, tre uomini vengono scaricati da un camion, incarcerati e torturati brutalmente. Sono ricercati per aver rapinato un carico d'oro in Germania. Uno di loro, Xatar, ricorda, dall'infanzia da curdo ai confini con l'Iraq, l'arresto dei genitori musicisti, poi Parigi, Bonn, l'emarginazione, la passione per la musica, il rap, Londra, il traffico di droga, l'amore, l'idea del colpo che ti risolve la vita, la caccia.

Il programma di giornata propone anche I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro, secondo film italiano del Concorso Progressive Cinema. Regista e sceneggiatore con alle spalle una formazione in Scienze del cinema e Filosofia del linguaggio, Ferraro sceglie il bianco e nero per riportare indietro nella storia. Quattro partigiani fuggono in mezzo alla neve sull'Appennino dell'Italia centrale, nel 1944. Sono inseguiti, cercano un rifugio, incontrano una ragazza. Drammaticamente ambientata in un contesto storico e politico ben preciso, tuttavia la loro storia si connette, seppur non esplicitamente, con un presente ancora fragile e falcidiato da guerre presenti o echeggianti. Fabrizio Ferraro, regista e sceneggiatore con alle spalle una formazione in scienze del cinema e filosofia del linguaggio, sceglie il bianco e nero per riportarci indietro nella storia, alternando campi larghi a primi piani, dialoghi serrati a voci narranti, intervallati da grandi silenzi e poderosi fruscii. Un film che si rivolge al passato per interrogare la contemporaneità.

Dalla Lituania arriva January di Viesturs Kairišs, film ambientato nel gennaio del 1991 quando i carri armati sovietici invasero la Lettonia per reprimere l'indipendenza dichiarata il 4 maggio dell'anno prima. Il regista parla del presente e della forza incontenibile della giovinezza, ritrovando la libertà e l'entusiasmo della Nouvelle vague e della Nová vlna, rendendo anche omaggio alla figura carismatica di Juris Podnieks, uno dei più promettenti registi lettoni, che morì a quarantadue anni nel 1992.

Tre i titoli in programma nella sezione Freestyle. Jazz Set di Steve Della Casa e Caterina Taricano: il film ospita alcune delle più belle canzoni dei cantautori italiani riproposte dai migliori strumentisti italiani. Spiegano i registi: "Realizzando questo documentario abbiamo messo al centro la musica e soprattutto chi la esegue, volendo realizzare un film nel quale si approfondisce il tema del rapporto tra la musica e le parole, risolto virtuosamente da tutti i grandi artisti che hanno partecipato a questa impresa". Lola di Andrew Legge: il film ridà vita al mockumentary, tra commedia distopica e dramma spionistico, attraverso un lavoro di montaggio e "trucco" dei materiali d'epoca da parte del regista e sceneggiatore (al debutto nel lungometraggio), della dop Oona Menges (figlia di Chris Menges) e del montatore Colin Campbell. Infine, Roma isola aperta firmato da Monkeys VideoLab (Alessio Rucchetta, Valerio Sammartino e Simone Nazzaro Valente), insieme alle ideatrici Raffaella Frascarelli e Sabrina Vedovotto: il film intraprende un percorso attraverso gli studi degli artisti romani, che si aprono al pubblico per riflettere su temi sociali, politici, economici, e sul rapporto tra l'arte e la vita quotidiana.

Dopo una lunga esperienza nel teatro d'avanguardia, Mario Martone esordisce sul grande schermo con Morte di un matematico napoletano: questo il titolo al centro dell'incontro fra il regista partenopeo e il pubblico della Festa. Uscito in sala nel 1992, il film ha ricevuto riconoscimenti fra i quali il David di Donatello e il Nastro d'argento come miglior regista esordiente e il Leone d'argento – Gran premio della giuria.

Al MAXXI, in programma uno speciale incontro dedicato alle emittenti televisive, parte della serie "Dialoghi sul futuro del cinema italiano". Sul palco Margherita Amedei (Sky Cinema), Paolo Del Brocco (Rai Cinema), Giampaolo Letta (Medusa Film) e Olivier Père (Arte France Cinéma), in videoconferenza.

L'Istituto di Istruzione Superiore Statale "Cine-Tv Roberto Rossellini" conferma la propria collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma, presentando Divergenze Parallele: Roma e gli anni di piombo, realizzato dai propri docenti e allievi, in collaborazione con il MIUR, l'Associazione Domenico Ricci per la memoria dei caduti di via Fani e l'Associazione Fratelli Mattei. Il docufilm si propone di far conoscere, alle nuove generazioni, le peculiarità, le vicende più significative e le dinamiche degli "Anni di piombo". Attraverso un viaggio per le strade della Capitale e incontrando diversi esperti che hanno vissuto o studiato quel periodo, tre studenti prossimi alla maturità compiono un percorso di memoria, conoscenza, consapevolezza e crescita culturale ed emotiva, raccogliendo l'eredità del passato per poterla trasmettere ai propri coetanei.

Il programma di proiezioni alla Casa del Cinema prevede "Dopoguerra 1920", episodio di Amori di mezzo secolo di Mario Chiari, seguito da Steno di Raffaele Rago, ritratto a più voci di Stefano Vanzina. E ancora: Little Odessa (1994) il film di debutto del regista, sceneggiatore e produttore James Gray, Premio speciale per la regia alla Mostra del Cinema di Venezia. E poi la retrospettiva "Ms. Woodward & Mr. Newman" a cura di Mario Sesti, con A Fine Madness di Irvin Kershner e Rachel, Rachel di Paul Newman. Infine, le repliche di Il sogno di una cosa di Lorenzo Ferrari Carissimi, il quarto episodio di The Last Movie Stars di Ethan Hawke e L'anatra all'arancia di Luciano Salce.

Ferzan Ozpetek intervistato da Franco Montini sarà l'ospite d'onore dell'evento speciale di "Cinema, Storia&Società" in programma mercoledì 19 ottobre presso il Teatro Studio Gianni Borgna all'Auditorium Parco della Musica, nell'ambito della Festa del Cinema di Roma. L'incontro, introdotto da Giovanna Pugliese, Delegata Cinema del Presidente della Regione Lazio, dal titolo "Carta bianca a Ferzan Ozpetek", vuole essere un viaggio attraverso la sua filmografia, in un confronto continuo con le ragazze e i ragazzi presenti, da Il bagno turco a Le fate ignoranti, da La finestra di fronte a La dea fortuna. Il Progetto Scuola ABC – Cinema, Storia&Società, voluto dal Presidente Nicola Zingaretti, si rivolge alle studentesse e agli studenti degli Istituti Superiori del Lazio con l'obiettivo di approfondire da un lato la Storia con la S maiuscola dall'altro di raccontare quel che accade nel mondo odierno, denso di conflitti e contraddizioni, attraverso le storie, le immagini, i protagonisti e gli interpreti del grande cinema italiano e internazionale. Alcuni grandi film, infatti, hanno la stessa importanza e forza espressiva di un'opera letteraria o di un affresco, capolavori dal valore inestimabile, che ci aiutano a costruire quella memoria collettiva che lega il nostro presente, a volte turbolento e complicato, al passato. Studenti e docenti, con il contributo di registi, attori, sceneggiatori, critici e storici partecipano nel corso dell'anno a momenti di formazione, riflessione e confronto sui film selezionati, sui temi trattati e sulla società, in accordo con lo spirito di un "progetto sempre in movimento" e che, anno dopo anno, cerca di fornire – per immagini e parole-chiave – analisi e strumenti di interpretazione storica e sociale. I Progetti Scuola ABC sono promossi dalla Regione Lazio con Roma Capitale attraverso Zètema Progetto Cultura, nell'ambito del PR FSE+ Lazio 2021 – 2027 e curati dall'Ufficio Cinema – Progetto ABC Lazio con Giornate degli Autori, Cinecittà, e il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiC.

Tra le repliche di giornata: I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro, Jazz set di Steve Della Casa e Caterina Taricano, L'ombra di Caravaggio di Michele Placido, Lola di Andrew Legge, Lynch/Oz di Alexandre O. Philippe, January di Viesturs Kairišse, Rheingold di Fatih Akin, Drei Frauen Und Der Krieg di Luzia Schmid, As bestas di Rodrigo Sorogoyen, La California di Cinzia Bomoll, Alam di Firas Khoury, Ramona di Andrea Bagney, La divina cometa di Mimmo Paladino, Il Colibrì di Francesca Archibugi, 75 – Biennale Ronconi Venezia di Jacopo Quadri, Amate Sponde di Egidio Eronico, La divina cometa di Mimmo Paladino. 

La Festa del Cinema di Roma ospita mercoledì 19 ottobre la proiezione straordinaria di Persepolis, lavoro del cinema d'animazione scritto e diretto da Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud. La regista e fumettista iraniana, quest'anno alla Festa del Cinema come Presidente della giuria del Concorso Progressive Cinema, saluterà il pubblico al termine della proiezione, a ingresso gratuito. Premio della giuria al Festival di Cannes 2007, candidato all'Oscar come Miglior film d'animazione, Persepolis è tratto dai romanzi a fumetti originali di Marjane Satrapi, che firma una storia autobiografica, intensa e avvincente, sulla maturazione di una ragazzina in Iran durante la rivoluzione islamica. Attraverso gli occhi della precoce ed estroversa Marjane, il film mostra come la presa al potere dei fondamentalisti abbia distrutto le speranze di un popolo, imponendo il velo alle donne e imprigionando migliaia di oppositori.  

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