Arnold Schwarzenegger in Arnold 1x01 [tag: Arnold Schwarzenegger] [credit: courtesy of Netflix]
Arnold Schwarzenegger in Arnold 1x01 [tag: Arnold Schwarzenegger] [credit: courtesy of Netflix]
C: courtesy of Netflix

Arnold, così Schwarzenegger racconta la sua vita e la sua carriera


Con Arnold, l'attore Arnold Schwarzenegger si racconta in un documentario che tocca tutti gli aspetti della sua vita. Ecco la nostra recensione.
Voto: 7/10

Classe 1974, Arnold Schwarzenegger è un personaggio pubblico che non ha bisogno di presentazioni, vista la sua capacità di costruire se stesso come una sorta di monumento nell’immaginario collettivo. Dopo la diffusione della sua serie Fubarora l’attore torna su Netflix con un documentario diviso in tre parti dal titolo ArnoldUn titolo che, da solo, basta a restituire al pubblico l’intento che si nasconde in bella vista dietro la realizzazione dell’opera. Raccontare uno dei divi di Hollywood più famosi, offrire un ritratto preciso, onesto e ricco di Arnold Schwarzenegger.

Arnold Schwarzenegger in Arnold 1x01 [credit: courtesy of Netflix]
Arnold Schwarzenegger in Arnold 1x01 [credit: courtesy of Netflix]

Perché il documentario è diviso in tre parti?

In questo senso è emblematica la scelta di dividere il racconto in tre macro episodi della durata di circa un’ora ciascuno. Ogni episodio, infatti, racconta una parte della vita di Arnold Schwarzenegger, una tappa di una carriera che non è mai stata un punto fermo, una certezza, ma piuttosto una creatura ibrida, sempre capace di reinventarsi. Arnold Schwarzenegger, in effetti, può essere considerato un professionista che si è ritirato tre volte, e che per tre volte si è saputo reinventare, diventando qualcun altro e, allo stesso tempo, dimostrando di aver seguito solo il suo destino.

Il racconto inizia con il primo episodio, nel piccolo villaggio austriaco di Thal dove Arnold Schwarzenegger e suo fratello maggiore sono nati, per sottostare alla disciplina durissima di due genitori sempre pronti ad accendere la competitività tra i due fratelli. Ed è in questo piccolo mondo immerso nei boschi e arroccato sull’argine di un lago che Arnold Schwarzenegger ha scoperto il suo primo amore: il body-building. L’attore racconta la prima fase della sua vita con un senso di nostalgia e di affetto per quel ragazzo che sognava di lasciare l’Austria e di diventare uno dei tanti professionisti che andavano a cercare la concretizzazione di un sogno su suolo statunitense.

Col il fisico scolpito da allenamenti sempre più duri, un sorriso aperto e ottimista capace di sedurre chiunque, Arnold Schwarzenegger si è affermato dapprima come Mister Universo, con un corpo fatto di muscoli e vene in rilievo, prima di scoprire un secondo amore: il cinema.

Arnold Schwarzenegger in Arnold 1x03 [credit: courtesy of Netflix]
Arnold Schwarzenegger in Arnold 1x03 [credit: courtesy of Netflix]

Arnold Schwarzenegger, tra amici e rivali

Non sorprende che l’episodio più interessante del documentario – o, almeno, quello più appassionante – sia il secondo, quello in cui viene mostrata la sua carriera cinematografica: da quando veniva scelto solo per il suo fisico e veniva doppiato e ribattezzato (Arnold Strong è il nome che appare nella sua prima pellicola), fino a diventare un campione d’incassi con film diventati iconici come Terminator, True Lies o i film diretti da Ivan Reitman con Danny DeVitocome I gemelli Junior. In questa seconda puntata Arnold Schwarzenegger non si limita a raccontare se stesso, ma lascia che siano anche altri a collaborare alla costruzione del suo mito cinematografico. Da James Cameron a Danny DeVito, passando per Jamie Lee Curtis, arrivando fino alla testimonianza della sua nemesi nel mondo della settima arte: Sylvester Stallone.

Jamie Lee Curtis in Arnold 1x02 [credit: courtesy of Netflix]
Jamie Lee Curtis in Arnold 1x02 [credit: courtesy of Netflix]

Il secondo episodio della serie Arnold su Netflix mantiene invariate le caratteristiche del primo episodio e del terzo episodio: vale a dire una certa tendenza all’onestà a ogni costo, anche a quella scomoda, come nel caso del terzo episodio, quando Arnold Schwarzenegger affronta le accuse di molestie che lo hanno colpito durante la campagna elettorale alla carica di governatore dello stato della California. Arnold Schwarzenegger, insieme ad un nutrito gruppo di amici e conoscenti, si racconta senza tirarsi indietro, senza paura di mostrarsi duro o manipolare o calcolatore. Un uomo con una visione (anzi, tre visioni), l’attore e politico si offre alle telecamere mentre è a casa sua, circondato dai suoi animali e dai suoi ricordi e parla della sua capacità di sapersi vendere, di aver accettato di essere quasi un oggetto di mercato che andava piazzato al miglior offerente. In effetti, la cosa più interessante del documentario è il fatto che sia svestito da tutta la narrazione retorica dell’artista che fa tutto in nome dell’arte e che è lontano dalle “bassezze” della vita concreta. Arnold Schwarzenegger si mostra come un uomo che ha sempre lavorato per se stesso, per fare i soldi e per diventare famoso. Si tratta di una normalizzazione di cui il mondo dell’arte avrebbe davvero bisogno, per svestirsi di un certo snobismo intellettuale che non ha una controparte nella realtà.

Sylvester Stallone in Arnold 1x02 [credit: courtesy of Netflix]
Sylvester Stallone in Arnold 1x02 [credit: courtesy of Netflix]

Da sportivo legato al mondo del bodybuilding, alla carriera da attore, fino alla carica politica ricoperta in un momento molto delicato della storia americana, Arnold Schwarzenegger non lesina sui dettagli personali. Nella docuserie racconta della morte del fratello, del suo allontanamento dalla famiglia, del rapporto burrascoso col padre: non si preoccupa di celare il suo bisogno di trovare figure di mentori da seguire, che potessero aiutarlo a comprendere chi fosse davvero e quali fossero, davvero, le sue potenzialità. Dalla morte dei genitori all’incontro con l’amore della sua vita, passando per la paternità e i problemi fisici, attraverso i fallimenti sul grande schermo (The last action hero) e quelli nella vita, Arnold Schwarzenegger non lesina su nessun aspetto della sua vita. Una scelta che fa sì che il documentario Arnold sia un prodotto interessante e non solo per coloro che sono già fan dell’attore, ma anche per coloro che vorrebbero conoscere meglio il cammino che lo ha portato a essere una tale star.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
ArnoldArnold (stagione 1)
Impostazioni privacy