Dark Shadows
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Dark Shadows: la recensione


Recensione del film Dark Shadows (2012) diretto da Tim Burton e con protagonisti Johnny Depp, Chloe Moretz, Helena Bonham Carter, Michelle Pfeiffer, Eva Green, Christopher Lee.
Voto: 8/10

Dark Shadows è il nuovo film del regista americano Tim Burton, in coppia, per l’ottava volta, con il suo stimato amico, nonché alter ego cinematografico, Johnny Depp. Questa volta i due decidono di portare sul grande schermo la versione cinematografica dell’omonima serie tv di successo degli anni Settanta, di cui entrambi erano grandi fan, affidandosi ad un cast d’eccezione composto dall’altra attrice feticcio del cinema di Tim, la moglie Helena Bonham Carter, da Michelle Pfeiffer, Eva Green e la giovane talentuosa Chloe Moretz.

Nel 1750 la famiglia Collins abbandona l’Inghilterra per trovare fortuna negli Stati Uniti, dove costruiscono il loro impero economico, fondando un’intera cittadina, Collinsport, e facendo soldi nel campo della pesca. Dopo la tragica morte dei suoi genitori, Barnabas Colllins (Johnny Depp) diventa l’erede della fortuna e si innamora della giovane Josette DuPres (Bella Heathcote). Purtroppo questi suoi sentimenti infrangono il cuore della strega Angelique Bouchard (Eva Green), da sempre innamorata di lui. Per vendicarsi del dolore procuratole, Angelique, dopo aver spinto Josette al suicidio, trasforma Barnabas in un vampiro e lo rinchiude in tomba, dove rimane per quasi due secoli. Nel 1972 il vampiro riesce ad uscire e farà ritorno alla sua cittadina e alla sua dimora ma, nel frattempo, il mondo è cambiato e Barnabas dovrà imparare a conoscerlo, così come dovrà fare la conoscenza della sua nuova bizzarra famiglia.

Dopo il deludente Alice in Wonderland, Tim Burton torna e lo fa alla grande. Tutti coloro che andranno al cinema a vedere questo film con la speranza di vedere il solito film burtoniano, forse rimarranno delusi. Pur mantenendo vive le tematiche che caratterizzano  da sempre il suo cinema (l’amore per i diversi e la poesia della favola avvolta da venature dark), Dark Shadows è un Burton diverso, che si mette in gioco, che sperimenta, che non ha paura di osare. Sopra le righe, ironico, divertente, volutamente kitch e soprattutto fortemente citazionista e autocitazionista, questo e tanto altro è ciò che il film offre. In alcune sequenze Josette sembra la rincarnazione di Alice, Angelique è una perfetta Sposa cadavere, soprattutto nel finale, Barnabas ricorda un po’ l’Ichabod Crane de Il mistero di Sleepy Hollow e Edward mani di forbice con le sue mani allungate, simbolo caratterizzante della sua diversità. E poi alla base di tutto come dimenticare la splendida favola de La bella e la bestia, la più vicina per tematiche al suo cinema e alla base della storia d’amore tra il vampiro e la giovane fanciulla.

L’opera sfoggia una sceneggiatura eccellente e ben calibrata, con alcune battute e alcune scene (vedi quella di sesso tra la Green e Depp)  che sarebbero state fuori luogo o esagerate in qualsiasi altro film ma non in questo. Qui si integrano perfettamente con lo stile pop e in alcuni momenti un po’ trash della pellicola che regala momenti più dark e horror, dove il vampiro è quello vero, che beve sangue umano, e non quello buono e dolce della nuova moda vampiresca dell’ultimo decennio, e sprazzi di romanticismo stile soap opera, così come nella serie originaria, il tutto tenuto legato dall’ironia e dalla commedia, vero collante del film.

Altra nota positiva in questa folle opera Dark Shadows è la colonna sonora. Burton affianca al sempre fedele Danny Elfman la musica degli anni Settanta, dai Moody Blues, ai Carpenters, da Elton John a Donovan, fino a Alice Cooper che, in un cameo, si esibisce cantando due delle sue canzoni nel film. E il risultato è ottimo.

Un ultimo accenno va fatto all’accoppiata Johnny Depp/Eva Green: semplicemente fantastica! Lui è perfetto nel ruolo e dà il meglio di sé costruendo una maschera che riesce ad essere perfettamente espressiva senza andare troppo sopra le righe, lei è bellissima e molto brava nel mostrare la follia ma allo stesso tempo la fragilità del suo personaggio. Barnabas Collins e Angelique Bouchard si vanno ad aggiungere alla meravigliosa collezione di personaggi che Tim Burton ci ha regalato in questi anni di carriera.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 8 su 10
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