Gaten Matarazzo come Dustin Henderson, Finn Wolfhard come Mike Wheeler e Sadie Sink come Max Mayfield in Stranger Things (stagione 4) [tag: Gaten Matarazzo, Finn Wolfhard, Sadie Sink] [credit: Copyright 2022 Netflix, Inc; courtesy of Netflix]
Gaten Matarazzo come Dustin Henderson, Finn Wolfhard come Mike Wheeler e Sadie Sink come Max Mayfield in Stranger Things (stagione 4) [tag: Gaten Matarazzo, Finn Wolfhard, Sadie Sink] [credit: Copyright 2022 Netflix, Inc; courtesy of Netflix]
C: Copyright 2022 Netflix, Inc; courtesy of Netflix

Stranger Things, la quinta stagione inizierà con un salto temporale?


Stranger Things 5 si aprirà con un salto temporale? Ecco tutto quello che sappiamo finora sull'ultima stagione dello show

Creata da Matt e Ross Duffer, Stranger Things è senza dubbio uno dei titoli di punta di tutto il vastissimo (e a tratti dispersivo) catalogo di Netflix. Diventata un fenomeno di massa oltre che un titolo di culto, Stranger Things si sta ora dirigendo verso la sua quinta e ultima stagione. Stagione che, ça va sans dire, rappresenta uno dei prodotti più attesi da parte degli abbonati del famoso servizio di streaming on-demand che, per primo, ha rivoluzionato il modo di fruire tanto delle serie tv quanto (ora) del cinema. Come molti altri prodotti, però, anche Stranger Things è finito nella macchina “tritacarne” dello sciopero di attori e sceneggiatori a Hollywood. Sciopero che sta fermando e ritardando le produzioni che rispondono a compagnie che fanno parte dell’Alliance of Motion Picture and Television Producers (la AMPTP), perciò bisognerà attendere per avere l’occasione di vedere l’ultimo arco di episodi incentrato su un gruppo di ragazzi alle prese col sottosopra.

Stranger Things 5: un salto temporale?

David Harbour in Stranger Things
David Harbour in Stranger Things

Nonostante non sappiamo ancora con esattezza quando la serie arriverà ufficialmente su Netflix – sempre tenendo conto dei ritardi dovuti agli scioperi a Hollywood – sembra che ci siano alcuni elementi che sono già stati confermati da parte del cast e che ci possono dare qualche indicazione su quello che dobbiamo aspettarci dalla quinta stagione.

Già alla fine della quarta stagione – che ha avuto un riscontro ottimo, che ha risollevato il destino dello show dopo la delusione della terza stagione – i Duffer avevano in qualche modo provocato la curiosità e l’hype del pubblico asserendo che era possibile che la quinta e ultima stagione della serie teen horror si sarebbe aperta con un possibile salto temporale di cui i creatori e produttori non avevano voluto svelare la portata. Una teoria, questa, che sarebbe stata confermata anche da uno degli attori più amati dello show, David Harbourche in Stranger Things interpreta Jim Hopper. L’attore, che solo qualche giorno fa aveva ammesso di aver voglia di interpretare qualcosa di diverso, è intervenuto nel podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz e riportato da Screen Rant. Nel corso del suo intervento, fatto essenzialmente per parlare dello sciopero, l’attore ha condiviso anche alcune considerazioni sulla quinta stagione di Stranger Things e pur essendo rimasto parco di dettagli, sembra aver comunque confermato che la quinta stagione prenderà il via con un salto temporale rispetto alla fine della quarta. Ecco, nel dettaglio, cosa ha detto:

“Prima che iniziasse lo sciopero ci erano state mandate le sceneggiature. Erano straordinarie, come al solito. Continuano a superare se stessi questi sceneggiatori attualmente-in-sciopero noti come Duffer brothers. Sarà anche un’impresa infernale. Le scene e tutto ciò che abbiamo visto nella sceneggiatura sono più grandi di qualsiasi cosa abbiamo fatto in passato. Dovete immaginare il punto di partenza, dove era finita la stagione 4. Ci vedete in cima a una collina, guardando la cenere e il fumo, così come gli incendi. E noi inizieremo da qualche parte dopo tutto questo, perciò dovete comprendere che il mondo sarà un luogo molto diverso. È fantastico e ci vorrà un po’ per girarlo, il che sarà molto difficile, dal momento che non possiamo ancora iniziare a lavorare per via di tutto quello che sta accadendo.”

Naturalmente utilizzare lo stratagemma del time-jump è un aspetto positivo perché permette di giustificare la crescita degli attori che interpretano i vari personaggi e che dunque non sono costretti a fingere di essere più piccoli di quello che in realtà sono. Questo potrebbe far sì che anche la loro recitazione sia più fluida e genuina, proprio perché non devono recitare pensando di essere molto più piccoli o più ingenui. Rimanendo in linea con la loro età, gli attori possono recitare in modo decisamente più naturale. C’è da dire, però, che il salto temporale porta con sé anche un aspetto negativo. La stagione quattro – attenzione spoiler – si concludeva con Hawkins in fiamme, mentre il Sottosopra comincia ad allungare i suoi artigli sulla “nostra realtà”, cambiando di fatto il volto del mondo. Un salto temporale farà sì che lo spettatore non potrà vedere le immediate conseguenze di questo evento traumatico. Ma è anche vero che gli spettatori hanno completa fiducia nell’immaginazione di coloro che hanno partorito una serie tv di questa portata e di questo successo. Quindi, come spesso accade, l’unica possibilità che ha il pubblico è di attendere e vedere come evolveranno le cose. Un’attesa, questa, che si preannuncia comunque lunga a causa dei già citati scioperi.

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