NOI
NOI

NOI, il remake italiano di This is Us su Rai1


'Noi' è la trasposizione italiana di 'This is Us' che debutterà domenica 6 marzo su Rai 1: abbiamo potuto vedere in anteprima i primi episodi. Ecco cosa ne pensiamo
Voto: 6/10

Il 6 marzo debutterà su Rai 1 la prima stagione di Noi, serie che rappresenta il remake italiano di This is us, pluripremiata serie firmata da Dan Fogelman e arrivata alla sesta stagione, che vede come protagonisti – tra gli altri – Milo Ventimiglia Mandy Moore. La storia ruota intorno a una famiglia che, insieme, attraversa gli alti e bassi della vita. E il modo per raccontare la trama di Noi è proprio questo: un family-drama che affronta la quotidianità della vita di personaggi che sono alle prese coi propri demoni: che sia la ricerca dei propri genitori biologici, la speranza di poter perdere peso o cercare un modo per essere considerato qualcosa di più di un bel viso per una fiction.

Si evince subito che Noi voglia seguire quasi pedissequamente la trama e gli sconvolgimenti di This is us, riproponendo (come ci si aspettava) anche la struttura narrativa basata su più piani temporali che si incrociano e si alternano, dimostrando come sia facile, per il passato, influenzare anche il presente e l'evoluzione delle persone che sembrano intrappolate nei loro vecchi errori, come se fossero maledette a dover cadere sempre nella stessa trappola. C'è da dire che alcune scelte narrative che funzionavano molto bene in This is Us non sempre sono adatte anche alla versione italiana. Questo soprattutto perché la cultura statunitense e quella italiana, pur essendo molto vicine in molti elementi, hanno delle differenze che rendono alcune scelte un po' stonate se pensate all'interno di un contesto più italianizzato. Forse, dunque, sarebbe stato opportuno lavorare un po' più a fondo non solo sulla trasposizione ma sulla migrazione di una storia in una cultura diversa da quella dell'originale.

Noi è interpretato da Lino Guanciale Aurora Ruffino – che, a livello visivo, appare poco credibile nel presente, ma è comunque molto brava nelle interpretazioni. I due interpretano i personaggi di una famiglia piena di crepe ma anche di luci e lo fanno in modo credibile e sentito, al punto che gli spettatori non faticano davvero ad entrare in empatia con i loro personaggi e con i problemi che sono costretti ad affrontare per cercare la felicità. Questo perché Noi, al pari della sua controparte statunitense, è una serie che non si limita a voler raccontare la quotidianità, ma vuole in qualche modo normalizzare la tristezza, parlare direttamente al pubblico e rassicurarlo che non esistono famiglie perfette, che non esiste la felicità 365 giorni all'anno e che l'unico modo che abbiamo per andare avanti è accettare che le cose brutte accadono e che la vita, in qualche modo, riesce ad andare avanti comunque. E che le cose belle possono accadere anche – e soprattutto – quando meno te lo aspetti.

Il cast della serie è tutto abbastanza in parte, ma va sottolineato che la vera scoperta e la vera punta di diamante è Claudia Marsicano, che interpreta Caterina, la sorella gemella di Claudio (interpretato da Dario Aita). Non ce ne vogliano gli altri, ma la Marsicano riesce a dare davvero vita al suo personaggio, a farlo diventare qualcosa di concreto che esula dalla sola riproposizione di un modello. La sua recitazione, la sua intensità così come la sua voce e la sua espressività sono forse il punto più alto di Noi. La sensazione è che la serie televisiva sia solo il suo trampolino di lancio in una carriera folgorante. 

Con una buona colonna sonora che accompagna le (dis)avventure dei protagonisti Noi è un prodotto televisivo che davvero tanti buoni elementi su cui soffermarsi; tuttavia rimane in qualche modo schiacciato dal paragone inevitabile con l'originale. Non tanto per un discorso legato alla qualità, quanto per l'elemento sorpresa. Chi guarda finisce con l'avere un costante sentimento di deja-vu che non gli permette di entrare davvero nella storia.

Valutazione di Erika Pomella: 6 su 10
NOINOI (stagione 1)
Impostazioni privacy