Matrimonio al Sud, la Recensione
Matrimonio al Sud è una commedia estremamente lenta in cui Massimo Boldi, milanese, e Biagio Izzo, napoletano, devono mettere da parte i loro rispettivi pregiudizi tra Nord e Sud per accettare il matrimonio dei figli.
di redazione / 06.11.2015 Voto: 5/10
Due ragazzi che studiano all'università di Trento, Sofia (Fatima Trotta) e Teo (Luca Peracino), si innamorano e decidono di sposarsi, e di comunicare questo lieto evento alle loro rispettive famiglie il giorno della loro laurea. Tutto normale, se non fosse che Lorenzo (Massimo Boldi)padre di Teo, è il tipico industrialotto Milanese che ama solo e soltanto il nord, e avrebbe preferito avere un figlio gay, piuttosto che vedersi imparentato con una famiglia del Sud. Quando viene catapultato nella realtà campana di San Valentino a Mare (luogo inventato corrispondente a Polignano a Mare in Puglia ) per organizzare il matrimonio è costretto a fare comunella con il pizzaiolo papà della sposa, Pasquale (Biagio Izzo) che ovviamente odia il Nord. Da lì inizieranno una serie di sketch, il tutto ancora più esasperato dal fatto che l'intera celebrazione verrà seguita da un programma televisivo, che ha a capo un presentatore che complica tutta la situazione insidiando le rispettive mogli dei protagonisti. In un crescendo che porterà i due giovani a decidere di non sposarsi più, a quel punto toccarà ai due papa' risolvere l'annosa questione…
Questa è a grandi linee la trama del film Matrimonio al Sud, diretto dal regista Paolo Costella, che riprende il fortunato filone di film che mettono in contrasto il Nord e il Sud, inserendolo in una commedia a tema "matrimoniale" tanto cara a Massimo Boldi, che ha già all'attivo pellicole come Matrimonio alle Bahamas e A Natale mi Sposo.
Matrimonio al Sud tenta di essere un Blockbuster pre natalizio, non essendo di fatto il tipico cinepanettone visto il periodo dell'anno in cui esce nelle sale, ovvero il 12 Novembre 2015. Francamente non ha nemmeno i requisti per esserlo dal momento che è un film dal sapore di stantio. A partire dal cast: Gabriele Cirilli, già dal nome del suo personaggio "Maurizietto" ci fa capire la pochezza dell'ironia di questo cameraman che nasconde telecamerine persino nei bordi dei bicchieri. Enzo Salvi, il solito lancia battute a raffica da coatto romano, Paolo Conticini, che interpreta Gegè, il conduttore televisivo appannato e diciamocelo pure, triste e impotente seduttore. Purtroppo, tutti questi nomi noti al grande pubblico, in realtà riescono soltanto a farci fare un sorriso a denti stretti, perchè ormai totalmente ingabbiati nei soliti ruoli visti e rivisti troppe volte. Neppure le nuove leve, come e sopratutto Luca Peracino che interpreta il giovane sposino Leo, riesce a dare una scossa positiva, anzi tutto il contrario. Con la sua recitazione priva di slanci, così pesante anche nella mimica da sembrare un manichino. Non fa altro che rendere ancora più antipatico il personaggio, che in effetti la sceneggiatura non ha proprio aiutato , facendogli avere in mente solo le performance sessuali da attuare con la fidanzata, anche la notte prima del matrimonio, che tristezza!
il cast del film alla conferenza stampa di Matrimonio al Sud
L'unica nota davvero positiva di questo film, è la scelta da parte del regista di dare molto spazio alle due protagoniste femminili Anna (Barbara Tabita) e Giulia (Debora Villa), cosa che spesso non succede nelle commedie, in cui le donne sono relegate a personaggi secondari. Qui invece sono delle vere regine di interpretazione, fresche avvincenti e simpatiche , uniche mediatrici tra i contrasti Nord e il Sud, stanche dei loro matrimoni che orma durano da troppi anni, e con la voglia di rivivere nuove emozioni.
Altra nota parzialmente positiva di Matrimonio al Sud è la fotografia, che in particolare nelle location esterne di Polignano a Mare, ci ha regalato belle cartoline, che sarebbe valso la pena approfondire. I costumi, in particolare quelli femminili sono piuttosto ricercati e in linea con il film, anche quelli volutamente kitsch della cerimonia nuziale, che rispecchiano in pieno il programma televisivo "Il Boss delle cerimonie" al quale è ispirato e al quale ci sono dei richiami nel film, visto anche che alcune scene sono state girate nella villa di Don Antonio del programma di Real Time. Anche la colonna sonora originale ,che ha creato quel motivetto carino che accompagna le quasi due ore di proiezione che ti rimane piacevolmente in testa.
Per concludere, Matrimonio al Sud è un film estremamente lento, nonostante sia una commedia, tanto da dare la sensazione di essere più lungo di quello che effettivamente è. Si discosta molto dai temi attuali che ultimamente vediamo nelle sale cinematografiche, che affrontano argomenti importanti anche nel filone commedistico. Un film mediocre insomma, che non riesce ad arrivare alla sufficienza.