Game of Thrones 4x01 - Two Swords
Game of Thrones 4x01 - Two Swords

Recensione Game of Thrones 4×01 – Two Swords


Dopo un anno di attesa torna finalmente 'Game of thrones' con un episodio buono, in cui si cerca di rimettere ordine nei Sette Regni dopo gli eventi delle Nozze Rosse. Tutti i personaggi tornano alla ribalta, ma il posto d'onore tocca ad Oberyn, principe di Dorne.
Voto: 8/10

Winter is coming!

Abbiamo dovuto aspettare un lungo, lunghissimo anno, mangiandoci le unghie per la preoccupazione per i nostri eroi dei Sette Regni, ma alla fine siamo tornati a Westeros, con il primo episodio della quarta stagione di Game of ThronesLa serie, che segue le vicende narrate nella seconda parte del terzo libro (taglia americana), riprende il discorso da dove era stato interrotto lo scorso anno, riproponendo la struttura "a episodi" che ha da sempre caratterizzato non solo il telefilm, ma anche i libri di George Martin, che nel frattempo continua a postare capitoli del nuovo libro senza dare alcuna indicazione di sorta su una qualsiasi possibile data di uscita. Tralasciando queste digressioni da fan della saga letteraria, Two Swords si apre con un lunghissimo previously che si dimostra molto utile per chi, magari, ha problemi a tenere a mente tutti gli intrecci e gli eventi che si sono succeduti nella scorsa, maestosa stagione.

Dove eravamo rimasti: A Lannister always pays his debts

Davvero difficile cercare di riassumere in poche righe lo spettacolo a cui abbiamo assistito nella passata stagione. L'impresa è resa ancora più ardua dalla consapevolezza che Game of Thrones è un tipo di telefilm che abbraccia ampi lassi di tempo e dunque ciò che vediamo in una stagione può essere la conseguenza di qualcosa accaduto nella prima serie. Vero evento della terza stagione di Trono di Spade erano state le devastanti "Nozze Rosse", la trappola mortale in cui Robb Stark (sigh!) e sua madre avevano perso la vita per mano dei Frey in combutta con i Lannister, che proprio ci tengono a pagare i propri debiti. E noi siamo ancora qui a piangere la dipartita del King in the North, dipartita che va ad aggiungersi alla lunga lista di uccisioni in casa Stark. Nel frattempo, ad Approdo del Re, Cersei ha udito dalla voce del padre un ordine che alle sue orecchie appare come una condanna: Tywin le ordina di sposare Ser Loras di Alto Giardino, ex amante di Renly Baratheon, fratello minore del compianto (?) Re Robert. A questa notizia si aggiunge quella che Tyrion, il folletto, deve prendere in moglie la piccola Sansa Stark, matrimonio che poi avviene senza alcun ritardo. Le nozze, nel frattempo, risvegliano la gelosia della prostituta Shae, grande amore di Tyrion. Dopo aver assistito – dal di fuori – alla morte del fratello maggiore (sigh!) Arya viene tratta in salvo dal Mastino e condotta lontano dalla dimora dei Frey.  A nord, intanto, la bruta Ygritte scopre il doppio gioco di Jon Snow che, nonostante i sentimenti che prova per la ragazza "baciata dal fuoco", è sempre rimasto un corvo. Ygritte, con gli occhi velati da lacrime di tristezza e rabbia, lascia scappare il suo uomo, non prima di aver offeso il suo fisico atletico con tre frecce. Nonostante le ferite, però, Jon riesce a tornare al Castello Nero. Finalmente è a casa. Mentre intanto Stannis Baratheon continua a servirsi dei poteri di Melisandre per poter salire sull'ambito trono, al di là del mare stretto Daenerys sembra aver dimenticato la sua missione primaria: conquistare i sette regni. La Khaleesi, infatti, madre dei draghi, ha assunto come obiettivo primario liberare le città di Essos dalla piaga della schiavitù. Assume così ai suoi comandi gli Immacolati e si getta in una guerra che mette a ferro e fuoco le città. Jaime è tornato dal suo lungo periodo di cattività insieme a Brienne, dopo aver perso la mano destra, la mano della spada. Infine Joffrey è quanto mai pronto a prendere in moglie Margaery Tyrell di Alto Giardino, ex promessa sposa di Renly, sorella di Ser Loras e possibile migliore amica di Sansa Stark.

Cosa vedremo: Two Swords

Con la morte di Robb Stark – evento che viene ripetuto più volte all'interno dello show, per permettere a più personaggi di rapportarsi con questo evento tragico che ha aperto ampie ferite nel petto di quasi tutti gli spettatori – e la ritirata di Stannis Baratheon, Approdo del Re vive un periodo di relativa calma. Jaime Lannister si reca al cospetto di suo padre, rendogli noto che nonostante il suo braccio offeso non ha alcuna intenzione di lasciare la Guardia Del Re. "Non infrangerò un altro giuramento sacro" spiega al Leone dei Lannister, ignorando gli ordini di suo padre. Tywin infatti vorrebbe che suo figlio si ritirasse dalla vita politica di approdo del re, divenendo signore di Castel Granito, con una moglie al proprio fianco e pargoli che possano mandare avanti la discendenza. Noi spettatori sappiamo che il vero desiderio di Jaime è quello di rimanere al fianco della sorella/amanti, specie dopo aver passato tanto tempo divisi. Il suo desiderio però si frantuma contro il muro di ghiaccio che Cersei ha innalzato. Dopotutto alla Regina Madre, di questi tempi, piace moltissimo fare la vittima. La povera donna contro cui il sistema patriarcale si è accanito con inspiegabile crudeltà. Cersei rimprovera a Jamie di essere arrivato too late. Oltretutto per il prode eroe di casa Lannister le problematiche non sono ancora finite. Poco dopo aver parlato con sua sorella, Jaime deve fronteggiare Brienne che gli ricorda il suo giuramento di tenere al sicuro le ragazze Stark. Jaime risponde dicendo che probabilmente Arya è già morta e Sansa, divenuta ormai una Lannister, è nel luogo più sicuro del mondo. Quando però la donna gli chiede se pensa davvero che Approdo del Re sia un luogo sicuro, Jaime sbuffa, e paragona Brienne a tutti i suoi famigliare Lannister. "Hai il colore di capelli adatto," esordisce. "E forse anche la bellezza" chiosa prima di andarsene, lasciando Brienne, e noi con lei, in un mare di perplessità che noi spettatori riempiamo di un entusiasmo forse esagerato. Perché Jaime e Brienne sono così belli insieme che siamo pronti ad elemosinare qualsiasi gentilezza e qualsiasi indizio possa far presagire un happy ending tra loro due. Nel frattempo, al di là del mare stretto, Daenerys sta continuando la sua crociata contro la schiavitù e sembra più che mai convinta a conquistare Meereen, con l'aiuto dei suoi tre draghi ormai più grandi e più selvaggi. Purtroppo però la sua avanzata verrà resa più difficoltosa da una scelta dei padroni di Meereen, che hanno tappezzato la strada che separa Khaleesi dalla città di persone e bambini crocefissi che indicano alla madre dei draghi la strada di seguire.

Oberyn, principe di Dorne.

Ma il vero protagonista di Two Swords è Oberyn Martell, principe di Dorne, arrivato ad Approdo del Re per partecipare alle imminenti nozze di re Joffrey. Nononostante non si veda molto – appare all'inizio in una lunga sequenza, per poi scomparire, fagocitato da tutti gli altri personaggi – Oberyn mostra sin dall'inizio il suo fascino. Interpretato da Pedro Pascal, Oberyn non fa segreto, sin dalla prima scena, della sua poca simpatia nei confronti della casata che lo ospita, i Lannister. Non è un caso, infatti, che una delle sue battute in questo episodio riguardi proprio il motto della casata dei leoni. "I Lannister non sono gli unici che ripagano i propri debiti". Altro motivo che ha fatto subito andare l'ago della bilancia nella sua direzione è stato il lungo discorso che l'uomo ha fatto su sua sorella Elia, la moglie di Rhaegar Targaryen. Nella sua voce malinconia e rabbia vanno di pari passo, tenute sotto controllo da un self control estremamente elegante, che ben si sposa con il portamento dell'uomo, un vero e proprio principe, che non permette a niente e a nessuno di sopraffarlo. Il discorso di Oberyn, in più, permette di far luce per un attimo anche sul rapporto fugace e misterioso che in passato legò Lyanna Stark – sorella del sempre compianto Eddard – e il già citato Rhaegar. "Lui amava un'altra donna" dice pensieroso Oberyn, quasi senza sapere che quella semplice frase può dare adito ad una serie lunghissima di speculazioni che si susseguono in rete da quando Martin ha pubblicato il primo libro.

Two Swords

Il titolo dell'episodio, comunque, sembra voler rimettere un attimo in ordine il caos che guerra e ambizioni hanno portato nel mondo de Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Perché nonostante i molteplici personaggi – quasi tutti descritti con la perfezione di un Dio imperfetto – la vicenda ha preso il via dai sentimenti avversi di due famiglie precise: i Lannister contro gli Stark, leoni contro lupi; famiglie cacciatrici, nobili, ma di diverso temperamento. Ecco allora che secondo quest'ottica si può apprezzare la perfetta simmetria dell'episodio. Two Swords, infatti, si apre con la forgiatura di una spada Lannister, immersa nel fuoco e nell'oro delle fiamme fameliche. A chiuderlo, però, arriva la mano ferma della piccola Arya che, tornata in possesso della sua piccola Ago, comincia a spuntare nomi dalla sua lista di morte, prendendosi una piccola vendetta contro tutti coloro che, in un modo o nell'altro, le hanno rovinato la vita. Una piccola spada, poco più che un coltello, che si immerge nella gola di un uomo ferito, e viene ritirata via sporca di sangue. Quasi come in una promessa di vendetta ad ogni costo. Quello che two swords ci vuol raccontare è che probabilmente nonostante la calma apparente altri giorni pieni di fuoco e di sangue versato stanno per giungere nei sette regni

Cosa ci è piaciuto:

• Oberyn. Il principe di Dorne ha fatto finalmente il suo ingresso in scena, e sono bastati pochi attimi per farci innamorare perdutamente di lui.
• Il confronto tra Jamie e Brienne. La chimica tra i due cresce sempre di più, promettendo ampie vampate di fuoco.
• L'incontro tra Sansa e Ser Dontos. Quasi un episodio di riempimento, che però ci ha commosso.
• Che abbiano cambiato l'attore che interpreta Daario Naharis al fianco di Daenerys.

Cosa non ci è piaciuto:

• Joffrey è ancora vivo e vegeto. E osa addirittura prendere in giro Jamie Lannister, lo Sterminatore di Re.
• Shae gelosa delle attenzioni che Tyrion concede alla povera Sansa è pressoché insopportabile.
• Viene dato veramente poco spazio a Jon Snow, che ha giusto il tempo di difendersi dall'accusa di tradimento, mentre Ygritte prepara frecce per cercare di placare il dolore che porta nel cuore.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
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