Drive: Recensione
Drive: Recensione

Drive: Recensione


Recensione del film Drive (2011) diretto da Nicolas Winding Refn e con protagonisti Ryan Gosling, Carey Mulligan, Christina Hendricks, Ron Perlman, Bryan Cranston, Albert Brooks.
Voto: 8/10

Andare a vedere Drive non è paragonabile sicuramente alla visione di macchine da corsa come potrebbe, erroneamente, far presupporre il titolo. Guardare Drive significa lasciarsi trasportare emotivamente in una storia piena di romanticismo e dolore al tempo stesso. Due sentimenti che il regista Nicolas Winding Refn riesce ben a unificare in una pellicola grazie alla quale ha ricevuto il premio come Miglior Regia al Festival di Cannes 2011.

La storia vede protagonista uno stuntman di Hollywood che tenta la strada delle corse automobilistiche con l’aiuto del suo amico nonchè datore di lavoro in un’officina. Il nostro guidatore racchiuso nella sua calma interiore incontra un giorno una giovane donna madre di un bambino il cui padre è in carcere. Una volta uscito dal carcere quest’uomo viene preso a botte perchè deve ancora saldare un debito e, a rischiare ora, c’è anche la vita del bambino. Il driver (Ryan Gosling) per non far accadere nulla di brutto al bambino e alla sua mamma decide di aiutare il padre a saldare il debito. La missione è tentare una rapina da 1 milione di dollari. L’azione pero’ non finisce nel modo giusto ed una serie di complicate e spiacevoli situazioni vengono a susseguirsi fino a che tutte le persone che erano a conoscenza del colpo non vengono messe a tacere. Solo chi ha l’astuzia e l’ingegno riuscirà a cavarsela e a sopravvivere.

Drive è imprevedibile e riesce da circa metà pellicola fino alla fine a cogliere di sorpresa lo spettatore, mettendolo sulle spine. I primi dieci minuti di film riescono a far comprendere il carattere piu’ nascosto del protagonista attraverso la versione integrale di quello che anticipa il trailer – dammi ora e luogo e ti do 5 minuti … qualunque cosa accada un minuto dopo sei da solo -. Attenzione pero’, il film non è incentrato su questo perchè tale frase la sentiremo solo due volte.

Dopo le primissime scene fino a circa metà pellicola, il film corre il rischio di essere lento. Qui ai protagonisti viene meno il dono della parola e Nicolas Winding Refn preferisce concentrarsi ai momenti di silenzio facendo parlare le espressioni ed i volti dei personaggi. Non è una critica, anzi, senza questi il rischio è di non capire le situazioni successive nelle quali prende piede l’azione e la tensione.

A vestire i panni dell’autista troviamo Ryan Gosling il quale riesce perfettamente a far comprendere la doppia personalità del suo personaggio. Quella principale ha lo sguardo tranquillo e sereno che non dà alcun segno di preoccupazione; ma, dietro tutta questa sicurezza, si nasconde una violenza impossibile da frenare quando ad entrare in gioco sono i sentimenti verso le persone piu’ care.

Drive non è un film nello stile Fast and Furious assolutamente, ma è sinonimo di emozione, romanticismo, dolore, noir. Un mix che non delude ma bensi’ coinvolge in ogni suo aspetto.

Valutazione di Redazione: 8 su 10
Drive
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