Loving Vincent
Loving Vincent

Loving Vincent, la recensione


Con Loving Vincent, straordinario film d'animazione scritto diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman, si assiste ad un connubio perfetto tra cinema e pittura, un'unione suggestiva e bellissima, che lascia meravigliati ed incantati, in ogni singolo istante.
Voto: 1/10

Nell'estate del 1891 il giovane Armand Roulin  (Douglas Booth) viene incaricato da suo padre, il postino Joseph Roulin (Chris O'Dowd), amico di Vincent van Gogh (Robert Gulaczyk),  di portare una lettera al fratello di quest'ultimo, Théo, a Parigi. Sebbene Armand sia all'inizio riluttante, decide comunque di accettare l'incarico e di mettersi in viaggio. Inizialmente il ragazzo incontra Père Tanguy (John Sessions), un commerciante di colori, il quale gli comunica che Theò è morto poco dopo il fratello, l'uomo gli parla inoltre del legame tra i due, e gli racconta la storia di come il pittore sia giunto in Francia. Affascinato dalla figura dell'artista olandese, Armand decide così di voler scoprire perché Vincent si tolse la vita poco prima di raggiungere il successo tanto desiderato. Il ragazzo si reca quindi ad Auverse-sur-Oise per incontrare il Dottor Paul Gachet (Jerome Flynn), medico di Vincent nelle ultime settimane di vita, ma non lo trova. In attesa di poter parlare con l'uomo, Armand incontrerà alcune persone che hanno avuto modo di conoscere il pittore nei suoi ultimi giorni. Parlerà quindi con Adeline Ravoux (Eleanor Tomlinson), della figlia del proprietario della locanda dove Vincent soggiornò fino al giorno della sua morte, con la figlia di Gachet, Marguerite (Saoirse Ronan), con la loro domestica Louise Chevalier (Helen McCrory) e anche con il Barcaiolo (Aidan Turner) che entrò in contatto l'artista per breve tempo. Ognuno di loro, fornisce una versione diversa dei fatti e da un proprio giudizio su chi sia il colpevole. Deciso a scoprire la verità su ciò che è accaduto a Vincent, Armand inizia ad indagare, riuscendo infine a trovare le risposte che stava cercando.

 La cosa che al primo impatto colpisce di più di Loving Vincent, straordinario film d'animazione, scritto diretto da Dorota Kobiela & Hugh Welchman, ovviamente è il modo in cui è stato realizzato. Guardando il film, infatti, non si può non rimanere meravigliati ed estasiati davanti al grandioso lavoro compiuto da più di cento artisti, che dipingendo ogni singola inquadratura con la pittura ad olio, hanno creato una vera e propria opera d'arte in movimento, nello stile di Vincent van Gogh. Con Loving Vincent, per la prima volta, si assiste così ad un'unione perfetta tra cinema e pittura, un connubio suggestivo e bellissimo, che lascia a bocca aperta, in ogni singolo istante. La bellezza e la riuscita dell'opera non si riscontrano però unicamente nella tecnica, nel modo incredibile in cui è stato realizzato, ma vengono messe in risalto anche nell'appassionante storia che ci viene narrata, accostata ad un' incantevole colonna sonora. Una storia struggente ed intrigante allo stesso tempo, che a tratti assume tinte noir, facendoci immergere nella risoluzione di un grande ed inspiegabile mistero. Il giovane protagonista, Armand, infatti, sebbene parta con l'unico scopo di consegnare una lettera, nel suo lungo viaggio attraverso la Francia, si ritrova a indagare, come in un vero e proprio giallo, sulla misteriosa morte del pittore, archiviata come un suicidio ma sulla quale non è stata mai fatta veramente chiarezza. Attraverso le lettere scritte dall'artista, e grazie ciò che viene rivelato di volta in volta dai diversi personaggi con cui il giovane Roulin ha modo di interagire, abbiamo così modo di comprendere maggiormente Van Gogh, la sua  personalità, i suoi tormenti interiori, e il suo modo di rapportarsi con l'arte, la sua più grande passione e  forse l'unico mezzo che lo aiutasse veramente ad esprimere tutto ciò che aveva dentro. Non a caso, nella sua ultima lettera, il celebre pittore olandese scrisse "Non possiamo che parlare con i nostri dipinti". Sicuramente il modo migliore per poter parlare di lui è proprio lasciando che sia la sua arte ad esprimersi. Il meraviglioso film d'animazione Loving Vincent ce lo dimostra.

Valutazione di redazione: 1 su 10
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