Venezia76
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Venezia 76: cosa pensano le testate straniere


In attesa di conoscere quali saranno i film che troveranno posto nella prossima edizione del Festival di Venezia, abbiamo scrollato le previsioni di alcune testate estere.

Il momento di scoprire i titoli che comporranno la selezione ufficiale della 76° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia è sempre più vicino. Il 25 Luglio, infatti, verranno svelati i titoli che dal 29 Agosto al 7 Settembre riporteranno in vita le strade del Lido di Venezia. In attesa di conoscere quale sarà il film d'apertura di questa edizione e di scoprire tutti gli altri film, ci siamo divertiti a vedere quali sono le previsioni che le testate straniere – su tutte Variety e The Hollywood Reporter – danno per certe.

Partiamo dai nomi più di impatto. Tanto Variety quanto The Hollywood Reporter sembrano dare per certa la presenza di Ad Astra, il film di James Gray che avrebbe dovuto presenziare a Cannes e che invece, a causa dei ritardi in produzione, potrebbe portare al Lido di Venezia Brad Pitt alle prese con uno sci-fi. Dopo First Man di Damien Chazelle dello scorso anno difficile che possa aprire, ma a quanto pare la sua presenza sembra essere data per scontata. Di più: Variety afferma che una fonte interna ha assicurato la presenza della pellicola.

Con la stessa certezza viene trattato anche il Joker di Todd Phillips. A far sospettare la possibile presenza della pellicola con Joaquin Phoenix è stata, per prima cosa, la mancanza di una presentazione al Comic-Con di San Diego, che come ogni anno promette di presentare notizie e anteprime da leccarsi i baffi. Inoltre c'è da dire che secondo quanto dichiarato dallo stesso regista questo Joker si discosterà non poco dal mondo dei fumetti e che sarà molto cerebrale: potrebbe essere la prima pellicola di stampo cinecomic (sebbene con le dovute distanze) a mettere piede al Lido di Venezia. Inoltre Joaquin Phoenix è un habitué del Festival: basti pensare che lo scorso anno ha presentato The Sisters Brother, il bel film di Jacques Audiard in cui recita al fianco di John C. Reilly. Negli Stati Uniti Joker esce il 4 Ottobre: una data comoda per lasciar presagire una presentazione a Venezia.

Variety punta anche su The Aeronauts, di Tom Harper che rimette insieme Eddie Redmayne e Felicity Jones dopo La teoria del tutto, al punto da metterlo in lizza come possibile titolo d'apertura. The Hollywood Reporter non lo cita e al suo posto parla di The True History of the Kelly Gang, di Justin Kurzel. Il regista di Macbeth si è stavolta concentrato sulla figura di Ned Kelly, fuorilegge australiano, basandosi sul romanzo di Peter Carey. Come nel caso di Ad Astra, anche questo film era atteso per Cannes, dove poi non si è presentato. Il film ha un cast eccezionale che include Charlie Hunnam, Nicholas Hoult (un grande affezionato del festival di Venezia), George MacKay e Russell Crowe.

Altro film molto chiacchierato è il nuovo capitolo di Rambo, che vede Sylvester Stallone tornare a vestire i panni del veterano di guerra più famoso al mondo. Alcune immagini di Rambo V vennero presentate allo scorso festival di Cannes, dove venne organizzata una giornata interamente dedicata a Stallone. Per Variety è già sicura la presenza del film, magari come pellicola di chiusura. The Hollywood Reporter è più cauto.

Altri film che appaiono sicuri per le due testate sono il nuovo e ancora senza titolo progetto di Noah Baumbach e The Pope di Fernando Meirelles. Entrambe le testate danno quasi per certa la mancanza di Little Women di Greta Gerwig, che avrebbe dato al direttore Alberto Barbera una regista donna con cui fronteggiare le innumerevoli proteste che riceverà qualora il numero dei registi sia ancora nettamente superiore a quello delle donne in concorso. Ma sembra che il nuovo adattamento del capolavoro di Louisa May Alcott sia più in direzione Toronto.

Anche su The Irishman di Martin Scorsese i due siti sembrano concordare. Il progetto prodotto da Netflix, che dovrebbe uscire in tempo per il Giorno del Ringraziamento, potrebbe non essere pronto in tempo, a causa dei moltissimi lavori inerenti il comparto degli effetti visivi. Si sa, infatti, che all'interno del film tanto Robert De Niro quanto Al Pacino reciteranno anche nella versione più giovane di se stessi. Una scelta che comporta un lavoraccio in fase di post-produzione.

Variety parla anche di The Burnt Orange Heresy, che vede la presenza di sua maestà Mick Jagger come di un film già incatenato alla selezione veneziana. Di questo titolo il THR non parla, ma punta su Steven Soderbergh e il suo The Laundromat: si tratta di un thriller incentrato sui giornalisti coinvolti nello scandalo di Panama. Si tratta sempre di una produzione Netflix, con un cast che include Meryl Streep, Gary Oldman e Matthias Schoenaerts.

Molto probabilmente per entrambe le testate a Venezia vedremo Ema di Pablo Larrain, che nel 2016 aveva presentato proprio a Venezia il bellissimo Jackie e nel 2010 era presente al Lido con Post Mortem.

Un caso molto chiacchierato è quello che riguarda la presenza del nuovo film di Roman Polanski a Venezia. Con il movimento #MeToo e la posizione già scomoda di Barbera, invitare il regista potrebbe trascinare con sé un caos non indifferente, visti i trascorsi di Roman Polanski. Il regista era già stato presente a Venezia con Carnage in tempi non sospetti. Ad ogni modo sia Variety che il The Hollywood Reporter sembrano propensi a credere che ci sia una possibilità di vedere a Venezia questo film con Jean Dujardin.

Tra gli altri titoli citati c'è anche Jojo Rabbit di Taika Waititi, mentre per l'Italia sembrano ormai essere certi tanto il nuovo film di Martone quanto il Martin Eden che vede Luca Marinelli come protagonista. Sono invece spariti dai radar pellicole come Ford v Ferrari con Matt Damon e Christian Bale che in un primo momento sembrava essere certo, e anche il musical incentrato su Judy Garland, Judy, interpretata da Renée Zellweger. Nessun riferimento nemmeno a Fonzo, il film di JoshTrank con Tom Hardy nei panni di un Al Capone nella sua fase discendente. E chi sognava – inutilmente – di vedere il film di Downton Abbey presentato in una cornice tanto bella come quella del festival di Venezia è probabile che rimarrà deluso.

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