Rush: Ron Howard a Roma presenta il film con Chris Hemsworth


Il regista Ron Howard ha presentato a Roma in conferenza stampa il suo Rush, che porta sul grande schermo lo scontro tra i campioni di Formula 1 Lauda e Hunt. Con lui, i protagonisti Chris Hemsworth, Daniel Bruhl e Pierfrancesco Favino.

Si è svolta a Roma la conferenza stampa per la presentazione del film Rush di Ron Howard che racconta la storia vera della rivalità tra due piloti della Formula 1 Niki Lauda e James Hunt, rispettivamente appartenenti alla casa automobilistica della Ferrari e della Maclaren. Erano presenti in sala il regista, gli attori protagonisti Daniel Bruhl (Niki Lauda) e Chris Hemsworth (James Hunt) e gli atri attori Pierfrancesco Favino (che interpreta il compagno di scuderia di Lauda, Clay Regazzoni) e Alexandra Maria Lara (la moglie di Lauda, Marlene Knaus).

Come è stato approcciarsi ad una storia vera e soprattutto famosa come questa?

Ron Howard: Da narratore devi sempre tenere conto di quelle che sono le intenzioni creative sia dello sceneggiatore che del regista. Quello che cerco sempre di fare è di raccontare la storia vera ma di farla passare sempre attraverso il mio filtro personale. Devi sempre ricordarti che i fatti più importanti non li puoi tradire, perché fare ciò sarebbe un errore, un danno. Quello che ho imparato con Apollo 13 è di fidarmi del pubblico perché è sempre molto affascinato e interessato alle storie vere.

Come vi siete preparati a raccontare e ad interpretare questa storia?  Quanto Niki Lauda ha collaborato al processo del film?

R.H.: Peter Morgan (lo sceneggiatore) conosce Niki Lauda, lo ha intervistato. Niki si è messo a disposizione per tutto quello che poteva servire per la realizzazione del film e si è fidato molto di noi. Abbiamo poi intervistato una decina di persone che conoscevano James Hunt, che purtroppo non potevamo incontrare personalmente, da queste persone abbiamo imparato tantissimo sulla sua persona. Per quanto riguarda la Formula 1 ci siamo avvalsi di esperti del settore che ci hanno accompagnato sia nella fase di preproduzione che nel corso di tutte le riprese.

Chris Hemsworth: Ho guardato tantissimi filmati, anche di gare, e interviste su internet per documentarmi su James Hunt, poi ho raccolto tutte le informazioni che Ron ci ha fornito. La storia di per sé è così interessante e avvincente più di quanto sarebbe potuta essere una inventata e poi avevamo una sceneggiatura valida, ma la cosa più importante era quella di essere onesti nei confronti dei personaggi e gli uni con gli altri, io ho approcciato il personaggio in questa maniera per renderlo nel miglior modo possibile, anche per rendergli onore al meglio.

Daniel Bruhl: Il mio personaggio è una leggenda vivente, in Germania è un eroe, io lo conoscevo fin da bambino, quindi è stato per me molto importante cercare di stabilire un buon rapporto con lui. Per fortuna lui è stato molto disponibile e mi ha dato moltissime informazioni, cose che solo lui poteva darmi, che non potevo leggere da nessun altra parte. Inoltre abbiamo dovuto imparare a guidare le macchine, io ho passato un mese a Vienna per cercare di imparare l'accento viennese che era fondamentale per il personaggio, gli dona quella certa arroganza che appartiene a Niki.

Pierfrancesco Favino: Una buona sceneggiatura come questa fa vivere anche i personaggi di contorno come il mio, soprattutto nel rapporto con Lauda. Il tipo di lavoro che ho fatto l'ho poi aggiustato secondo quelle che erano le richieste del film. Io sono molto orgoglioso di far parte di questo film, molto felice di essere stato richiamato da Ron, di aver conosciuto gli altri attori. Credo che questo sia uno dei più bei film in cui ho avuto la fortuna di esserci.

Come sono state ricostruite le gare? In parte al computer e in parte dal vero?

R.H.: Abbiamo utilizzato tutti gli strumenti e i mezzi moderni che un regista può avere a disposizione proprio per rappresentare la stagione del '76 al meglio e li abbiamo utilizzati in modo da renderli indistinguibili l'uno dall'altro. Ci sono materiali di repertorio, filmati storici, riprese realizzare al computer ma abbiamo utilizzato molte più riprese realizzate con la macchina da presa di quelle che avrei mai pensato, questo grazie alla qualità delle macchine e alla bravura dei piloti. C'è la computer grafica ma solo per dare la giusta dimensione al film e per immergere al meglio il pubblico all'interno del mondo della Formula 1.

Chris che cosa hai amato del personaggio di James Hunt e in che cosa invece non ti riconosci affatto?

C.H.: Quello che mi piace molto di lui è proprio questa sua natura un po' infantile, la sua onestà, il suo essere sempre diretto, non preoccupandosi di ciò che gli altri pensavano di lui. Aveva sempre uno sguardo interessato, curioso. Ho amato molto la sua profonda contraddizione: da un lato la sua esuberanza e la sua voglia di apparire e dall'altro la sua insicurezza e il suo voler essere apprezzato per le sue capacità. 

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